IN CERCA DI VISIBILITA’ – Non è facile, ma l’urgenza si avverte: il basket italiano ha una visibilità troppo ridotta, e la combinazione “Skrai” non basta. Qualcosa per reagire si è anche mosso negli ultimi mesi a livello di idee: soprattutto in casa LNP, che ha lanciato la sua WEB TV, e con l’All Star Game su Mediaset Italia Due che potrebbe gettare una base di potenziale sinergia con il gruppo di Cologno, chissà. Nel frattempo, a livello più generale e di sistema, l’idea che tiene banco è semplice: se la tv generalista e peraltro pure quella a pagamento stentano (eufemismo) a trovare collocazione a una disciplina sportiva nei palinsesti, perché non farsi una televisione propria?
L’ESPERIMENTO ESPERIENZA DI SUPERTENNIS – Ha cominciato la Federtennis di Angelo Binaghi a fine 2008. In 5 anni, il canale Fit, Supertennis, è sul satellite e digitale terrestre ed è anche sul web, a titolo gratuito. La crescita di ascolti e gradimento è stata esponenziale, e proprio Binaghi, il prossimo 10 maggio, sarà ospite del Consiglio Fip per illustrare il progetto e la fattibilità anche nel basket.
«Il tennis italiano usciva dalla crisi, si cominciavano a vedere segnali positivi non solo in termini di risultati, ma di tesserati – ne parla il presidente ai taccuini di Tuttosport – . E gli Internazionali di Roma, che con il tesseramento e il finanziamento Coni sono fonte dei nostri introiti, registravano segnali positivi. Si trattava di stilare programmi di sviluppo. Avevo seguito con interesse Sport Channel canale fire su Sky. Era gestito dagli organizzatori del torneo di Bergamo che lo utilizzavano per trasmettere le partite. Ne ho parlato al responsabile della comunicazione, Baccini. Appena si è ripreso dallo choc abbiamo cominciato a studiare la fattibilità, con l’aiuto di uno zio consigliere della federazione delle reti private. Nel novembre 2008 siamo partiti, anche attraverso una joint venture triennale con Rai Trade. Subito risultati incoraggianti: 920 ascoltatori medi: Soprattutto: 7/8000 spettatori per la Serie A, come se l’avessimo portata al Foro Italico. E sa qual è la media di ascolto attuale? Siamo oltre i 15.000. E negli ultimi due anni la crescita è quadruplicata».
SUPERTENNIS: IL PERCHE’ DI UN MODELLO, QUALI I VANTAGGI – Saranno i successi degli italiani, la Coppa Davis, la Fed Cup? Binaghi spiega vantaggi diretti e indiretti al quotidiano piemontese: « Il costo iniziale era 2,5 milioni, ora siamo intorno ai 4. Ma uno studio della Bocconi ha evidenziato come Supertennis sia uno strumento che produce entrate di gran lunga maggiori rispetto alle uscite. Efficiente. E i soldi non arrivano soltanto dagli sponsor, ma dai circoli, cioé dai giocatori e dai tornei. Aumentano decisamente i tesserati».
Altri effetti indotti? «Uno è la corsa di altre emittenti ad acquisire i diritti tv. Non c’è più nulla disponibile. E poi la percezione del valore di uno sport da parte della gente. Il costo dei biglietti degli Internazionali aumenta del 20%, eppure aumentano anche le richieste. E lo spettatore è più interessato pure perché può seguire il percorso stagionale dei campioni. E gli stessi incassi di Roma sono passati da 3,1 milioni del 2008 a 7,5 previsti nei 2014. Per finire, c’è legame anche con il premio ricevuto dall’Itf perché facciamo giocare più di chiunque altro i nostri migliori in Davis e Fed Cup. Attraverso il canale trasmettiamo i valori del nostro sport. Partivamo da uno sciopero dei giocatori in Nazionale, abbiamo la pace sociale. Eppoi sono contenti i comitati locali che hanno visibilità, i maestri per i quali ci sono trasmissioni specifiche. E se aumenti di poco la quota tesseramento chi paga capisce, la tv è un servizio in più».
“L’ALTRA CAMPANA” SU SUPERTENNIS – (Bilanci FIT: Quanto cosa Super Tennis? – A cura di Alessandro Mastroluca, Ubitennis.com, 25-03-2013)
“SUPER BASKET TV”, COSA OFFRIRA’? – Insomma il precedente c’è, e si fa sempre più strada l’idea di un’ emittente gestita direttamente dalla FIP, in linea del resto con quanto già annunciato dal Presidente FIP Petrucci all’All Star Game di Ancona, meno di un mese fa. Un’ idea che ha sollevato polemiche, critiche, osservazioni, apprezzamenti…ma come potrebbe muoversi in concreto?
Proprio partendo dai campionati della LNP, sempre secondo quanto pubblicato da Tuttosport nell’edizione di ieri mattina, con un ruolo di traghettatore dello stesso Binaghi: «Ha i campionati. Oltre a Dna, Dnb e Dnc, quelli giovanili. E anche la Serie A avrà interesse per le sue partite, pur lasciando la prima alla Rai. C’è la Nazionale. Noi saremo consiglieri, pure con le società che ci hanno fornito studi di fattibilità e analisi. E’ la strada del futuro, anzi del presente». Dunque DNA Gold, DNA Silver, ma anche campionati giovanili, oltre a rubriche di approfondimento per allenatori e preparatori: questo sarebbe l’hardcore di un palinsesto che, proprio con un possibile interregno sulle frequenze di Supertennis, forse potrebbe partire a pieno regime nella prossima stagione.
“SUPER BASKET TV”, GLI OSTACOLI – Chiaro però che la Fip – per la sua Super Basket tv – vorrebbe e dovrebbe superare diversi ostacoli: innanzitutto recuperare le immagini di repertorio (non solo Rai) per le storie e le rubriche, ma anche farsi avanti con la FIBA, sia per le manifestazioni ufficiali delle nazionali maschili e femminili che per la Eurochallenge. Nodo più intricato sarebbe poi quello delle Coppe internazionali sotto l’egida Euroleague (trasmessa con buona share su Fox Sports 2 HD), e la Serie A: ricordiamo che la massima serie gestisce i diritti in proprio, e oggi vanta una sola partita settimanale più i playoff su Rai Sport, con accordo valido anche per la prossima stagione, più i terzi diritti in mano a Gazzetta.it. Uno spiraglio potrebbe quindi esserci per il pacchetto “Silver” (partita di seconda scelta + eventi di Lega).
Staremo a vedere…