Fortitudo Bologna-Cento, la sala stampa: le parole di Caja e Mecacci

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Le parole dei coach al termine della gara

CajaOttimo approccio, avevo detto ai ragazzi che dovevamo ripartire dalla gara di Supercoppa e ricordare cosa era successo, mettendo in campo tutto il nostro orgoglio per dimostrare il lavoro fatto da settembre a oggi. Lavoro che vedo sempre in allenamento, ma mi piace che i ragazzi vengano apprezzati anche in partita: difesa molto attenta nel tempo, perché non è possibile controllare tutti i possessi, ma alla lunga abbiamo macinato e macinato arrivando a +20 e chiudendo la partita. I ragazzi si meritano questi risultati, si meritano di vivere giornata così, abbiamo bisogno che tutti diano una mano più consistente perché c’è bisogno di tutti, ed è lampante che oggi qualcuno si è fatto trovare più pronto di altri, non serve essere democristiani e la cosa è lampante. Arriverà il tempo delle decisioni, qualcuno rimarrà indietro. E ringrazio tutto lo staff, tutti fanno un eccellente lavoro di supporto e si fanno un mazzo anche superiore agli altri. E ringrazio il pubblico per l’apprezzamento personale, io sono il rappresentante della squadra e penso volessero ringraziare tutti per le belle domeniche che stiamo vivendo. Avanti, ora ci sono due partite molto impegnative e che affronteremo con spirito e rispetto degli avversari, oltre che fiducia nei nostri mezzi. Taflaj? Che abbia dato una mano è fuori di dubbio, deve continuare a lavorare e io guardo quello che succede in allenamento: lì in certe rotazioni non era pronto, in settimana l’ho visto bene. Non c’è niente di scontato, con me la meritocrazia è sovrana. Su Conti ci si lamentava perché magari giocava poco per colpa mia, ma le scuse le trovano quelli deboli. E’ l’allenamento che decide, e per certi giocatori la mia pazienza non sarà eterna: ad un certo punto dirò alla società che per qualcuno non c’è niente da fare, e non lo dirò perché magari penso a salire, ma semplicemente per il quotidiano. Non posso andare avanti con gente che in allenamento mi manda in manicomio, e questo vale per Conti, Taflaj, Morgillo che si devono dare una mossa. C’è chi spinge e chi non spinge, ognuno deve meritare. Giordano? Se non è mai entrato ci sarà un motivo, fa la sua parte ma evidentemente non lo reputo pronto per dare una mano alla squadra in campo. Allena bene Fantinelli, questo sì. L’8-0? Ci rende felici, ci dà fiducia, c’è un bell’ambiente e stiamo dimostrando di essere una squadra, con protagonisti diversi. Cento era l’unica ad averci battuto, eravamo senza il miglior realizzatore, e abbiamo vinto disunendoci alla fine per colpa mia. Ma se c’è anima e difesa, se si va in palestra con piacere e alle partite allo stesso modo siamo tutti contenti. Restando comunque sul chi va là, e sappiamo che certi giocatori devono migliorare, per tutti c’è un limite, non serve dire che siamo tutti bravi. Non abbiamo bisogno di traini, ma di locomotive. Quale sarà il limite? La mia pazienza.

Mecacci Complimenti agli avversari che hanno giocato con grande energia pur con l’importante assenza di Aradori. Noi potevamo e dovevamo fare di più, magari non arrivare a vincerla ma cercare di fare durare un po’ di più la partita. Ma ci manca la giusta fiducia di restare lì con la testa quando le cose vanno male, ed è il motivo del suicidio della scorsa settimana con Nardò. L’energia difensiva ha fatto la differenza, e comunque è stata una non partita. Magari nel primo tempo siamo rimasti vicini nel punteggio, ma prendendo troppi punti. Per battere la Fortitudo? Gioca con grande fiducia, basta vedere come è entrato Taflaj che era all’esordio e ha subito prodotto tanto: è una squadra molto quadrata, e avendole ormai viste quasi tutte mi sembra quella più tosta anche dal punto di vista fisico, pur essendo il nostro un girone tosto. Udine sarà per loro un test più provante di quanto non lo siamo stati noi.

(Da bolognabasket.org)