Brusco risveglio Europeo per Cantù, cade a Vitoria

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L’ex coach di Barcelona si ritrova davanti due suoi “allievi”, Basile e Marconato e deve far fronte ad una squadra comunque compatta, sicura dei propri mezzi, oltre che esplosiva e ben allenata.

I primi 20′ si svolgono a ritmi moderatamente sostenuti, con i due attacchi a fare il bello e il cattivo tempo molto spesso.
L’elastico tra le due squadre si allarga e si restringe continuamente: all’inizio sono i padroni di casa del Caja a partir bene grazie a Milko Bjelica, mentre coach Trinchieri ha bisogno di ben due time-out per dare una scossa ai suoi.
Cantù, però, poi si ridesta e si aggrappa all’esperienza dei suoi veterani tra gli esterni, Basile, Mazzarino e Leunen. Sono sostanzialmente loro, al di là dei tabellini, a sopperire alla chiara inferiorità tecnica dei propri compagni sotto le plance.
Alla fine le due compagini vanno all’intervallo lungo in perfetta parità (44-44), ma questa volta per Cantù il rientro non sarà propriamente dolce.

Beh, in realtà, dopo lo scoppiettante 7-0 di parziale con il quale il Caja Laboral tenta la fuga ad inizio terzo quarto, gli uomini di Trinchieri hanno il grandioso merito di non scomporsi e di riuscire, con pazienza, difesa e un attacco molto ordinato e attento a ricucire per la terza volta all’interno del match, lo strappo (53 pari al 27′).

Ma la quarta ondata dell’armata di Ivanovic è e sarà quella decisiva; Vitoria si presenta in campo nel decisivo quarto quarto con un Teletovic pressochè infermabile.
Già capace di mischiare le carte in gioco di Trinchieri nel primo tempo, l’ala classe ’85 mette 10 punti in fila, facendo volare i suoi in doppia cifra di vantaggio (73-62), con ancora cinque minuti da giocare.

Micov e Scekic (27 punti in due alla fine), tentano un’ultima disperata rimonta per Cantù, ma i ragazzi di Trinchieri finiscono per sbattere contro un muro. Il Vitoria è troppo organizzato, troppo agonisticamente superiore, troppo solido difensivamente per buttare via un vantaggio così grande.
Il Caja Laboral gestisce infatti bene il margine grazie ad attacchi oculati e al solito grosso impatto in difesa e portaa casa l’incontro con grande sicurezza.
Alla Iradier Arena, Cantù cade 81-69, cedendo al termine di una partita giocata col cuore e con comunque grande personalità.