Il CSKA Mosca si ritrova a San Pietroburgo dopo l’ennesimo terremoto per colpa di Mike James e delle sue sfuriate che l’hanno messo definitivamente fuori squadra. Lo Zenit cerca di approfittarne per prendere punti importanti in zona playoff.
Parte con il botto il CSKA con Hackett ed Eric a guidare sul 4-11 i moscoviti dopo pochi minuti. Lo Zenit va a -9 ma tre triple la riportano subito a contatto, prima del controparziale firmato Voigtmann. La tripla di Pangos sulla sirena chiude il primo quarto sul 18-22 CSKA.
Lo Zenit riprende Mosca subito con un grande Baron, pareggiando i conti, ma senza mai mettere la testa avanti. Clyburn e Voigtmann tengono avanti il CSKA, in una partita punto a punto, ma lo stesso tedesco – già 14 punti – e Kurbanov danno lo “strappetto” sul finale di quarto: si va all’intervallo sul 42-48.
Un grande Hackett porta il CSKA Mosca in doppia cifra di vantaggio grazie ad un parziale di 9-2 (48-59) tuttavia i padroni di casa non mollano e rientrano immediatamente con un controparziale di 7-0. I liberi di Clyburn chiudono il periodo sul 57-63 CSKA.
Voigtmann e Lundberg accelerano e spingono gli ospiti sul +13 (61-74), Billly Baron si mette nuovamente in proprio e lo Zenit rientra ma solo parzialmente. Perché poi risponde Shengelia che di fatto chiude la partita (70-81 al 37′). Clyburn sistema il tabellino e sulla sirena fissa il punteggio finale sul 74-86.
MVP un super Voigtmann da 21 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con 3/3 da 2, 3/4 da 3 e 6/6 in lunetta.
Zenit San Pietroburgo – CSKA Mosca 74-86 (18-22, 42-48, 57-63)
Zenit: Pangos, Rivers, Hollins, Thomas, Gudaitis, Poythress, Ponitka, Black, Baron, Zubkov, Khvostov, Fridzon NE.
CSKA: Ukhov, Hackett 13, Kurbanov 7, Shengelia 14, Eric 9, Hilliard, Lundberg 8, Voigtmann 21, Clyburn 13, Strelnieks, Antonov 1, Khomenko NE.