Napoli Basketball – Romana Chimici Anagni – Successo in scioltezza, il sogno coppa può continuare

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NAPOLI – Ci saranno forse in queste settimane i sintomi di un “mal di trasferta”, ma di certo la BPMed Napoli non cade lì dove conta non fallire mai, e cioè in casa. E anche se questa casa non è affollata come al solito (complice il posticipo Napoli – Roma nel campionato di calcio), lo spirito degli azzurri riscalda l’ambiente termicamente semi-gelido del Palabarbuto, centrando la undicesima vittoria stagionale, la settima in otto impegni casalinghi e con un punteggio dominante e meritato. 83-54 è quanto illustrato dai display dell’impianto di Viale dei Giochi del Mediterraneo per l’ultima partita interna del 2011.

Un punteggio che, nei contorni a tratti disarmanti della disparità nella qualità di gioco, percepita soprattutto nel secondo tempo, getta Anagni in una mini crisi da tre sconfitte consecutive, e che deve far riflettere, soprattutto in vista di impegni in cui, data la difficoltà di partenza (Recanati e Ferentino), non dovranno più ripetersi determinate mancanze.

Soprattutto in fase difensiva, con le ingenuità di elementi vitali come Santolamazza , vistosi solo nei primi 20′ e molto confuso nella direzione tattica, e Malamov che, partito dalla panchina, mostrandosi esterno completo, di grande atletismo e senso tattico (ha superato a volte con estrema facilità la marcatura contratta di Rizzitiello, ridimensionato dai 4 falli), ma forse troppo accentratore per una formazione di sistema come quella laziale. C’è poi, a sfavore dei bianco-rossi un gioco offensivo che, ben interpretato dai soli Pozzi e Corral e soltanto nei minuti iniziali, è poi scemato in una insistenza dal perimetro che ha fruttato la miseria di 6 punti su 22 tentativi, complice anche il prematuro raggiungimento di tre falli del 4 ex Molfetta (che ha chiuso con soli 2 punti in 20′ con 3 palle perse), ma anche vere e proprie giornate no come quella di Baroncelli, che chiude con 1/7 dall’arco, o di Benedusi (0/4 dalla distanza), oltre allo scarsissimo impatto di Zanelli, forse schierato di più in campo quando era ormai troppo tardi e senza stimoli.

In questo però complici anche i meriti dei lunghi napoletani, che, tra le poche note liete della trasferta lucana,hanno prima limitato i loro pari in difesa presidiando al meglio l’area e sfruttando l’inconsistenza dell’inerme Vanni, poi si sono imposti in attacco, giovandosi delle loro strette rotazioni in batteria, e producendo soluzioni più o meno rientranti nelle loro corde. Partendo da Iannilli, che con 9+11 e 3 falli subiti oltre a 3 assist e 3 stoppate, corona una prestazione ammazza partita da 25 di valutazione, e decisiva soprattutto nel terzo parziale in cui, impossibilitato a giocare da sotto, ha saputo comunque punire con mano dolce. Quanto invece all’altro gemello puro del pitturato, e cioè Paolo Rotondo, altra performance da incorniciare: ottima tenuta a rimbalzo nel momento propizio per il primo allungo nel secondo quarto, ha poi continuato a lottare come pochi da sotto, risentendo magari nelle cifre al tiro (4/11 complessivo), ma eccellendo nei rimbalzi, con ben 3 carambole offensive. Carambole di questo genere vi sono anche per Simone Gatti, infallibile dall’arco anche se con soluzioni a volte troppo fuori ritmo (3/3), ma da elogiare nel modo in cui ha provato a incidere nel possesso palla offensivo, con tanti falli subiti (ben 6), così come in difesa, mostrando una reattività dimostrata dalle ottime palle recuperate nel secondo e nel quarto quarto.

Innegabile poi l’apporto di Bernardo Musso, autore prima di una prestazione silenziosa, tesa soprattutto a migliorare il gioco e favorire i compagni (6 assist), in particolare Rizzitiello (ispiratissimo in partenza con ben 11 punti e 4/5 dal campo nei primi 10′), poi più lineare rispetto ai suoi tratti di scorer puro nel secondo quarto, indubbiamente decisivo per il distacco definitivo degli avversari con ben 10 punti siglati di striscia (2/2 da 2 e 3/5 da 3): punti d’oro visto l’andamento di un match dove però, oltre all’apporto aggiuntivo di un costante Lenardon nel terzo quarto,  anche gli under hanno contato.

Oltre al già citato Rotondo, uno spaesato Mariani (in odor di taglio) e un Sabbatino il cui spazio nel match si è particamente chiuso con i 3 falli del primo quarto, meritano infatti menzioni d’onore un perspicace Guastaferro, che ha sfruttato al meglio gli spazi concessi dal coach nel quarto quarto dopo una partita prevalentemente sacrificata in difesa, e per Nicola Bastone, come sempre efficientissimo e partecipe sul piano del gioco (4 punti in 9′).

