LIGHTHOUSE TRAPANI-MANITAL TORINO: 84-74 (23-19, 40-39, 72-53).
LIGHTHOSE TRAPANI: Renzi 15, Meini 16, De Vincenzo n.e., Baldassarre 11, Bossi 3, Urbani n.e., Bray 9, Ferrero 8, Evans 20, Conti 2. All. Lardo.
MANITAL TORINO: Giacchetti 6, Mancinelli 20, Fantoni 2, Fiore n.e., Lewis 17, Amoroso 4, Berry 9, Vangelov n.e., Rosselli 6, Gergati 10, Pichi n.e., Viglianisi n.e.. All. Bechi.
ARBITRI: Andrea Masi di Firenze, Vincenzo Volpe di Savona e Leonardo Solfanelli di Livorno.
QUINTETTI:
LIGHTHOUSE TRAPANI: Meini, Bray, Evans, Baldassarre, Renzi.
MANITAL TORINO: Berry, Gergati, Lewis, Mancinelli, Fantoni.
Una Lighthouse sontuosa, supera davanti al propri pubblico una Manital Torino ancora in bacino di carenaggio. Partita che ha riconciliato il numeroso, come al solito, pubblico trapanese con la propria squadra, dopo il “suicidio” casalingo del debutto con Mantova.
Ai nastri di partenza Trapani si fa trovare subito pronta, la tripla di Evans apriva le danze, ma Torino dopo un inizio stentato cominciava a prendere confidenza con il canestro, soprattutto in transizione, guidata egregiamente da Berry. Ma Trapani sospinta dai soliti 3000 pretoriani, al 5° minuto assestava un piccolo primo break (13-8), ma la Manital era subito pronta nel riprendere il bandolo della matassa e con Lewis da oltre l’arco firmava la parità (15-15). Con i primi cambi l’equilibrio continuava a regnare sovrano, Rosselli per i piemontesi e Ferrero per i padroni di casa si scrivevano subito a referto. Il finale di tempo vedeva parecchia confusione nel parquet, con errori da ambo le parti, ma la seconda “ mina “ scagliata da Evans chiudeva la prima contesa sul 23-19 per Trapani. All’inizio del secondo quarto si metteva a lavoro anche Valerio Amoroso, che bucava la retina a distanza siderale, ma Evans era di altro parere, il colored granata prendeva il proscenio, infilando 4 punti di fila portando i suoi sul 29-22, costringendo coach Bechi ad un immediato time-out. Torino usciva dal time-out con un altro spirito, piazzando subito un 6-0 di parziale, con Mancinelli sugli scudi. L’inerzia comincia piano piano a spostarsi verso Fantoni e compagni, infatti coach Lardo si vede costretto a fermare l’ostilità. Ma il Mancio nazionale sembra in una di quelle serate, il suo uncino mancino procura danni notevoli alla difesa trapanese, al 15° il punteggio è 33-32, con la difesa torinese che costringe Trapani a tiri forzati allo scadere dei 24 secondi. Una bomba di Lewis e ancora Mancinelli producono il primo allungo ospite (33-37) con gli arbitri che cominciano ad indispettire il pubblico con alcune chiamate cervellotiche. Ma Trapani non molla la presa e in un PalAuriga incandescente, ricuce subito lo strappo, con il solito Evans (già 15 punti al 18° minuto). Il finale del secondo quarto vede avanti Trapani per 40-39, abbiamo già visto tanto, ma siamo sicuri che il meglio deve ancora venire…Dopo la pausa lunga, le squadre ripartono con i quintetti iniziali, subito un problema per Trapani, il 3° fallo di Baldassarre, che il caritatevole Fantoni spreca con un orrido 0-2 dalla lunetta. La partita come previsto sale, se possibile, ancora d’intensità, con gli arbitri che gioco forza sono costretti ad usare il fischietto come dei Vigili Urbani. Si segna solo dalla lunetta, fino a quando Baldassarre s’inventa tiratore…centrando due triple consecutive, tra l’altro i primi punti della sua serata. A questo