Acmar Ravenna – Teate Chieti, ora o mai più

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Sfida da brividi quella di domenica al PalaCosta di Ravenna, tra due squadre appaiate a quota 18 punti, soli 4 in più rispetto alla zona retrocessione. Un match dunque delicatissimo, che permetterebbe alla vincitrice di prendere una bella boccata d’aria, mentre la perdente, anche a seconda dei risultati degli altri campi, potrebbe piombare in piena (ed inaspettata) lotta salvezza.

Ravenna è attesa dalla prova del nove, deve mettersi alle spalle un gennaio nero che l’ha vista perdere tutti e 4 gli incontri disputati, passando cosi dal secondo posto addirittura fuori dalla zona playoff ed a ridosso di quella retrocessione, a causa di una classifica ancora molto corta.
In casa Acmar si vive comunque il prepartita serenamente, consci che questa serie di sconfitte sia solo frutto di qualche acciacco di troppo ed anche di una buona dose di sfortuna. Infatti, dopo la sconfitta meritata di Recanati, con cui l’Acmar aveva chiuso il girone di andata al terzo posto, sono arrivate prima la sconfitta dopo tre supplementari in quel di Treviglio, poi la sconfitta casalinga con Mantova decisa da una tripla di tabella di Losi a 10 secondi dalla fine, infine la sconfitta di 2 punti di domenica scorsa a Lucca, con capitan Amoni che ha avuto la possibilità di vincerla allo scadere con una tripla letteralmente sputata fuori dal ferro. Inoltre, come già detto prima, la squadra romagnola in queste ultime settimane è tormentata da diversi problemi fisici: Amoni soffre, dalla partita con Treviglio, di uno stiramento ai legamenti del ginocchio che non gli permette di allenarsi e giocare al meglio. Bedetti è stato colpito dalla pubalgia e sono ormai 2 settimane che non può allenarsi regolarmente. Cicognani è stato costretto a saltare la partita di Lucca ed è tuttora in dubbio per quella di domenica a causa di una brutta caduta sulla schiena durante un allenamento. Infine Broglia, che seppur oramai lo si possa considerare recuperato al 100%, ha passato un ultimo mese infernale per un problema al ginocchio.
Saranno dunque Rivali e Sollazzo a dover prendersi la squadra sulle spalle e trascinarla alla vittoria. I due giocatori stanno vivendo uno straordinario periodo di forma, sembrano inesauribili e giocano con una costanza ed un energia incredibile ogni singolo possesso. Anche a Foiera ed alla sua esperienza si chiede un ulteriore sforzo in più in questo periodo di bisogno.
Nonostante tutti i numerosi infortuni nessuno sarà assente domenica, anche Cicognani che pur essendo in dubbio è molto probabile che riuscirà a scendere in campo. In caso di assenza del lungo nato e cresciuto a Ravenna, ci sarà spazio per Foiera in quintetto, mentre Broglia aumenterà considerevolmente il proprio minutaggio.
Un dato importante è emerso dalle 3 sconfitte del girone di ritorno: Ravenna ha tirato in queste partite con poco più del 20% al tiro da 3 punti. Se consideriamo che, al termine del girone di andata, Ravenna era per percentuale la miglior squadra nel tiro dalla lunga distanza, è inevitabile pensare che basterà ai giallorossi tornare alle percentuali abituali per portare a casa la vittoria.

Chieti arriva a Ravenna dopo la sonora sconfitta di 23 punti maturata in quel di Reggio Calabria, che faceva seguito però alla splendida vittoria casalinga di 5 punti contro Omegna. Le chiavi della squadra, proprio dalla partita contro Omegna, sono state consegnate al neo-acquisto Passera, dopo aver tagliato l’americano Glover, giocatore che poco aveva saputo dare alla causa teatina. Voci insistenti danno anche coach Marzoli all’ultima spiaggia, costretto a vincere a Ravenna per non rischiare l’esonero. Di sicuro l’umore non è dei migliori, la società aveva in mente ben altri piani per questa stagione, e l’attuale posizione in classifica non è assolutamente soddisfacente.
A guidare la squadra è la coppia di Lunghi Soloperto-Shaw, sicuramente una delle coppie più pericolose dell’ intero campionato. Soloperto viaggia a 14 punti ed 11 rimbalzi di media, mentre l’ americano Shaw mette a referto 17 punti e quasi 9 rimbalzi con il 59% dal campo e l’88% ai liberi. Altri giocatori importanti sono Raschi, a 10 punti di media con il 93% ai tiri liberi, e Gialloreto, il capitano di lungo corso noto per il tiro da 3 punti micidiale, che quest’anno viaggia anch’esso a circa 10 punti di media con il 40% dall’ arco. La panchina è il vero problema della squadra, offre poche soluzioni in attacco e fisicamente non è grado di avere la stessa presenza in campo rispetto ai giocatori del quintetto.

I fattori determinanti saranno dunque per Ravenna il ritrovare innanzitutto il tiro da 3, ed in secondo luogo sarà importante attaccare costantemente i lunghi avversari, per tentare di caricarli di falli. Importante sarà anche il cambio di marcia che riuscità a dare la panchina ravennate, di sicuro sia tecnicamente che fisicamente superiore a quella teatina. Dall’altra parte Chieti dovrà invece sfruttare maggiormente in attacco i propri lunghi, vista la situazione delicata in termini di condizione fisica dei pari-reparto avversari.

Appuntamento consueto per domenica alle ore 18:00 al PalaCosta di Ravenna, per capire quale sarà il futuro di queste due squadre, che molto dipende dall’esito della sfida.