EuroLega, 31ª giornata: l’Efes gioca da campione, l’Olimpia Milano dice addio ai playoff

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Credits: twitter Olimpia Milano

L’Olimpia Milano cade ad Istanbul sul campo dell’Efes per 89-69 in un match dominato dai campioni in carica e che mette fine (o quasi) a tutte le speranze meneghine di una clamorosa rimonta playoff. Serata iniziata malissimo per Milano con tante palle perse (saranno 17 alla sirena finale) e soffrendo la grande aggressività difensiva degli uomini di Ataman, anch’essi all’ultima chiamata per il treno della post season. Ben poco da salvare nell’Olimpia, a partire dalla serata incolore di Napier (6 punti e 3 palle perse), mentre sono 19 i punti di Luwawu-Cabarrot che ci ha provato più con iniziative individuali che altro. Per l’Efes, che stasera ha dimostrato come mai abbia vinto il titolo negli ultimi due anni, da evidenziare le prestazioni dei “big-three”: 18 punti per Larkin, 16 per Clyburn (25 di valutazione) e 15 di Micic.

QUINTETTO EFES: Micic, Beaubois, Bryant, Clyburn, Pleiss

QUINTETTO MILANO: Napier, Tonut, Shields, Melli, Voigtmann

La grande pecca del primo quarto di Milano erano le palle perse, su tutti di Napier, che spesso permettevano all’Efes (che non sempre ne approfittava a pieno) di correre in contropiede. Voigtmann teneva a galla l’Olimpia con tre canestri da oltre l’arco, ma Clyburn era ancor più caldo del tedesco e guidava i turchi nella serie infinita di sorpassi e controsorpassi. Il primo strappo del match lo firmava proprio l’Efes sempre grazie all’ex Cska con un break di 8-0 che costringeva Messina al timeout (20-14 all’8′). Milano migliorava le cose in difesa, ma anche l’Efes lavorava bene e così manteneva un minimo margine (22-16 al 10′).

L’Efes sembrava più reattivo, con un’ottima presenza anche a rimbalzo d’attacco. Con Napier fuori, Cabarrot provava a tenere in piedi Milano con 5 punti in fila, ma Larkin era molto più efficace (11 punti nel quarto per il folletto ex Baskonia) e siglava la tripla del massimo vantaggio (35-27 al 16′). Davies chiudeva un parziale di 8-0 con il quale l’Efes aveva trovato la doppia cifra di vantaggio, Napier si sbloccava ma Milano non riusciva a trovare un minimo di continuità in difesa, mentre l’Efes era brillante come mai quest’anno e scappava (47-32 all’intervallo).

Milano scivolava fino al -17, e non riusciva a trovare quella consistenza difensiva che le permettesse poi di correre in contropiede per eludere la difesa schierata turca. Baron e Voigtmann mancavano tiri aperti per riaprire il match e l’Efes continuava a navigare su un margine abbastanza rassicurante, con Beaubois che siglava la tripla del massimo vantaggio (59-41 al 25′). L’Olimpia non dava segnali di vita, anzi l’Efes continuava ad aumentare il margine giocando perfettamente su ambo i lati del campo (66-43 al 28′).

Con le ultime energie Milano provava la reazione, che ovviamente partiva dalla difesa. L’Efes ben presto esauriva il bonus e l’Olimpia piazzava un mini break di 5-0 firmato Melli-Cabarrot che costringeva Ataman al timeout (68-53 al 33′). Al rientro in campo Micic trovava la giocata del campione sulla sirena spezzando ogni qualsivoglia pensiero di rimonta ospite.

ANADOLU EFES ISTANBUL – ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO 89-69 (22-16; 47-32; 68-48; 89-69)

ANADOLU EFES: Larkin 18, Beaubois 12, Singleton n.e., Bryant 12, Gazi, Clyburn 16, Arna, Tuncer n.e., Pleiss 8, Micic 15, Mbaye 2, Zizic 6. Coach: Ataman

OLIMPIA MILANO: Davies, Thomas, Luwawu-Cabarrot, Mitrou-Long, Tonut, Melli, Baron, Napier, Ricci, Shields, Hines, Voigtmann. Coach: Messina.