Scontro tra titani, sarà Torino vs Trento

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Dovevano trovarsi sabato scorso l’una contro l’altra nella semifinale di Coppa Italia ma tra Trento e Torino si è frapposta Ferrara, che venerdì sera, trascinata dai suoi americani, ha spazzato via Mancinelli e soci. Ma all’appuntamento di domenica prossima al PalaRuffini nessuna delle due compagini potrà sottrarsi e sarà così finalmente lo scontro tra la capolista e la sua più vicina inseguitrice.

Trento incomincia un lungo tour de force che la vedrà affrontare le tre squadre più   attrezzate per il salto di categoria, dopo i piemontesi saranno infatti Barcellona e Capo d’Orlando a scontrarsi con gli aquilotti. Gli esiti di questi tre scontri diretti diranno molto nella corsa ai playoff: tre vittorie vorrebbero dire la quasi certezza del primo posto, tre sconfitte potrebbero compromettere persino l’accesso ai playoff. Buscaglia, nonostante i più che buoni risultati conseguiti recentemente, si è probabilmente accorto che la sua squadra inizia fisicamente a far fatica: le rotazioni si sono ormai ridotti a solo sette giocatori e ciò a lungo andare rischia di logorare i perfetti meccanismi della truppa bianconera. Il fresco arrivo da Lucca del veterano Santarossa nasce quindi proprio dalla necessità di tappare qualche piccola falla che si sta aprendo nel settore dei lunghi.

Torino, sebbene occupi la seconda posizione, non è certo in un momento eccezionale. Con Trieste e Ferrara sono arrivati due brutti stop e anche con Napoli, venti giorni fa, la contesa si è risolta solo sulla sirena grazie ad una prodezza di Mancinelli. Nulla tuttavia è compromesso, anzi, il calendario leggermente più agevole rispetto a quello di Trento la mette ancora comodamente in corsa per il primo posto. Primo posto che forse dopo la settimana di coppa non è così più ambito; se conservare il vantaggio del fattore campo per tutti i playoff sarà cosa importantissima, invece l’idea di dover affrontare la prima della Silver, verosimilmente Agrigento, non ha più il sapore della scampagnata che poteva avere prima del week end di Rimini. Le super prestazioni di Ferrara e di Agrigento hanno infatti dimostrato che le squadre della cadetteria non hanno nulla da invidiare a quelle della Lega Gold.

Ma torniamo al campo, dove si vincerà questa sfida tra titani? Torino può contare su un arsenale offensivo impressionante e se i due americani Steele e Bowers iniziassero definitivamente a carburare allora sarebbero guai per tutti. Snoccioliamo qualche dato: secondo migliore attacco del campionato,  ben sette giocatori oltre i 9 punti di media, un pacchetto lunghi devastante che concede a coach Pillastrini di permettersi il lusso di tenere affianco a sé in panchina il devastante Kuba Wojciechowski. Volete altro? Vi basti sapere che spesso al caldissimo PalaRuffini, nonostante 4500 posti a disposizione, il trovare un seggiolino vuoto sia quasi una chimera. Trento insomma dovrà sudare per ottenere due punti sul parquet piemontese, ma c’è da star sicuri che lo stratega Buscaglia sarà in grado di estrarre dal cilindro il piano di battaglia perfetto per mettere in crisi la PMS. Basta infatti guardare le statistiche per vedere quale sia il vero punto debole di Torino: la difesa. 160 punti concessi in più rispetto all’Aquila, addirittura 40 in più anche di una Forlì che ha già un piede e mezzo nella Lega Silver. Insomma la linea nello spogliatoio trentino è tracciata, se si vuole vincere al PalaRuffini non bisognerà mai calare di intensità per tutti e 40 i minuti; bisognerà invece approfittare dei rari blackout della squadra piemontese per prendere il largo e portare a casa l’intera posta in palio. Servirà inoltre recuperare il miglior BJ Elder, ultimamente fiaccato dai cronici problemi muscolari e anche un Lechthaler più incisivo rispetto a quello visto in scena a Rimini sarebbe una vera e propria manna dal cielo.

Bando alle ciance, anche questa volta il fiume di parole spese sarà inutile di fronte ai 40 minuti di partita, ma basterà aspettare domenica, più o meno verso le 19 e 45, per avere la risposta a tutti i nostri dubbi.