La MEC-Energy Roseto inizierà a Trieste il proprio 2016, nella partita che chiude un girone di andata vissuto oltre ogni aspettativa per gli Sharks, che aritmetica alla mano vincendo avrebbero ancora qualche possibilità di acciuffare le Final Eight di Coppa Italia.
Importante è stato, soprattutto a livello emotivo, riprendere immediatamente la marcia dopo il KO di Ravenna: domenica scorsa al PalaMaggetti i biancazzurri di coach Trullo lo hanno fatto, piegando Recanati pur in una gara meno semplice di quanto il +15 finale a tabellone possa far credere. Dopo tre periodi contraddisti dall’equilibrio, un incredibile finale del solito Allen (21 punti con 7/7 al tiro nell’ultimo quarto) ha spalancato ai suoi le porte della vittoria. Ennesima prestazione sopra le righe del dirompente capocannoniere del girone, che ha terminato a quota 42 (high stagionale) la sfida contro i leopardiani e nelle ultime otto gare viaggia alla fantascientifica media di 31.1 punti, superando cinque volte il muro dei 30. Numeri pazzeschi che relegano quasi in secondo piano il pur importante contributo degli altri, ad esempio un Weaver molto centrato che nell’ultimo mese ha notevolmente alzato i propri standard di rendimento (sempre in doppia cifra per punti e valutazione nelle ultime cinque, catturando inoltre 24 rimbalzi nelle ultime tre gare) e sembra soprattutto aver trovato quella continuità che gli era mancata, anche per qualche guaio fisico di troppo, ad inizio stagione. Sul parquet giuliano, gli Squali affronteranno un’altra delle formazioni più camaleontiche di questa prima parte: la squadra di Dalmasson sta infatti alternando risultati e prestazioni, come testimonia una classifica che vede Prandin e compagni nella fascia intermedia, a due punti dalla zona-playoff. Anche perchè ai due recenti successi esterni di Ravenna e Legnano (in cui i biancorossi hanno fatturato il massimo bottino esterno stagionale con 87 punti segnati) fa da contraltare un’astinenza di vittorie casalinghe che dura da metà novembre, quando Ferrara cadde al PalaRubini. Trieste è la squadra più lunga in assoluto del campionato, ruotando dieci giocatori per almeno 14 minuti di media sul parquet, ma basa tante delle proprie fortune offensive su alcuni elementi-cardine: in particolare gli stranieri Zahariev e Parks, con quest’ultimo reduce dall’ottima prova contro i Knights che ne ha riscattato un periodo opaco. Tra gli italiani Bossi e Pecile rappresentano gli elementi più rappresentativi, ma soprattutto di fronte al pubblico amico la giovane formazione triestina può ricavare qualcosa (anche a livello di energia ed intensità) da tutti i suoi elementi: un rischio che Roseto dovrà essere brava a non correre, cercando una vittoria che le dia ulteriore vigore in classifica per poi gettare uno sguardo ai risultati degli altri campi in ottica-Coppa Italia.