Mentre in Serie A il campionato si ferma per una settimana (con le otto migliori del girone d’andata impegnate nelle Final Eight di Coppa Italia da giovedì a domenica), in DNA Gold è iniziato un tour de force che prevede tre turni in una settimana.
Sono già due gli anticipi disputati nella giornata di ieri, in attesa del resto del programma che si completerà stasera. E per il momento, al comando resta il duo Trento-Capo D’Orlando: l’Aquila, vittoriosa sabato scorso contro Forlì, si è infatti fermata bruscamente al PalaOlimpia di Verona contro la Tezenis (96-80 il finale).
Una vittoria maturata grazie alla miglior prova offensiva stagionale degli uomini di Ramagli, coincisa allo stesso tempo con la peggior versione in difesa dell’Aquila in questa stagione. Sono principalmente un secondo quarto da 22-9 in favore di Taylor (22 punti) e compagni, e i 31 punti messi a segno da Verona negli ultimi dieci minuti, a regalare un successo importante agli scaligeri. Che trovando cinque uomini in doppia cifra e ottime percentuali al tiro, compiono un importante colpo in chiave-playoff. E dire che solo tre giorni prima, Verona aveva subito un pesante -22 in casa di Torino: un’ulteriore dimostrazione di come questa squadra soffra ancora di alti e bassi che ne stanno condizionando la classifica. Per i bianconeri di coach Buscaglia, invece, la conferma di un periodo di leggera involuzione: nelle ultime 8 partite Trento ha un record del 50%, e se le assenze di Baldi Rossi e Fiorito (oltre a quella del lungodegente Poltroneri) hanno decisamente accorciato le rotazioni dell’Aquila, i 96 punti subiti al PalaOlimpia suonano un piccolo campanello d’allarme nella corsa ad un primo posto che non sarà facilissimo mantenere, visto il rendimento delle inseguitrici.
Tra queste, una delle più pericolose è senza ombra di dubbio l’Upea Capo D’Orlando. Che sabato sera era caduta, non senza polemiche nel post-gara, a Ferentino non concretizzando 9 punti di vantaggio ad inizio ultimo quarto. La riscossa degli uomini di coach Pozzecco, che agganciano di nuovo Trento al primo posto, è arrivata però nella gara più importante: il derby contro una Barcellona in salute dopo il cambio di allenatore (2 vittorie su 2 per coach Calvani prima del match del PalaFantozzi). E i padroni di casa, dopo tre quarti di grandi difficoltà offensive, trovano improvvisamente la via del canestro con irrisoria facilità nell’ultimo decisivo parziale (30-10 nel quarto periodo). Sugli scudi uno scatenato Mays (26 punti), ma un contributo importante arriva anche da Portannese e dal solito Archie (18 con 10 rimbalzi). E vincere in questo modo può ulteriormente rafforzare le certezze mentali di un’Orlandina che si sta meritando settimana dopo settimana un ruolo da protagonista di questo campionato, oltre a quello di regina della Sicilia cestistica. Oltre ad essere più avanti in classifica rispetto a Trapani e Barcellona, Soragna e compagni hanno fin qui vinto tutti i derby (3/3) disputati in questa stagione. Passo indietro invece per la Sigma, poco assistita dalle percentuali di tiro (molto male l’ex Young, 4/18 dal campo) ma soprattutto crollata in difesa nel momento decisivo del match: gli infortuni non stanno aiutando i giallorossi (ancora out Pinton, si è infortunato anche Toppo, con la società siciliana che ha scelto Di Giuliomaria per la temporanea sostituzione: per l’ex rosetano 0 punti in 5 minuti all’esordio). E la prima sconfitta dell’era-Calvani (che domenica scorsa aveva trionfato in un altro derby contro Trapani) lascia Collins e compagni in una posizione ancora delicata di classifica, visto il grande affollamento in zona playoff che lascia ancora tanta incertezza e pochi margini di errore.
Al duo Trento-Capo D’Orlando potrebbe aggiungersi in testa alla classifica la Manital Torino, se dovesse espugnare il parquet di Forlì. Un match non facile per gli uomini di Pillastrini, al di là della chiara differenza di talento e profondità tra i due organici: i romagnoli coltivano una striscia casalinga di cinque successi consecutivi, e i gialloblù in trasferta non hanno ancora compiuto il definitivo salto di qualità (come testimonia la sconfitta della settimana scorsa a Jesi). Ma Amoroso e compagni arrivano comunque al match del PalaCredito in buone condizioni di forma, dopo la schiacciante vittoria su Verona della scorsa settimana, e con la consapevolezza di poter agganciare la vetta in classifica in caso di vittoria. Forlì, dopo la netta sconfitta di Trento, proverà invece l’ennesimo miracolo di una stagione che sta vedendo gli uomini di coach Galli andare spesso oltre i propri limiti, soprattutto tra le mura amiche.
Per il resto, rimane particolarmente ingarbugliata la situazione in zona-playoff: Trapani, tra le più in forma del momento, è crollata nel secondo tempo del derby contro Barcellona. Seconda sconfitta interna stagionale per gli uomini di Lino Lardo, chiamati al riscatto in quel di Napoli contro una delle formazioni più in palla del torneo: l’Expert ha vinto tre partite su tre con coach Massimo Bianchi, tornando prepotentemente in orbita playoff.
E va segnalata anche la rinascita della Leonessa Brescia, tornata alla vittoria dopo un periodo particolarmente complicato ai danni di una Veroli che al contrario sta un po’ tirando il fiato dopo un inizio di stagione particolarmente positivo. Per la Centrale del Latte, il match di Jesi rappresenta un’occasione importante per trovare continuità ed agganciare definitivamente il gruppo-playoff, anche se la Fileni (particolarmente bisognosa di punti dopo le due sconfitte di Forlì e Trieste, le ennesime in trasferta di una squadra che non ha mai vinto finora lontano dal PalaTriccoli) in casa sta mantenendo un rendimento di alta classifica.
Gli uomini di Ramondino riceveranno invece la Novipiù Casale Monferrato, altra squadra in rampa di lancio dopo un inizio di torneo complicato: la Junior è reduce dal facile successo di Imola, e un’eventuale successo sul campo dei ciociari proietterebbe addirittura in piena zona playoff Dillard e compagni.
Una zona post-season a questo punto mirata anche da Ferentino, che oltre ad essere una delle squadre più in forma delle ultime settimane ha confermato il proprio ruolo di ammazza-grandi superando anche Capo D’Orlando. Per gli uomini di Gramenzi, la trasferta di Imola (che in questo momento appare a tutti gli effetti come una squadra-bonus) rappresenta un’occasione propizia per allungare la striscia positiva di vittorie e avvicinarsi ulteriormente al settimo posto.
Chiude il programma Biella-Trieste, con l’Angelico che ha bisogno di tornare alla vittoria per mettersi alle spalle un periodo poco brillante: ma quella piemontese è una trasferta importante anche per gli ospiti, reduci dal preziosissimo successo contro Jesi ma ancora pienamente coinvolta in una lotta per non retrocedere sempre più accesa, con tutte le squadre coinvolte (ad eccezione di un’Imola ormai retrocessa) che viaggiano su ruolini di marcia più che discreti, soprattutto in casa.