Finisce qui l’avventura europea di Cantù, mentre l’Unics Kazan accede ai quarti di finale, dove sarà attesa dallo spettacolare derby russo contro il Lokomotiv Kuban.
Partenza parecchio contratta da entrambe le parti, con la schiacciata di D’Or Fischer che è l’unico lampo in un avvio di match impreciso e disordinato. Il 2-0 di matrice calcistica non si muove per oltre 3 minuti, fin quando è Stefano Gentile, con tripla e lay up al vetro, a dare una svegliata ai brianzoli (2-5). Bykov e White rispondono al maggiore dei fratelli Gentile (6-5), Buva tramuta in oro due rimbalzi in attacco (6-9), la partita è tecnicamente brutta, ma almeno c’è intensità.Williams e Jones rispondono a Kaimakoglou (8-12), Bykov buca la zona di Sacripanti come un coltello caldo nel burro, col canestro di Shermadini e l’1/2, dalla lunetta, di White che fissano l’11-14 della prima sirena. I ferri del Basket Hall si allargano nel secondo periodo, con le mani che si riscaldano decisamente. Bykov apre col jumper dalla media, Shermadini è preciso dalla luneta, Jerrells e Sokolov ridanno il vantaggio all’Unics (17-16), ma si iscrive alla partita Feldeine, che apre una “three point competition” con Bykov. Il rapido scambio di triple significa 20-19 per i padroni di casa, col dominicano che la mano l’ha scaldata e mette un’altra tripla, stavolta in risposta a Panin (23-24).
Primi punti per Johnson Odom, Panin è caldo e colpisce ancora da dietro l’arco (26-26), Sacripanti sceglie di fermare la partita, ma il rientro dal time out è diametralmente opposto rispetto a quanto ci si aspettasse. L’Unics accelera definitivamente nella seconda metà del secondo periodo: arriva un parziale devastante di 14-5 (17 contando la tripla di Panin), in cui segnano praticamente tutti: Jerrells mette una tripla e offre due cioccolatini a Fischer, che significano 4 punti, Kaimakoglou si ricorda che anche lui è tutt’altro che un malvagio tiratore da lontano, e manda a bersaglio due siluri frontali che fanno sprofondare Cantù a -12 (40-28). La difficoltà dei lombardi sta tutta in un dato: i 5 punti realizzati all’interno di questo parziale sono 5 tiri liberi messi a segno da Johnson Odom, quindi quasi 6 minuti senza canestri dal campo per la FoxTown, 40-31 a metà gara, con Cantù sotto di 16 punti in ottica doppio confronto.
Sacripanti fa tremare le pareti dello spogliatoio ospiti del Basket Hall, perché Cantù si dà una svegliata in avvio di ripresa: 0-6 di break immediato con protagonisti Buva e Shermadini (40-37), Kaimakoglou rispedisce il tentativo al mittente con 4 punti di pregevole fattura, oltre ad aprire un contro parziale di 5-0, con l’aiuto della tripla di James White (47-39). Langford, con due liberi, ci fa ricordare che sta giocando anche lui, Bykov va al ferro con un cambio di mano in aria davvero ben fatto, Jones e Abass tengono a galla gli ospiti (51-44). Si rivede anche Feldeine, che risponde al primo canestro dal campo di Langford (53-47), Cantù non vuole mollare, Johnson Odom e Jones confezionano un 4-0 che tiene viva la fiammella della rimonta, 56-51 all’ultima pausa. Williams schiaccia in beata solitudine, Buva è preciso dalla linea della carità, Feldeine sgancia il siluro, il parziale, a cavallo dei due periodi, diventa di 2-11 (bel reverse di Sokolov), con Cantù che impatta a quota 58 e Pashutin che ricorre al time out a 7’.35” dalla sirena finale.
C’è da mangiarsi le mani per quanto sta sprecando la FoxTown: tantissimi errori al tiro, tante palle perse, l’Unics, senza fare praticamente niente, si ritrova a condurre di 6 punti (65-59), grazie a tre canestri dalla spazzatura di Fischer e Bykov, a 4 minuti esatti dalla fine. Buva completa il gioco da 3 punti svegliando Cantù dal torpore, ma i conti coi campioni vanno sempre fatti: Keith Langford, praticamente silente, segna 5 punti di fila, da autentico fuoriclasse, l’Unics volta nuovamente a +8 (70-62) a 3 minuti dalla fine. Cantù non getta la spugna, Buva e Johnson Odom segnano 4 tiri liberi di fila, brianzoli nuovamente a contatto (70-66) a 2’.24” dalla fine. C’è sempre Ivan Buva a rispondere alle folate di Langford (72-66), Gentile fa 2/2 dalla lunetta e tiene li Cantù (72-70), ma Fischer, con la bimane, mette il punto esclamativo su questa serie, col fade away di Feldeine che serve solo a scrivere il 75-72 finale.
UNICS KAZAN – FOXTOWN CANTU’ 75-72 (11-14, 40-28; 56-51)
UNICS KAZAN: White 6, Langford 13, Bykov 13, Likhodey n.e., Panin 6, Gubanov n.e., Sokolov 3, Kaimakoglou 14, Antipov, Freimanis n.e., Fischer 13, Jerrells 7.
CANTU’: Johnson Odom 9, Feldeine 15, Abass 2, Bloise n.e., Maspero n.e., Laganà n.e., Jones 8, Shermadini 11, Hollis, Buva 17, Gentile 7, Williams 3.