Su tutte queste deduzioni il sogno coppa per Napoli prosegue, anche se sfidanti come Ferentino (vittoriosa a fatica su Matera) e Treviglio (corsara a Perugia) non demordono, al pari di Trieste e Trento, protagoniste degli anticipi di ieri. Ma la lotta intanto perde pezzi, come quelli di Perugia e Casalpusterlengo, e questo deve ulteriormente stimolare l’animo di una squadra che sarà  chiamata non più tardi di giovedì a ripetersi su un campo ostico come quello di San Severo: Lovatti, Fattori, Scarponi e company sono avvisati.

Immergendoci nella cronaca, i quintetti di apertura recitano i nomi di Lenardon, Musso, Rizzitiello (ancora leggermente fasciato) e Iannilli per Napoli, mentre gli ospiti, senza defezioni, marginalizzano per il momento Malamov in favore di un ensemble iniziale composto da Santolamazza,Baroncelli,Benedusi, Pozzi e Corral.

In apertura un buon semigancio in movimento di Corral che apre le marcature, ma presto si contrappone Nelson Rizzitiello, uscito dal riscaldamento già caldo dalla distanza per un 6-0 di suo pugno. L’avvio sembra prospettare ritmi vivaci, con Anagni che, prediligendo un gioco di sistema con molti passaggi rapidi, circola molto alto e non rifiuta tiri entro i 15”, mentre Napoli fatica a costruire nei pressi del ferro, con Gatti e Iannilli ben isolati dagli attivi Pozzi e Corral,che chiude il parzialino di Rizzitiello con mano delicata (6’54” alla prima sirena). Napoli quindi rilancia la posta incalzando da dove meglio  ha inferto colpi agli avversari, e cioè ancora dall’arco con le conclusioni di Lenardon e Rizzitiello, la prima sugli sviluppi di un buon dentro-fuori coadiuvato da Iannilli e Musso, la seconda totalmente fuori ritmo. Poco dopo, in risposta al buon fade-away del 4 ex Molfetta, entra nella giostra delle signature Simone Gatti,prima con un semigancio a rimbalzo offensivo, poi con la prima tripla a freddo nonostante le mani di Pozzi stampate sul viso. Anagni continua a mancare al tiro, soprattutto dal perimetro, ma già in regia affiora la scaltrezza di Santolamazza, che nella sterilità offensiva dei suoi, sorta soprattutto con il graduale isolamento a livello tattico dei lunghi, prova a inventare in autonomia, così come l’entrante di lusso Malamov, che appoggia dolcemente in contropiede (19-12 a 2’29”).  Napoli, nonostante qualche distrazione in fase di ripartenza in transizione o di circolazione, consolida comunque l’attivo soprattutto grazie all’intraprendenza del nostro capitano ex Sant’Antimo, che carica di falli Pozzi e Corral compensando alla regia altalenante di  Sabbatino, affiancato da Guastaferro in spot di 2, assieme al doppio pivot Iannilli- Rotondo.  La soluzione con l’ex Agrigento in regia però non regge di fronte allo strapotere del 2/3 ex Ruvo, che firma 5 punti di fila sfruttando la potenza in uno contro uno, quindi in conclusione di quarto girandola di cambi con Lenardon e Mariani a calcare il campo, dove invece mostra i primi segni di vita a livello offensivo Bernardo Musso, soli 3 punti ma tanto lavoro sporco con 3 assist e 3 rimbalzi: 25-17 al termine dei primi 10′.

Anagni in apertura conferma il cambio di metà quarto con Zanelli al posto di Santolamazza in regia, mentre Napoli riaccantona Mariani per Rizzitiello come 3, ponendo invece Guastaferro da 2 al posto di Musso. Primi scampoli all’insegna della fisicità in uno contro uno: in questo Anagni sembra più reattiva, prima con Benedusi in giro e tiro da 5 metri, poi con un incontenbile Malamov in penetrazione con un 2 senza 1. Napoli però reagisce con un volitivo Guastaferro, che prima sfrutta in attacco il mis-match giocando a due con Rotondo per la prima signatura, poi suubisce fallo nel contropiede anagnino subendo il contatto da Pozzi (29-21 a 5’19”). Ma anche il nostro under siculo ex-Latina, abbinato all’acerbo Vanni, non è da meno, non solo stoppando in due occasioni su Benedusi e Malamov, ma anche sgomitando lodevolmente sotto canestro in situazioni offensive spesso poco ordinate e coordinate, e in cui i senior offrono un contributo alterno, spezzato soltanto dalla produzione tutta individuale di Gatti da 3 e di Musso in corsa. C’è quindi un +13 a cui Anagni però contribuisce con eccesso di tiro (viziato anche dall’uscita di Pozzi per 3 falli),ma anche una scarsissima capitalizzazione degli extra possessi conquistai da Corral, e in cui Malamov e Santolamazza soffrono di scarsa pazienza con tentazioni in proprio.  Il vantaggio, confermato a 1’26” con la prima realizzazione dalla media di Iannilli, permette l’inserimento di Bastone, poco dopo seguito da Mariani che rimpiazza Rizzitiello già a quota 3 falli: secondi questi in cui però è soprattutto il talento di singoli a tenere alto il match: quello di un Musso finalmente dominante da una parte, con due triple impossibili dai 7 metri e una schiacciata in contropiede; quello di Malamov dall’altra, esprimendo un gioco totale, fatto di falli subiti, palle recuperate e brillantezza atletica, ma troppo scollato rispetto ad una compagine che chiude il primo tempo sotto 45-30.