punto Meini comincia a salire di colpi, l’ex pistoiese, nonostante la veneranda età, si produce in recuperi che fanno spellare le mani, al 25° il punteggio vede i granata ancora avanti per 52-47. Torino si tiene sempre in scia, nonostante dalla lunetta produca solo danni. Ma Baldassarre sembra indemoniato, insieme alla “solita” tripla di Evans porta il vantaggio di Trapani in doppia cifra (60-48) al 27°, con coach Bechi che deve obbligatoriamente fermare l’ondata granata (9-0) di parziale, tutto questo nonostante Bray non segni dall’inizio del primo quarto…I primi 3 punti di Giacchetti fermano parzialmente l’emorragia piemontese, ma Trapani sembra vestita a festa, il redivivo Bray e una triplona di Bossi da altro “prefisso telefonico”, sulla sirena, chiudono la terza frazione su un rassicurante 72-53 tutto granata, il PalAuriga è una bolgia. Intanto Evans già ha superato la soglia del ventello. L’inizio dell’ultimo quarto vede la “disperata” Torino provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo, Fantoni incomincia a lavorare sporco (gomiti roteanti), ma la linea della carità stasera e poco caritatevole per gli ospiti. Una doppia bomba di Barry e Mancinelli avvicina i piemontesi sul 76-64 al 34°, però ora diventa anche altruista servendo una perla per Conti che capitalizza. Però Torino è viva e vegeta, Mancinelli riporta i suoi ad una sola cifra di svantaggio (78-69), quando mancano solo 4 minuti alla sirena finale. La pressione naturalmente sale, gli arbitri contribuiscono…Meini però ha ghiaccio nelle vene, con uno splendido back-door mette a referto due punti di platino per il 82-70. Gli ultimi 2 minuti diventano un’ eternità, Torino e Trapani sono sulle ginocchia, ma Trapani è in controllo, nonostante alcuni rimbalzi in attacco concessi, ma a 17 secondi dalla fine essere avanti 84-74, certifica una splendida affermazione. Il finale è già scritto, Trapani batte Torino per 84-74, abbiamo visto due bellissime squadre, però se Torino è la super favorita del campionato, occhi aperti, Trapani non scherza!
LE PAGELLE:
LIGHTHOUSE TRAPANI:
RENZI 6,5: Non tradisce mai, anche se stasera i lunghi di Torino sono dei “cagnacci”.
MEINI 8: Gioca quasi 30 minuti, predica pallacanestro, un computer!
BALDASSARRE 6,5: I primi due quarti rimane a secco, ma nel terzo decisivo quarto diventa una furia.
BOSSI 6: Il voto è frutto della tripla sulla sirena a fine terzo quarto, gioca solo 11 minuti.
BRAY 6,5: In 30 minuti produce pochino in termini di punti, ma nel finale si riscopre rimbalzista.
FERRERO 6,5: Anche il capitano mette il proprio mattoncino, in difesa si esalta.
EVANS 7,5: Per tre quarti è il dominatore assoluto, nel quarto finale cala alla distanza, ma lo perdoniamo…
CONTI 6: Gioca 24 minuti tutto cuore, però delle volte esagera in altruismo.
MANITAL TORINO:
GIACCHETTI 6: Di stima, si vede che è reduce da infortunio.
MANCINELLI 7,5: Una grande prestazione, sporca le percentuali solo nel finale, bravo.
FANTONI 5: Una delusione, un fantasma che vagava nel campo.
LEWIS 6: L’inizio è promettente, però nel finale sparisce colpevolmente dai radar.
AMOROSO 5: Solo 11 minuti in campo, visto il risultato…anche troppi.
BARRY 6,5: Nel finale sembra il più vivo, però prima non splende.
ROSSELLI 5,5: Niente di eccezionale, solo un misero compitino.
GERGATI 6: Anche lui ci impressiona il giusto, comunque sufficiente.
Fotogallery a cura di Giuseppe Di Salvo