EuroLega, 22ª giornata: Mike James non si ferma più, il Monaco espugna San Pietroburgo

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Credits: Euroleague.net

Continua il magic-moment del Monaco che centra il quarto successo consecutivo (il terzo fuori casa nel giro di una settimana) con una solidissima prova sul campo dello Zenit (77-86), candidandosi così di diritto per un posto ai playoff, ormai obiettivo reale. I russi pagano l’assenza di Gudaitis oltre a quella del leader offensivo dichiarato Napier (ma non dovrebbe mancare molto al suo rientro) e poco possono contro lo sconfinato talento di Mike James (21 punti per l’ex Olimpia, 19 nel secondo tempo) e di un finalmente incisivo Bacon (20 punti). Da segnalare, per i pietroburghesi, i 18 di Jordan Mickey.

QUINTETTO ZENIT: Loyd, Karasev, Ponitka, Mickey, Pushkov

QUINTETTO MONACO: James, Diallo, Ouattara, Thomas, Motiejunas

Partenza lanciata dei monegaschi, che spinti soprattutto da un grande Motiejunas (10 punti per il lituano nella prima frazione) trovavano ben presto il vantaggio in doppia cifra (4-14 al 6′). Lo Zenit, fermo al solo canestro di Pushkov nei quattro minuti di avvio, si risvegliava con 7 punti in fila di Karasev, piazzando così il break di 11-1 che gli permetteva di impattare la sfida, sebbene erano gli uomini del principato a chiudere avanti il primo periodo (17-18 al 10′).

In un momento di grande difficoltà dei padroni di casa, che arrivavano a toccare il -9 a causa di un super Andjusic (18-27 al 14′) c’era l’esordio del neoarrivato Tyson Carter, che si presentava subito con 2 assist e punti dalla lunetta. Kuzminskas completava il parziale di 12-2 con la bomba del sorpasso (30-29 al 17′), ma il Monaco era bravo a rispondere prontamente andando in vantaggio negli spogliatoi con i primi punti di Mike James (32-36 al 20′).

Credits: Euroleague.net

I monegaschi provavano varie volte la fuga al rientro in campo, ma James monopolizzava fin troppo gli attacchi del roca team, così un fantastico Kulagin da 10 punti in fila teneva lo Zenit a stretto contatto (44-48 al 25′). Cinque consecutivi di Bacon ridavano slancio agli ospiti, prima che Ponitka approfittasse dei pasticci offensivi dei ragazzi di Obradovic riducendo le distanze e costringendo proprio il coach serbo a chiamare timeout (50-55 al 28′). Baron continuava a sparacchiare dannosamente e così lo Zenit non riusciva un vero e proprio aggancio (50-57 al 30′).

Nell’ultimo quarto lo Zenit continuava a provare la rimonta ma senza metterci realmente troppa convinzione, anche dovuta una bassa quantità di talento offensivo (vista la serata storta di Baron). Ogni volta che James e Bacon decidevano di attaccare, tra l’altro, i due fenomeni del Monaco riuscivano a trovare il fondo della retina (21 punti in due nella frazione conclusiva) e così per i ragazzi di Pascual era notte fonda. Unica nota lieta, l’aver mantenuto il vantaggio nei confronti diretti dopo il successo di 11 lunghezze ottenuto nel Principato.

ZENIT SAN PIETROBURGO – AS MONACO 77-86 (17-18; 32-36; 50-57; 77-86)

ZENIT: Carter 2, Loyd 9, Zakharov n.e., Karasev 10, Kulagin 12, Baron 2, Pushkov 2, Kuzminskas 12, Zubkov, Poythress 4, Ponitka 6, Mickey 18. Coach: Pascual

MONACO: Demahis n.e., Lee 3, Bacon 20, Thomas 8, Diallo 5, Motum, Motiejunas 16, Ouattara 4, Faye, Gray n.e., Andjusic 9, James 21 Coach: Obradovic