Al ritorno in campo opzione strating-five per entrambe le contendenti, ma è Napoli a uscire lanciata dal riposo di metà gara, portando un comunque spregiudicato Malamov al terzo fallo e un opaco Santolamazza a quota 4 commessi, soprattutto grazie a un Iannilli che, nonostante qualche indecisione sulle linee di penetrazione, e limitato da marcature doppie e triple, non è però affatto impreciso al tiro, sia dalla media che dalla lunetta. Sei vede anche un immacolato Gatti dalla distanza su assist ravvicinato di Lenardon,a cui si contrappone Baroncelli dall’angolo dopo un azione sin troppo paziente e con mille finte al tiro (53-35 a 4’31” e 59-39 a 2’41”). La Romana Chimici, salvo qualche guizzo di Malamov e Benedusi in appoggio e qualche improvvisato penetra e scarica, cerca la scossa di adrenalina con Zanelli, ma il giovane ex Treviso, subentrato a Santolamazza, sembra fuori dal match con due comode triple che a stento scalfiscono il ferro e difficoltà palesi nel controllo dei . Anagni paga così le rotazioni limitate dai falli e uno scenario di gioco in cui Napoli non abbassa mai i ritmi, anche grazie alla qualità odierna delle sue rotazioni,stabilmente aperte per Guastaferro, Sabbatino e Rotondo (che appoggia sul secondo assist di Iannilli), e in cui Lenardon, prima in agilità poi dall’arco, raggiunge la doppia cifra e assicura il massimo vantaggio casalingo in chiusura di frazione: 66-41 prima degli ultimi 10′.

Ultimi 10′ in cui, con il solo cambio di Gatti per Iannilli e lo spostamento di Rotondo in 5, Napoli apre marchiando, sempre dall’arco e indisturbata, con Guastaferro. Immediata replica di Corral, riaffiancato in quintetto a Santolamazza (al 2′ di frazione fuori per fallo su Lenardon) , Malamov, Baroncelli e Pozzi, ma le danze sono sempe condotte da Napoli e dai suoi under, prima con due ottimi spunti da sotto di Rotondo che taglia piuttosto bene le linee di passaggio in favore di Corral, poi con la prima recuperata della giovane guardia già citata ed ex Ferentino, sui cui sviluppi Musso finalizza dall’arco. Con 4’51” da giocare il vantaggio è abbondantissimo, quasi disarmante: (+32, 75-43), e Bartocci underizza di più il quintetto coinvolgendo Sabbatino a supporto del solo senior Lenardon in regia. In questi frangenti tra le fila anagnine sfigura anche chi fino a questo momento ha giocato con dignità: in particolare Corral, particolarmente distratto sia dalla lunetta che in appoggio. La sfida ben presto si tramuta sempre più in una gara di compagini giovanili, con errori banali e legittimi da entrambe le parti,  ma in cui sono sempre e comunque i nostri a prevalere sull’asse Guastaferro/Bastone, mentre per la controparte spazio totale per Zanelli e Vanni in uno scenario ormai congelato e che recita 83-54 in chiusura.

BPMED NAPOLI-ROMANA CHIMICI ANAGNI 83-54

NAPOLI: Sabbatino, Musso 17, Bastone 4, Mariani, Gatti 14, Iannilli 9, Rotondo 8, Rizzitiello 11, Guastaferro 7, Lenardon 13. All. Bartocci.

ANAGNI: Zanelli 4, Malamov 19, Santolamazza 7, Pozzi 2, Corral 9, Vanni 4, Baroncelli 3, Colangelo, Ricci, Benedusi 6. All. Nunzi.

Arbitri: Scudiero di Milano e Ce’ di Cassina de’ Pecchi (Mi).

Note: parziali 25-17, 45-30, 66-41. Uscito per falli Santolamazza.