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L’abusatissimo concetto di “finale” per Trento non calza totalmente a pennello, un passo falso infatti non pregiudicherebbe per i bianconeri la post season, ma invece per gli amaranto siciliani lo scontro del PalaIlio costituisce davvero l’ultima chiamata per i playoff. Perdere vorrebbe dire un’unica cosa: restare sulla banchina della stazione e vedere il treno, con le sette sorelle a bordo, partire per un sogno chiamato serie A.
Come arrivano le due squadre all’appuntamento di domenica? In condizioni quasi perfette, questa è la risposta probabilmente più azzeccata. Sia coach Lardo che coach Buscaglia avranno infatti a disposizione quasi tutti i loro effettivi; nessun alibi sarà quindi trovabile a fine partita in caso di risultato negativo, conterà solo vincere. Trento arriva dall’agevole vittoria su una Casale già in vacanza, ma di certo Trapani questo spirito vacanziero non lo ha, servirà quindi l’ennesima super prestazione per arrivare all’ultimo scontro con Biella con la possibilità di essere ancora padroni del proprio destino. Sull’altra sponda Trapani ha invece fatto suo il primo derby stagionale contro l’Orlandina: i due punti ed una nuova iniezione di ottimismo rendono meno chimerica l’ipotesi playoff.
Quali sono i punti forti delle due squadre? Trapani in casa ha dimostrato di essere un rullo compressore e il vero ingrediente di questa inespugnabilità del PalaIlio è il pubblico, un’orda di tifosi che ha più volte dimostrato la sua grande sportività per cui è apprezzata in tutta la lega. Ma Trapani di certo non è solo questo. Alla guida dei siciliani c’è un allenatore, Lino Lardo, dal curriculum infinito; un uomo che conosce ogni cosa del pianeta basket e, vedendo giocare la sua squadra, ciò lo si capisce bene. Ottimo l’apporto degli italiani, tra i quali meritano una citazione il trio Baldassarre–Renzi–Ferrero , tre giovani giocatori che han dimostrato di non sfigurare nemmeno di fronte ad avversari molto più quotati, come dimostrano le loro medie punti tutte oltre la doppia cifra. Non altrettanto eccellente è l’apporto degli stranieri, soprattutto il playmaker Parker ha dimostrato che la continuità non è certo il suo punto di forza; ma c’è anche da dire che, se lui, uomo da 14 punti e 5 assist, e Lowery (15+6 rimbalzi) saranno in serata, potranno sicuramente giocarsela alla pari con i due connazionali trentini Elder e Triche.
Venendo a quest’ultimi si può dire che il primo ha dimostrato di esser tornato su ottimi livelli dopo un girone di ritorno tribolato, mentre la guardia da Syracuse ha fatto vedere in varie occasioni quali siano le sue infinite potenzialità; Buscaglia lo sta utilizzando anche da playmaker e i risultati iniziano a farsi vedere: tanta fisicità e atletismo che portano assist, punti e tanti falli conquistati. Il coach bianconero, a differenza di tutto il resto della stagione, inizia ad abituarsi al pensiero di avere una panchina lunga: Spanghero sta diventando il sesto uomo più impattante del campionato, e anche i vari Fiorito, Santarossa e Lechthaler stanno contribuendo ai successi dei trentini. Stiamo dimenticando qualcosa o meglio qualcuno? Ah sì… il trio italiano fresco fresco di convocazione all’All Star Game. Tra i tre citiamo un solo nome: Davide Pascolo, un giocatore infinito che sicuramente anche in Sicilia otterrà, da un pubblico onesto come quello di Trapani, la solita cascata di scroscianti e meritatissimi applausi.