L’Efes Istanbul piega il Real Madrid, costretto, dopo il Cska, a un’altra sconfitta casalinga con più di 90 punti concessi. La sconfitta, roboante nelle dimensioni, vede in realtà il Real lottare quasi alla pari per 28′ abbondanti: l’Efes impatta meglio ed è guidata da un super Simon (11 punti dopo 5′), il Real la riprende alzando di parecchio l’intensità difensiva e, alternando gioco interno e perimetrale, arriva anche a sorpassare all’intervallo (42-41), anche perchè gli ospiti hanno pochissimo da Larkin, a secco di punti al 20′, e perdono nettamente il duello sotto i tabelloni (18-7). Nel terzo quarto è un Efes sicuramente migliore, ma è il Real a darsi la celebre zappa sui piedi: i blancos vanno prestissimo in bonus e continuano a commettere falli, che proliferano e alla fine del quarto in questione saranno 11, con ben 3 tecnici (uno a Rudy per aver allontanato un pallone, e due, in serie, a Laso per proteste), da cui scaturiscono 21 punti dalla lunetta per l’Efes. Dopo l’espulsione di Laso inizia un’altra partita, con i turchi che capiscono che è il momento giusto per azzannare la preda e piazzano un break di 20-5 che li porta più che al sicuro. La vittoria arriva largamente, 83-108, ed è il modo migliore per celebrare la matematica qualificazione ai Playoffs.
QUINTETTI:
REAL MADRID: Alocen, Causeur, Deck, Garuba, Tavares
ANADOLU EFES: Larkin, Simon, Anderson, Singleton, Sanli
La cronaca: Efes è subito mortifero in attacco, colpendo nei primi 6 possessi su 7, senza mai costruire per Larkin ma cercando di mettere subito in ritmo gli altri 4: in particolare Simon, mano rovente dall’arco, anche perchè messo nelle migliori condizioni dai blocchi perfetti di Sanli. Quando Laso ferma la partita, a metà del quarto, l’Efes guida 18-11 e Simon ha già 11 punti a referto, con 3\3 da 3. Il Real, dal canto suo, cerca di abbassare il ritmo e di trovare punti facili in area, sia cercando Tavares che il mismatch in post di Deck. La strategia, complice un rallentamento offensivo dei turchi e il controllo dei tabelloni, funziona e permette ai blancos di chiudere il primo quarto in assoluta parità (20-20) con il jumper dalla media di Alocèn. Con Tavares in panchina, il gioco offensivo a metà campo del Real è più rivolto sul perimetro e i risultati continuano ad arrivare, con le triple di Thompkins, Laprovittola e Abalde che spingono avanti il Real Madrid (32-29). L’Efes risponde colpo su colpo (tripla di Beaubois, scarico e gancetto di Pleiss) con la partita che sale di colpi e si mantiene in equilibrio anche negli ultimi possessi del quarto, in cui Rudy – scarico di Tavares con la difesa collassata sotto il canestro – e Sanli – pick and pop sul pick and roll con Larkin – si rispondono da 3 lasciando che l’intervallo cali provvisoriamente il sipario sul 42-41 per i padroni di casa. Efes che, dopo un inizio offensivo scintillante, perde inerzia anche a causa della battaglia a rimbalzo per ora persa in modo netto (18-7).

Singleton approfitta delle attenzioni che la difesa del Real concede al pick and roll centrale in cui è coinvolto Simol e si fa trovare pronto per lo scarico che vale la tripla (42-44), ed è ancora l’ex Wizards a spingere il contropiede che vale il 2+1 (44-50) e anche il 3° fallo di Tavares. Il Real risponde con Thompkins ma continua ad avere problemi di falli e a concedere liberi sulle penetrazioni, andando in bonus dopo meno di 4′ e consentendo agli ospiti di trovare il +7 (48-55). Le nuvole in casa madrilena diventano pioggia quando Sanli ne mette 5 consecutivi, di cui la seconda realizzazione, una tripla generata da uno scarico di Simon con la difesa del Real non ancora accoppiata, costringe Laso al timeout, con il Real che incassa il massimo svantaggio (50-62). Un paio di giocate di puro talento, in entrambi i lati del campo, di Garuba aiutano i blancos a costruire un parziale di 7-0 che li tiene pienamente dentro la partita (62-67), nonostante i liberi concessi continuino a tormentare il Real Madrid, che consente prima 3 liberi a Beaubois e poi a Larkin, che consentono ai turchi di entrare nell’ultimo quarto avanti di 12 lunghezze (64-76). L’ultimo fischio, i 3 liberi concessi a Larkin su fallo sul tiro di Thompkins, fanno perdere, tra l’altro, le staffe a Pablo Laso, che viene allontanato dagli arbitri per doppio fallo tecnico. Il Real chiude il terzo quarto con 11 falli e 3 falli tecnici. L’Efes decide di spingere sull’acceleratore, subisce la tripla di Rudy (69-81), da cui costruisce un parziale di 11-0 che aggiorna il massimo vantaggio a +23 (69-92), con il Real che in neanche 5′ ha incassato un parziale di 25-7. Il match non ha più molto da raccontare e scivola lentamente verso la conclusione, con l’Efes che tocca il massimo vantaggio sul +24 (76-100), e poi a +27 (81-106). La sirena finale arriva invece sull’83-108
REAL MADRID 83-108 ANADOLU EFES (20-20, 22-21, 22-35, 19-32)
REAL MADRID: Causeur, Fernandez 13, Abalde 3, Tyus, Laprovittola 5, Alocen 11, Deck 4, Garuba 12, Carroll 4, Tavares 10, Thompkins 19, Taylor 2.
ANADOLU EFES: Larkin 16, Beaubois 12, Singleton 11, Moerman 3, Pleiss 2, Micic 13, Anderson 9, Dunston 10, SImon 15.