Prevedibile successo del Barcellona che ha la meglio di un coriaceo Alba al Palau Blaugrana per 80-67. Una settimana dopo lo show di Milano, i ragazzi di Jasikevicius trovano una vittoria che li avvicina tantissimo al primo posto, che potrebbe diventare matematico già al termine del prossimo turno. A trascinare i catalani alla vittoria, vista anche l’assenza di Higgins, i soliti noti: Mirotic che chiude con 26 punti e Calathes, che a dispetto di una brutta serata al tiro (1/13 dal campo) sforna ben 11 assist. Per l’Alba punti molto distribuiti, con nessun giocatore in doppia cifra. Fontecchio chiude con 6 punti in 19 minuti sul parquet.
QUINTETTO BARCELLONA: Calathes, Abrines, Hanga, Oriola, Mirotic
QUINTETTO ALBA: Granger, Delow, Fontecchio, Sikma, Lammers
Avvio contratto del Barça, che dopo il primo canestro di Oriola non riusciva a segnare per oltre tre minuti, dando così all’Alba il primo piccolo margine di serata (4-9 al 4′). Un 6-0 di parziale chiuso proprio da capitan Oriola riportava i blaugrana avanti, ma l’Alba dimostrava di non essere in Catalogna in gita, sciorinando il solito gioco corale. Gli uomini che non ti aspetti, Martinez e Smits, segnavano due bombe importanti per i padroni di casa che tenevano la gara in equilibrio al termine di un bel primo quarto (22-23 al 10′).
Il Barca iniziava il secondo periodo con le marce alte: sette punti di Kuric e una gran difesa per la prima mini fuga (29-23 al 13′). Lammers provava a riportare sotto i viaggianti, ma i culè erano tarantolati e continuavano a far male da oltre l’arco prima con Oriola, poi con Mirotic (37-30 al 17′). I padroni di casa non affondavano il colpo, così l’Alba riusciva a rientrare grazie a Sikma ed allo scatenato gigante Koumadje (223 cm), all’esordio in Eurolega, che andava anche a muso duro contro Mirotic, venendo graziato (così come il montenegrino) dalla terna arbitrale. Eriksson con la specialità della casa impattava a quota 40, ma Oriola e proprio Mirotic (14 per l’ex Bulls all’intervallo) firmavano il +5 (45-40 all’intervallo).

Solito canovaccio al rientro in campo, con il Barça che provava a fuggire appoggiandosi principalmente su Mirotic e Oriola (con la sapiente regia di Calathes a dispensare assist), ma i berlinesi erano duri a morire. Eriksson dalla lunga distanza siglava il -2 (54-52 al 27′), sei punti consecutivi di Davies valevano il massimo vantaggio blaugrana sul +8, ma prima Giffey e poi Granger riavvicinavano l’Alba alla penultima sirena (62-58 al 30′).
Il primo vantaggio in doppia cifra arrivava dopo quasi tre minuti di ultimo quarto con un canestro di Mirotic che costringeva Aito a chiamare timeout (69-58 al 33′). L’Alba aveva il merito di non sprofondare, ma la difesa del Barcellona non permetteva ai tedeschi di trovare tiri aperti, così Kuric da oltre l’arco era mortifero e la chiudeva a tre giri di lancette dal termine.
FC BARCELONA – ALBA BERLINO 80-67 (22-23; 45-40; 62-58; 80-67)
BARCELLONA: Davies 12, Westermann, Hanga 7, Bolmaro n.e., Smits 5, Oriola 13, Abrines, Martinez 5, Kuric 10, Claver, Mirotic 26, Calathes 2.Coach: Jasikevicius.
ALBA: Siva 8, Giffey 7, Delow 3, Eriksson 8, Mattisseck, Olinde, Fontecchio 6, Koumadje 6, Thiemann 8, Granger 4, Sikma 9, Lammers 8.Coach: Garcia Reneses.