La Fortitudo sbanca Jesi grazie a Flowers e ottiene due punti pesanti in ottica play-off

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La Fortitudo si presentava, “come nel 70 per cento delle precedenti uscite stagionali” (Boniciolli dixit in conferenza stampa), incerottata al cruciale appuntamento in casa dell’Aurora Jesi. A mancare all’appello, questa volta, era il Toble Raucci, a mani basse “il migliore difensore dei nostri”, come ammesso dallo stesso head coach triestino, sostituito dal finalmente rientrante Amoroso. Ci si affida allora ai due ultraventelli di Flowers e Candi (rispettivamente 25 e 20), corollati da un’ottima prova di squadra bolognese, per portare a casa due punti fondamentali per l’agguerritissima lotta play-off. Dura solo due quarti e spiccioli la resistenza degli uomini di Lasi, immischiati ora in zona play-out.

Parte subito col botto la Effe, che irrompe UBI BPA Sport Center di Jesi con una bomba di Flowers. Una marea di secondo tiri concessi da Jesi surriscalda la mano di Montano che sigla un parzale di 5-0 (prima appoggio poi tripla) in solitaria. Il Jonte biancoblù, essenzialmente dominante coi piedi oltre l’arco (15 punti nella sola prima frazione) porta la Effe a prendere il largo. Jesi la “cesta” molto di rado, dimenticandosi spesse volte di difendere. Al 10’ è 15-28 per chi viene col pullman da Bologna. Seconda passata. Rimane in panca la Fortitudo, mentre un incontenibile Santiangeli assesta colpi da knock-out in serie. Vano il time-out di Boniciolli: due liberi di un Hunter fin li silente completano la rimonta (29-28). Jesi, però, ha qualche black-out di troppo e Daniel sembra poter violare la difesa arancio-blu (accostamento cromatico discutibile) con la canonica “siga in bocca”. Sul calar di quarto emerge la maggiore esperienza felsinea, quel tanto che basta per rosicchiare un buon +6 a metà gara (38-44). Cambio canestro. Un buon avvio permette alla Fortitudo di gravitare sempre in orbita doppia cifra di vantaggio. Una tripla di Italiano post-time-out fa sprofondare l’Aurora a -14 (46-60) quando la clessidra segna 5’54 dal gong. Lasi si affida ai moti di orgoglio di capitan Santiangeli e Hunter, mentre per Boniciolli sente suonare troppo presto l’allarme falli: 59-63 a 2’20. Tripla chirurgica in chiusura di quarto di capitan Carraretto: si va all’ultima riposo sul 61-70. Due triple d’attributi di Candi, due liberi di Carraretto e si prova a scappare (63-78). Jesi sembra non avere più ossigeno. A calare la mazzata definitiva è il solito Flowers con la bomba del 68-85 a 5 giri d’orologio dal traguardo. Ci si avvia mestamente al 40’ con Candi che approfitta del garbage-time per rimpinguare il tabellino. In sottofondo, la Fossa rispolvera tutti i pezzi del repertorio. Cala il sipario sull’inutile centello schiacciato da Italiano (87-100), che rimedia pure una pallonata omaggio da Gueye. Menzione d’onore per Santiangeli, top-scorer a quota 27.

BETULLINE JESI – FORTITUDO ETERNEDILE BOLOGNA 87-100 (Parz: 15-28,38-44,61-70)

TABELLINI:

JESI: Greene 10,Hunter18, Battisti, Scali ne, Maganza 6, Paci 7, Santiangeli 27, Picarelli, Gueye 19, Maganza 6, Moretti ne, Schiavone ne, Campagna ne. All. Lasi.

BOLONA: Daniel 11, Rovatti ne, Quaglia, Candi 20, Campogrande ne, Montano 9, Sorrentino 9, Carraretto 5, Amoroso 12, Flowers 25, Italiano 9. All. Boniciolli