Successo pesantissimo per il Fenerbahçe, che passa a Belgrado per 94-97 al termine di una partita bellissima, un vero spot per quest’Eurolega e preludio di quello che vedremo su molti campi del Vecchio Continente in questa seconda parte di stagione. A condannare Obradovic e i suoi in una sfida sempre sul filo dell’equilibrio, ironia della sorte, è stato il prodotto della Stella Rossa Marko Guduric, che ha chiuso con 25 punti, 7 assist e 35 di valutazione. Bella prova anche di Pierre con 21 punti. Non bastano al Partizan (che rimane ancora contender concreta di un posto nelle migliori 8) i 25 di Punter, i 17 di Exum e la doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi di Lessort.
QUINTETTO PARTIZAN: Madar, Punter, Papapetrou, Leday, Lessort
QUINTETTO FENERBAHCE: Calathes, Wilbekin, Hayes-Davis, Pierre, Motley
Avvio forte del Partizan, con un super Madar in attacco (9 punti per l’israeliano nel primo periodo) e una difesa che permetteva di volare in contropiede (12-5 al 4′). Gli attacchi di entrambe le squadre, però, prevalevano sulle difese: il Fenerbahçe saliva di giri alzando anche la pressione a tutto campo ed il livello di fisicità. Motley dominava la sfida sotto le plance con Lessort e toccava già dopo 7 minuti la doppia cifra firmando il sorpasso (16-17 all’8′).
Dopo un primo quarto chiuso in parità a quota 22, il Fenerbahçe iniziava la seconda frazione ispirato da oltre l’arco e puniva con Pierre e Guduric (25-33 al 13′ dopo la seconda bomba del serbo). Edwards realizzava il +10 per gli ospiti che erano sugli scudi, mentre la “second unit” del Partizan non trovava le giuste contromisure, tentando per lo più iniziative individuali. Il ritorno in campo di Madar e Lessort ridava dinamismo e fisicità ad un Partizan che piazzava un break di 7-0 proprio quando si accendeva Punter, ricucendo del tutto lo strappo, con il canestro quasi allo scadere di Motley che permetteva comunque al Fener di essere avanti all’intervallo (46-47 al 20′).

La mossa di Obradovic di lasciare in panchina Lessort per Smailagic pagava enormi dividendi, con il serbo che era una spina nel fianco della difesa turca in attacco e in difesa costringeva Motley al terzo fallo estromettendolo dal match. Il Partizan, invece, era pienamente in partita e toccava il +5 prima che due triple di Pierre riportassero immediatamente sotto il Fener (64-63 al 26′). Ogni volta che i padroni di casa cercavano la minifuga, erano subito bravi e mentalmente pronti gli uomini di Itoudis a rintuzzare, mantenendo la contesa sui binari dell’estremo equilibrio (69-68 al 30′).
Il clima era incandescente in campo e fuori: le reazioni a ogni fischio contro portavano gli arbitri a chiamare tecnico alla panchina del Fenerbahçe, mentre a Punter rispondevano, rigorosamente da oltre l’arco, Wilbekin e Guduric costringendo Obradovic a chiamare timeout (78-81 al 34′). Il Partizan non riusciva a trovare gli “stop” difensivi necessari, specie a causa di un Guduric uomo in missione, che con due giochi da tre punti di fila teneva avanti il Fener (86-92 al 37′). In un finale convulso, Pierre non la chiudeva ed Exum ridava speranze ai suoi inchiodando il -3 a 35 secondi dalla fine. Wilbekin sbagliava in penetrazione, ma era lesto a contendere il rimbalzo a Leday, con Guduric a chiuderla dalla lunetta dopo il fallo sistematico di Madar.
PARTIZAN MOZZART BET BELGRADE–FENERBAHCE BEKO ISTANBUL 94-97 (22-22; 46-47; 69-68; 94-97)
PARTIZAN: Vukcevic n.e., Leday 2, Avramovic 2, Punter 25, Smailagic 9, Papapetrou 7, Exum 17, Nunnally 2, Lessort 15, Trifunovic, Andjusic n.e., Madar 15. Coach: Obradovic
FENERBAHCE: Motley 14, Birsen, Wilbekin 15, Edwards 4, Mahmutoglu n.e., Hayes-Davis 6, Biberovic n.e , Pierre 21, Jekiri 4, Guduric 25, Booker 5, Calathes 3. Coach: Itoudis.