EuroLega, 3ª giornata: Milano crolla nella ripresa e viene travolta dall'Olympiacos

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L’Olympiacos, trascinato soprattutto da uno Sloukas incontenibile, infligge la prima sconfitta stagionale a Milano, grazie a una ripresa nella quale gli uomini di Bartzokas hanno soverchiato quelli di Messina in termini di esplosività. Dopo un bel primo tempo milanese, i padroni di casa hanno letteralmente soffocato gli ospiti, prima con una difesa sul perimetro asfissiante e poi battendoli sistematicamente sui primi passi in attacco, e infine anche dominando sotto canestro. Una debacle totale per l’Olimpia, imputabile, come detto, principalmente a quanta benzina fosse presente nelle gambe dei giocatori, ma anche al mancato sfruttamento, nel primo tempo, di occasioni buone per ottenere un vantaggio molto più importante dei 7-8 punti che Milano ha avuto.
Per i padroni di casa, oltre al loro play, è stato importante il contributo di McKissic nella ripresa e quello di Printezis nel primo tempo, quando Milano appariva superiore. Gli ospiti hanno sfruttato soprattutto la vena di Rodriguez, ma quando contava, solo Hines e Rolla hanno ben spalleggiato lo spagnolo, mentre gli altri sono tutti scomparsi.
Quintetto Olympiacos: Sloukas, Printezis, Papanikolaou, Ellis, McKissic
Quintetto Milano: LeDay, Delaney, Shields, Hines, Datome
Milano si presenta sul difficile campo ateniese con i 12 delle due precedenti uscite europee, mentre i padroni di casa proseguono con l’esperimento del doppio roster, uno per il campionato e uno per l’EuroLega. Le maglie dei giocatori ospiti, al posto dei nomi degli stessi, riportano la scritta “end racism”, una bellissima iniziativa. Entrambi gli attacchi partono bene, sfruttando tutte le soluzioni possibili, tra movimenti in post, tiri in sospensione dalla media e penetra e scarica con tagli dal lato debole sfruttando il collasso della difesa su chi penetra. Dopo i primi possessi, però, le difese prendono le misure, ma comunque non si smette del tutto di segnare. La partita è molto bella, si vede che entrambe le squadre hanno sistemi offensivi e difensivi dal ventaglio di soluzioni piuttosto ampio e con giocatori intelligenti nell’interpretarli. A metà quarto, l’equilibrio regna sovrano sul 10-8, e si segna sempre meno grazie a difese attente che hanno chiaramente ben studiato i principi degli attacchi avversari. È il classico caso in cui una partita con molti errori al tiro e palle perse in realtà è bella perché è tutto merito delle difese. Anche quando iniziano a entrare i giocatori partiti in panchina non scende il livello, anzi, Rodriguez è ispiratissimo e Tarczewski si toglie lo sfizio di una stoppata a Sloukas, e proprio nell’ultimo minuto Milano si guadagna un vantaggio di 6 punti (15-21), eroso però da una tripla di un grande Printezis per il 18-21 di fine primo quarto. Proprio lui da una parte e Rodriguez dall’altra hanno già 11 di valutazione statistica.
L’Oly si può permettere di iniziare il secondo quarto con Spanoulis e Jenkins dopo averli tenuti a riposo nella prima frazione, e i due rispondono subito con 5 punti filati. Jenkins mette subito in campo anche tutta la propria abilità difensiva, già ben nota dalle parti di Milano, e la conseguenza è un parziale interno di 7-2. Gli ospiti dovrebbero, invece, provare ad attaccare Spanoulis, visto che non è la difesa l’aspetto in cui eccelle, ma in realtà l’Olimpia trova comunque modo per mettere sul tabellone i punti che servono, compresi i tre che derivano da un fallo subito da Datome mentre tirava da dietro l’arco. Gli uomini di Messina provano ancora ad allungare sulle ali di un tecnico alla panchina di casa, ma Datome e Delaney sbagliano due triple dall’angolo che, sul 25-28, sarebbe stato importante segnare. Spanoulis sfrutta tutta la propria millenaria esperienza per indurre LeDay a fargli fallo mentre tira da 3 e così Milano non approfitta concretamente di un momenti in cui sembrava molto più in palla degli avversari. La difesa milanese, però, al di là di questo episodio, sembra davvero sempre più a proprio agio, ed è l’attacco che tiene a freno la squadra, perché, come detto, anche l’Oly difende bene, ma non così bene, e Milano dà l’impressione di sbagliare troppo gratuitamente in più di un’occasione. Ovviamente nessuna difesa può bloccare completamente attaccanti del talento di quelli dell’Oly, e così bastano alcune giocate individuali per permettere ai padroni di casa di rimanere in partita. È frustrante non vedere uno strappo importante da parte di Milano, perché davvero basterebbero un po’ più di attenzione e di precisione. Ci deve pensare ancora Rodriguez per dare ai suoi, finalmente, un vantaggio superiore ai due possessi pieni (32-39), e un’altra tripla pazzesca del Chacho permette a Milano di andare all’intervallo lungo con un vantaggio non irrilevante sul 36-42.

