La Fortitudo Lavoropiù non conosce battute d’arresto e centra la sesta vittoria travolgendo 96-71 la Tezenis Verona che si presentava al PalaDozza con un filotto positivo di nove successi. Quello dei biancoblu, che hanno preso il largo tra primo e secondo quarto grazie a 12 punti ravvicinati di Cinciarini, è stato un vero e proprio dominio assoluto, corroborato da una performance balistica pazzesca: i felsinei hanno infatti tirato con il 55% dal campo e con uno strepitoso 58% nel tiro da tre punti che ha mandato al tappeto una Tezenis che tra terzo ed ultimo quarto è definitivamente crollata sotto i siluri dalla lunga di Hasbrouck (20 punti con 6/10 da oltre l’arco) e Venuto (12 punti con 4/4 dalla lunga). Ancora una volta però merita una menzione speciale anche Maarten Leunen (15 punti, 5 rimbalzi e 7 assist) che come sempre ha contribuito assieme a Fantinelli (6 punti, 12 rimbalzi e 9 assist) e Rosselli (6 assist) a far girare la squadra come una macchina quasi perfetta. A Verona, che come detto ha sempre inseguito i biancoblu, non sono invece bastati i 20 punti di Candussi e i 19 di Ferguson.
Avvio molto contratto da parte di entrambe le squadre che nei primi 7 minuti segnano solo 14 punti complessivi (8-6 per la Fortitudo). In chiusura di primo quarto però si accende all’improvviso Cinciarini che sigla 7 punti consecutivi – tra cui due liberi a tempo scaduto – raccogliendo il testimone da un più che positivo Leunen e portando i suoi a +7 al primo mini-intervallo (17-10). Il numero 5 biancoblu è scatenato e in avvio di seconda frazione segna altri due canestri che fanno schizzare i padroni di casa oltre la doppia cifra di vantaggio (22-10). Ferguson e Candussi provano a tenere gli scaligeri in scia ma la Lavoropiù risponde colpo su colpo grazie a Pini, Rosselli e Leunen tenendo a distanza di sicurezza i gialloblu (33-21). Fantinelli e Hasbrouk portano la soglia del massimo vantaggio bolognese fino al +14 (37-23) prima che Ikangi e Ferguson rispondano con un 5-0. Un mini-break che non spaventa la Fortitudo che in chiusura di tempo la riesce a tornare sopra a doppia cifra di vantaggio con un altro canestro allo scadere di Cinciarini (43-32).
Verona in uscita dagli spogliatoi chiude bene le linee di penetrazione a Bologna e, grazie a Candussi e Henderson, torna sotto la doppia cifra di svantaggio (50-41). Ferguson segue la scia dei compagni e, dopo aver rubato palla a Rosselli chiude un parziale esterno di 6-0 che porta al -7 gialloblu. A togliere le castagne dal fuoco dall’altra parte è Hasbrouck che ribatte on prontezza agli avversari e con tre triple ravvicinate sigla il 59-47 a 3’30” dall’ultimo mini-intervallo. Quando anche Benevelli si iscrive al festival delle triple anticipando di pochi istanti la quarta tripla del compagno statunitense, l’Aquila spicca il volo (65-49). Il massimo vantaggio nel frangente arriva poco dopo sempre per mano di Benevelli che trasforma due liberi per il 69-51 biancoblu. Verona incassa e poi replica con la stessa moneta ovvero le triple di Amato e Severini che ricuciono parzialmente lo strappo al 30° (69-57). L’ultima porzione di gara si apre con le stilettate da oltre l’arco di Venuto che con un pazzesco 4/4 da tre in meno di 3’ spinge a +20 la Fortitudo (81-61). Un fendente mortale per la Tezenis che non riesce più a rialzare la testa e nel finale alza con largo anticipo bandiera bianca.