Perso il derby col Khimki cerca riscatto in quel di Berlino lo Zenit di coach Pascual, che trova un Alba reduce da due risultati che fanno ben sperare; la vittoria al cardiopalma sull’Asvel e la sconfitta arrivata dopo aver spaventato e neanche poco l’Olympiakos, sicuro aumentano la fiducia di una squadra uscita a pezzi dallo scontro con la capolista Barcelona. Per niente scontato dunque l’esito della sfida che andrà in scena nella meravigliosa Mercedes-Benz Arena, che vede si favorito lo Zenit, ma in partite che si prospettano a basso punteggio -tante in questo inizio stagione- le certezze continuano ad essere decisamente poche.
Quintetti iniziali
Alba Berlino: Maodo Lo; Jayson Granger; Simone Fontecchio; Luke Sikma; Ben Lammers
Zenit San Pietroburgo: Kevin Pangos; Austin Hollins; Mateusz Pontika; Will Thomas; Arturas Gudaitis
Servono due minuti alle compagini per trovare i primi canestri di serata, firmati da Ben Lammers e Will Thomas. Nonostante buone circolazioni e difese particolarmente attente, i due attacchi faticano e non poco a produrre punti; leggermente meglio lo Zenit, che si affida più volte al post basso di Will Thomas, mentre per l’Alba più difficoltoso trovare soluzioni semplici, eccezion fatta per un passaggio al bacio di Sikma concretizzato dall’appoggio di Lammers. Si concretizza l’ipotizzabile basso punteggio almeno in un primo periodo chiuso sul punteggio di 10 a 12, caratterizzato da tanti errori al tiro, soprattutto nell’ultimo spezzone in cui gli attacchi salgono di giri, ma i tiri aperti costruiti continuano a non trovare il fondo della retina.
Molto meglio i padroni di casa al rientro in campo, più aggressivi e decisi anche in attacco, collezionando 3 rimbalzi offensivi consecutivi. Al mini parziale iniziale seguirà però un ulteriore periodo di sterilità offensiva, fino alla prima tripla della gara arrivata solo a metà quarto, mandata a bersaglio da Zubkov; lo Zenit si porta avanti con un contro parziale di 10 a 2 che porterà al timeout i tedeschi ma che comunque non riuscirà a fermare il momento favorevole degli ospiti, proseguito da un altro tiro da 3 punti firmato Pangos. San Pietroburgo alza il ritmo partita riuscendo a pescare con molta più frequenza i tagli che portano molto spesso tiri liberi o punti facili; la partita trova dunque un padrone, momentaneamente rappresentato dallo Zenit, che arriva ad un massimo vantaggio di 11 punti. Si va all’intervallo sul bassissimo punteggio di 22 a 33, sull’onda di attacchi di non pregevolissima fattura e di un’Alba che non ha ancora trovato il primo canestro dall’arco.
Piove sul bagnato per i gialloblù intanto, che perdono anche Marcus Eriksson a causa di un problema alla caviglia che lo costringe ad uscire dalla partita. A due minuti dall’inizio della ripresa però, arriva finalmente la prima tripla della partita per Berlino, senza ritmo allo scadere dei 24, firmata Jonas Mattisseck. La pressione difensiva impostata da coach Reneses assieme ad un inevitabile aumento delle percentuali in attacco consente ai capitolini di ritornare sotto la doppia cifra di svantaggio, ma i padroni di casa non riescono comunque a portare l’inerzia dalla propria parte, merito di uno Zenit che sembra non perdere momentaneamente il controllo della gara. Verso la fine del periodo, fa il bello e il cattivo il centro Alex Poythress, prima con una vigorosa stoppata in contropiede su Maodo Lo e segnando da sotto nell’azione seguente, per poi cascare su una finta di Sikma, finendogli addosso e causando un gioco da tre punti concretizzato dall’ex Valencia. La penetrazione di Granger preceduta dai liberi di Lo, rimandano i padroni di casa sul momentaneo -6 prima dell’emplein ai liberi di Gudaitis, che manderanno il punteggio sul 43 a 51.
La penetrazione di Thiemann inaugura l’ultimo quarto di gara, ma l’Alba deve continuare a fare i conti col momento di Gudaitis, che completa un pesante gioco da tre punti, continua a non sbagliare un colpo dalla linea della carità (10/10 nella sua serata) e chiude il parziale che lo vede unico e solo protagonista con un altro fallo e canestro convertito in 3 punti, portando i suoi sul +14 che di fatto manda la partita nelle mani dello Zenit. L’Alba è però dura a morire, con Gudaitis fuori dopo il quarto fallo, il canestro di Lammers e la tripla di Siva rimandano la partita sul -5. I liberi di Pontika e Khvostov però rispediscono al mittente il tentativo di rimonta berlinese.
La partita si chiude sul punteggio di 66 a 73 per uno Zenit più concreto e aiutato da un inizio di ultimo quarto straordinario da parte del suo centro. Per l’Alba inutile la doppia doppia realizzata da Lammers.
Tabellini:
Alba Berlino: Lammers 15, Sikma 8, Siva 8, Granger 7, Thiemann 6, Giffey 6, Mattisseck 6, Eriksson 4, Lo 4, Fontecchio 2
Zenit San Pietroburgo: Thomas 17, Gudaitis 16, Ponitka 14, Zubkov 9, Poythress 6, Hollins 6, Pangos 3, Khvostov 2