Obradovic torna in un posto che è stato casa sua per ben sette anni e lo fa portandosi via una vittoria (72-73) in un match intenso in cui il Partizan ha quasi sempre inseguito, ma è stato bravo a crederci rimanendo aggrappato con le unghie anche sul -11. Decisiva la scelta di Obradovic di dare spazio negli ultimi due quarti al rientrante Avramovic, che ha siglato nel finale i liberi decisivi. Doppia cifra per il solito trio Exum, Punter, Lessort. È la terza sconfitta consecutiva per un Fenerbahçe troppo a corrente alternata e ancora incerottato, non bastano i 14 di Wilbekin (anche lui al rientro) ed i 13 di Pierre. Sempre fuori Motley e solo panchina per il neo acquisto Kostas Antetokounmpo.
QUINTETTO FENERBAHCE: Calathes, Wilbekin, Hayes-Davis, Pierre, Jekiri
QUINTETTO PARTIZAN: Exum, Trifunovic, Nunnally, Leday, Smailagic
Difese attente in avvio con il Partizan bravo a contenere il pericolo rientrante Wilbekin, ma erano gli interni Jekiri e Pierre (6 punti a testa nel periodo d’apertura) a siglare il primo vantaggio significativo del match (14-8 al 7′). I serbi faticavano a trovare la via del canestro, ma un antisportivo fischiato a Booker ridava ossigeno ai viaggianti, che con Andjusic ricucivano fino al -1 prima della schiacciata di Birsen (19-16 al 10′).
Parziale di 7-0 Belgrado all’inizio del secondo quarto, il Fener sbagliava dei tiri aperti ed un non contento Itoudis chiamava timeout. Al rientro si sbloccava Wilbekin che con due bombe apriva il contro-break di 8-1 (27-24 al 15′). I falli iniziavano ad essere un problema (3 per Exum da un lato, 3 per Jekiri dall’altro), e il metro arbitrale non stava bene ad Itoudis che si beccava tecnico con Punter che imperversava nell’area gialloblu. Pierre con cinque punti in fila rompeva il digiuno offensivo Fenerbahçe che durava da quasi tre minuti, con capitan Mahmutoglu a dare il suo contributo; la difesa faceva il resto e all’intervallo era 37-33.

Il quarto fallo fischiato a Jekiri veniva ben metabolizzato dal Fener, che disinnescava gli attacchi ospiti e volava nella metà campo opposta con un Wilbekin tornato in grande spolvero (45-37 al 23′). Obradovic si giocava Avramovic come carta della (quasi) disperazione, ma era Punter a provare a tenere a galla il Partizan con le sue iniziative individuali. Guduric si prendeva sulle spalle l’attacco del Fenerbahçe con risultati alterni, così pur tra mille difficoltà il Partizan era ancora in partita (57-51 al 30′).
I padroni di casa sembravano contratti e così Exum spingeva i suoi giocando da playmaker, mentre Lessort faceva la voce grossa visti i problemi di falli dei lunghi avversari (57-55 al 33′ e timeout Itoudis). Papapetrou con la bomba firmava addirittura il sorpasso a sette minuti dalla fine, e da lì era un susseguirsi di grandi emozioni in un match giocato sul filo: il Fenerbahçe sembrava più freddo e guidato da Calathes arrivava al +4 a due minuti dalla fine, ma Leday non ci stava e impattava a quota 70. Booker e Avramovic non sbagliavano in lunetta. Wilbekin si buttava dentro ma non trovava il fondo della retina, proprio l’ex Varese si buttava a capofitto in campo aperto e subiva fallo, segnando un solo tiro libero a 3.5 secondi dal termine. Calathes buttava via la rimessa, il Partizan poteva esultare.
FENERBAHCE BEKO ISTANBUL – PARTIZAN MOZZART BET BELGRADE 72-73 (19-16; 37-33; 57-51; 72-73)
FENERBAHCE: Birsen 2, Hazer n.e., Wilbekin 14, Edwards, Mahmutoglu 3, Hayes-Davis 9, Pierre 13, Jekiri 8, Guduric 4, Booker 8, Calathes 11, K.Antetokounmpo n.e.. Coach: Itoudis.
PARTIZAN: Vukcevic n.e., Leday 8, Avramovic 6, Punter 12, Smailagic 4, Papapetrou 5, Exum 10, Nunnally 5, Lessort 12, Trifunovic, Andjusic 4, Madar 7. Coach: Obradovic.