Forse le dichiarazioni dell’agente Giorgios Sifaropoulos di qualche giorno fa, non andavano prese del tutto sotto gamba, quando confessava che il desiderio di Kostas Papanikoalou era uno e basta: tornare all’Olympiacos. Perchè, in fondo, sofgliando i petali di Aris, Pana, Lokomotiv Kuban e Barcelona, forse era prevedibile che la prima telenovela di mercato in questo 2016 finisse nel modo più prevedibile, e cioè che l’ex Rockets e Nuggets preferisse tornare a casa – e che casa – piuttosto che imbarcarsi in nuove avventure. Insomma preferisse ripartire dalle certezze più importanti della sua carriera – acquisite proprio al Pireo, proprio lì dove ha conquistato un campionato, una Coppa di Grecia e due Euroleghe consecutive (2012 e 2013). Naturalmente, come tutti i califfi, non avrebbe lesinato il buon Kostas: contratto fino all’estate del 2019, con la palla che ora passa a un’altra ex squadra del lungo ellenico, il Barcelona (7.1ppg e 2.6rpg nell’Eurolega 2013-14 in blaugrana), squadra che l’agente del giocatore Sifaropoulos considera “di prima parola”, e che avrà una settimana di tempo per eguagliare l’offerta bianco-rossa.
Ricordiamo infine che Papanikolaou, il 21 luglio scorso, dopo una stagione ai Rockets da 43 partite a 3,7 ppg con 2,4 in 17? di media, arrivò in Colorado come parte della trade che vide l’approdo in Texas di Ty Lawson, ma pochi giorni dopo – il 25 settembre per la precisione – venne tagliato prima di tornare poche settimane dopo, esattamente il 5 novembre. La scelta dei Nuggets è arrivata esclusivamente per evitare che il contratto diventasse garantito, per lui in 11,3 minuti di impiego appena 2,6 ppg con 1,5 rpg.