Nato a Trieste il 30 marzo del 1980. ”…Un piccolo caschetto biondo che non si fermava un attimo…… All’asilo mi distinguo già per vivacità e allegria e, fin da piccolo, ho un rapporto splendido con ogni genere di palle, palline e palloni tanto che mamma e papà mi soprannominano, in dialetto triestino, «BALETA»…” (cit. fonte sito ufficiale). Oggi ancor più di ieri è un vulcano attivo, un geyser che quando meno te lo aspetti ti sbuffa e ti sorprende, sorriso h/24 ma anche tanta classe cristallina sul legno 28×15. Ed alla fine del campionato non è mai “chiuso per ferie” e te lo ritrovi in un campo di volley vestito da “Incredibile Hulk” o a tuffarsi “de panza” presso i lidi triestini nella cosiddetta “Olimpiade della Clanfa” la sua seconda specialità dopo il cinema e l’interpretazione di Ralph Supermaxieroe! Già il basket sembrerebbe la terza, perché pur essendo per lui vita, ossigeno, vitamina, essenza allo stato puro e soprattutto il suo lavoro lo fa come se fosse un hobby pertanto con passione e con quella autenticità che rendono tutto così naturale che è sensibilmente percepibile come un raggio di sole ossia “Sunshine”, quel nick che ormai lo accompagna da qualche lustro e altrettanti vespri. Signori e signore sedetevi comodi e accomodatevi nella sdraio al mare o, se siete a casa (con il climatizzatore acceso!!), sulla chaise-longue magari in compagnia del vostro gatto, una buona birra ghiacciata (va bene anche una lattina da hard discount!) e il vostro inseparabile smartphone o tablet perché oggi vi racconto, anzi si racconta, Andrea “Sunshine” Pecile, per gli amici più intimi il “Pec”, certamente uno dei “Signori della Serie A2”! Il ritorno a casa, a Trieste, da “appena maggiorenne” ossia a 35 anni! Le tue sensazioni? “Sono molto contento di giocare per la prima volta nella mia carriera per la squadra della mia città. Per tanti anni si è parlato di un possibile interessamento nei miei confronti ma non si era mai concretizzato. Quest’anno invece si sono create diverse condizioni e situazioni che si sono allineate bene cosicchè, finalmente, siamo riusciti a concludere questo contratto”.Triestino D.O.C. ma anche alcune esperienze al Sud. Parentesi Avellino e poi Ragusa e Capo D’Orlando. Come ti sei trovato? “Mi sono trovato molto bene! L’unico problema è che non riuscivo mai a tornare a casa. I ritorni a casa erano ovviamente a lunga scadenza. Tuttavia per il calore e l’accoglienza della gente ogni piazza del sud mi ha regalato delle esperienze che mi sono portato e porterò sempre dentro il mio cuore, grandi amicizie che ho e continuo a coltivare negli anni. Sono veramente soddisfatto delle mie esperienze al sud!” La tua esperienza in Nazionale. I tuoi ricordi, le tue emozioni o delusioni ma soprattutto quella tua tripla allo scadere che ha sancito la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2005? “Fa effetto che sono passati dieci anni e da allora l’Italia non abbia più conquistato medaglie. Penso comunque che oggi la nostra Nazionale abbia gente con i requisiti e l’esperienza adeguata per colmare questa lacuna. Auguro tutto il bene di questo mondo ai ragazzi di Pianigiani e spero che riescano a portare a casa nuovamente una medaglia così ce lo togliamo dalle balle questo tabù dei Giochi del Mediterraneo! Per quanto riguarda comunque la mia esperienza in azzurro ricorderò sempre il mio esordio a Bologna, i primi raduni e la partecipazione agli Europei ed ai Mondiali. E’ stata un’esperienza fantastica che ogni giocatore sogna di poter realizzare ed io ho avuto la fortuna di averne fatto parte anche da protagonista con la giocata che è valsa la conquista di una medaglia d’oro. L’unica cosa che mi dispiace è che, per le mie ambizioni, ho giocato poco tempo in Nazionale. Avrei voluto giocare più partite ma le scelte degli allenatori che si sono susseguiti negli anni non sono coincise con le mie ambizioni”. Ci fai 3 nomi di giocatori che porterai sempre nel cuore? “Cutolo, Maggioli e Joseph Blair” Sunshine un nick, un “modus vivendi”. Ci parli di questa tua “filosofia”? “Tutto è nato da un soprannome che mi ha affibbiato Joseph Blair ai tempi di Pesaro nel 2001. Significa ‘raggio di sole’ e lo stesso Joe, dato che assomigliavo all’attore Kip Pardue che intrepretava il personaggio chiamato ‘Sunshine’ nel ‘Sapore della vittoria’ con Denzel Whashington, coniò simpaticamente e spontaneamente questo nickname. Oggi io ne ho fatto un brand per il quale voglio divulgare il concetto della serenità e della solarità”. Parlando di sorriso, sole e mare. Lignano o Capo D’Orlando? E’ deciso e conciso il Pec: “San Diego!” Nel volley come ti saresti visto? “Non credo proprio che avrei avuto gli stessi risultati conseguiti nella pallacanestro!” (Il riferimento è alla “stravagante partecipazione” del Pec al torneo triestino Crese Volley 2015 con il team SDS in occasione del quale ha giocato con la maschera di Hulk con pugni annessi insieme ad altri bizzarri compagni travestiti da altri personaggi dei fumetti, ndr). Giocheresti mai una partita ufficiale di pallacanestro con la maschera dell’incredibile Hulk o vestito da Ralph Supermaxieroe? Risponde sorridendo: “Se la Federazione non mi ha concesso la possibilità di giocare con la scritta ‘Sunshine’ figuriamoci se dovessi giocare vestito da Hulk o Ralph Supermaxieroe!” Come la vedresti la “clanfa”, la tipica specialità triestina con il tuffo di pancia, come sport olimpico ufficiale? Ambiresti alla medaglia d’oro, categoria “mulone”? “Siamo già all’ottava edizione dell’Olimpiade della Clanfa e lo dico seriamente: se c’è qualcuno nel mondo che si sente pronto a sostenere tale competizione, bene sappia già che esiste e a Trieste è ben strutturata con valide basi e tradizioni. Oggi rappresenta un pò il carnevale estivo triestino e un punto di riferimento per grandi e piccini divenendo un appuntamento ormai imprescindibile creando quella giusta atmosfera che rappresenta il marchio di Trieste!”. Il coach più influente per la tua carriera? “Tonino Zorzi e Tanjevic sono stati due coach importanti per la mia formazione ma ritengo che tutti gli allenatori che ho incrociato nella mia carriera siano stati importanti perché ognuno di loro mi ha dato qualcosa che conserverò sempre nel mio bagaglio tecnico ed umano”. Ti sarebbe piaciuto essere allenato dal Pozz? Risponde un pò serio e un pò sorridendo: “No!” Cosa vuoi fare da grande? “Ci sono tante cose che mi piacerebbe fare. Devo ancora decidere! Per il momento penso solo a giocare e mi piacerebbe farlo il più a lungo possibile!” DICONO DI LUI…
Home A2 Girone Verde News ESCLUSIVA BASKETINSIDE – I Signori della Serie A2: Andrea Sunshine Pecile