EuroLega, 14ª giornata: Milano vince a Montecarlo sulle ali di Hines e Rodriguez

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Due squadre reduci da 4 sconfitte consecutive danno vita, coerentemente, a una gara di basso livello, dominata, molto più di quanto dica il punteggio finale, da Milano solo perché i suoi problemi non riguardano la tenuta mentale e l’unità del gruppo, cosa che, invece, non si può certo dire del Monaco, che appare al momento come un insieme mal assortito di giocatori che non si stimano molto l’un l’altro. Gli ospiti ottengono la doppia cifra di vantaggio già nel primo quarto e la mollano solo nell’ultimo minuto, grazie alla multidimensionalità di Hines nel primo tempo e al talento di Rodriguez nella ripresa. Milano ha fatto vedere anche stasera perché fa fatica in Europa, ma il Monaco di adesso è probabimente l’avversario che tutti vogliono incontrare.

Quintetto Monaco: Lee, Bacon, Diallo, Motiejunas, Faye
Quintetto Milano: Melli, Delaney, Daniels, Shields, Hines

I padroni di casa puntano sull’evitare il più possibile i raddoppi e i cambi milanesi, costruendo il gioco in modo che si verifichino isolamenti e conseguenti attacchi in 1 vs 1. Milano, invece, cerca di mettere in ritmo gli esterni con blocchi e scarichi e, qundo non ci riesce, punta sull’abilità in 1 vs 1 di Shields. L’inizio è favorevole agli ospiti, che vanno sul 5-11 grazie a un buona tenuta difensiva e al fatto che Shields effettivamente fa canestro. I padroni di casa, però, reagiscono, perché Milano muove poco e male la palla e smette di segnare. Messina deve mettere Rodriguez, e la palla si muove meglio, nonostante la forte pressione sul perimetro della difesa monegasca. Entrano James e Andjusic per far cambiare pelle ai padroni di casa, ma così Milano ha più facilità nell’attaccare il ferro e tiene anche meglio in difesa. Arriva un importante 12-22, soprattutto perché James dà il peggio di sé, ma anche quando esce, il Monaco sembra sfiduciato e nervoso. Il quarto si chiude sul 14-26 con un gran canestro di Daniels, di cui Milano avrebbe tremendamente bisogno ma che finora non sembra aver fatto click col resto della squadra in termini di intesa e tempistica dei movimenti. Dall’altra parte, Mitrovic ha deciso che i 2’42” di James sono anche troppi, e non lo rimette più in campo.

Il Monaco rimette in campo il quintetto più fisico e Milano, stavolta, subisce la scelta andando sotto proprio dal punto di vista fisico atletico, con un Ricci particolarmente spaesato. Arriva un 5-0 e i monegascvic ha deciso hi potrebbero ulteriormente accorciare il divario, ma sbagliano malamente alcune opportunità e l’Olimpia riesce a usare il cervello e a rimettere le cose a posto sul 19-31, proprio grazie a letture corrette e sangue freddo. Il Monaco è terribilmente umorale, si vede proprio che si fa condizionare dall’aspetto psicologico: Milano sbaglia un paio di tiri ben presi e allora i padroni di casa si rianimano, ma davvero non c’è nulla di tecnico o tattico, ma è tutto basato sull’emotività. Arriva il massimo vantaggio biancorosso sul 23-37, gli ospiti soffrono un po’ a rimbalzo ma per il resto sono in controllo. Sarebbe il momento di ammazzare la partita, anche se manca ancora tanto, perché non si può mai sapere come il Monaco possa uscire dagli spogliatoi dopo l’intervallo lungo, e quindi il fieno in cascina va messo ora. Invece, da un lato Lee ha idee diverse, e dall’altro l’attacco ospite si blocca. Si va all’intervallo lungo sul 27-39, che non è male come vantaggio, ma per come si erano messe le cose, Milano avrebbe dovuto averne uno più ampio. Solo un sontuoso Hines da 16 di valutazione e utilissimo in ogni singolo aspetto del gioco non ha nulla da rimproverarsi, mentre tutti gli altri vanno un po’ a corrente alternata.

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Nessuna delle due squadre inizia bene la ripresa, ed è ovviamente un bene per Milano che poteva temere la reazione avversaria. Il Monaco è solo Lee e gli altri sembra che non ne abbiano più voglia, ma l’attacco milanese non è particolarmente brillante e si tiene a galla solo grazie a due triple di Melli e Daniels, certamente ben costruite ma non certo l’arma principale sulla carta. La gara è proprio brutta da vedere in questa fase, e il vantaggio milanese rimane costante a metà frazione (36-48). Rodriguez illumina la scena con assist spettacolari, ma purtroppo c’è poco movimento senza palla per l’attacco di Milano, che produce solo grazie al talento innato dello spagnolo. Tarczewski e Bentil ci mettono la buona volontà necessariaper non rendere troppo dannoso il riposo di Hines in panchina: i due commettono errori, soprattutto Tarczewski, ma fanno anche cose utili. Il quarto si chiude sul 44-57, il livello è basso ma non è il caso di fare i sofisticati.

All’inizio dell’ultimo quarto i padroni di casa decidono di far vedere chiaramente di non essere più interessati, sbracano malamente e concedono il 44-65 a Milano, con Rodriguez ancora protagonista grazie a due triple indisturbate. L’Olimpia si rilassa, però, e arriva un inopinato 12-2 interno per il 56-67. Messina rimette in campo i migliori di stasera, ovvero Rodriguez, Shields, Bentil e Hines, e non corre più rischi, anche se il Monaco arriva sul 65-71 con ancora un minuto da giocare. Non si segna più ed è proprio di 65-71 il punteggio finale.

AS MONACO – A|X ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO 65-71

TABELLINO MONACO: Demahis, Lee 19, Bacon 10, Thomas, Diallo 3, Motum 6, Motiejunas 5, Faye 4, Andjusic 12, Traoré, Hall 6, James

TABELLINO MILANO: Melli 7, Grant, Rodriguez 13, Tarczewski 4, Ricci, Biligha ne, Hall 6, Delaney 10, Daniels 5, Shields 6, Hines 11, Bentil 9

PARZIALI: 14-26, 13-13, 17-18, 21-14

PROGRESSIVI: 14-26, 27-39, 44-57, 65-71

BASKETINSIDE MVP: Kyle Hines