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Getty Images

I due attacchi cercano di giocare con più ordine e sfruttare i mismatch, ma non sempre ci riescono e il divario rimane sostanzialmente immutato. Dopo un paio di minuti, due belle giocate di Datome danno il via al nuovo tentativo di allungo milanese. Ma non c’è niente da fare, più del 40-48 gli ospiti non riescono a ottenere, e poi basta una sfuriata di McKissic per riportare tutto in equilibrio (46-48). Sloukas completa il 9-0 di parziale e Milano deve rimettere in ordine le idee in fretta perché non si può permettere di far scappare via i greci. Fortunatamente la squadra esce bene dal timeout con una tripla ben costruita di Roll, ma l’attacco di casa ora è più continuo che mai, con la verve di Sloukas e la presenza nel pitturato di Ellis. In generale, gli esterni milanesi fanno più fatica di prima a contenere i primi passi degli avversari, e anche nell’altra metacampo sembra che sul perimetro i padroni di casa abbiano più gambe. Ci potrebbe stare il doppio play per Messina, perché più passa il tempo e più la difesa sul perimetro dei greci diventa soffocante. Il coach milanese insiste con lo stesso quintetto e, pian piano, i padroni di casa si costruiscono loro il vantaggio da due possessi pieni sul 59-53. Un’altra tripla di Roll tampona l’emorragia, ma ormai è evidente la differenza in termini di esplosività, e non solo sul perimetro, ma anche sotto canestro. Il quarto si chiude sul 63-58, e per come si era messa, poteva andare pure peggio per Milano.
Messina inizia con Moraschini play e Rodrigueza al suo fianco, ma Harrison trova una tripla ben costruita sulla sirena, grazie soprattutto a uno Sloukas incontenibile in penetrazione che crea sempre vantaggio per il proprio attacco. Rodriguez ci prova e qualcosa combina, ma Sloukas continua a tagliare a fette la difesa milanese e a dare il là a giri palla devastanti che si chiudono con inevitabili canestri. Hines funge da perfetto scudiero di Rodriguez, e i due provano praticamente da soli a tenere a galla Milano. Anche Delaney prova a contribuire, ma non è la sua serata e dall’altra parte c’è sempre troppa energia per le forze degli uomini di Messina. A 5’ dal termine, l’Oly viaggia tranquillo sul 74-65, e Milano fatica sempre più a costruirsi buoni tiri, proprio perché gli avversari viaggiano al doppio della velocità e chiudono comodamente ogni via verso il canestro. Gli ospiti provano l’ultimo sforzo con due triple di Roll per il 79-73, ma Sloukas è troppo incontenibile e distribuisce cioccolatini ai compagni con facilità irrisoria. Milano non ne ha più e la partita finisce 86-75.
OLYMPIACOS PIREO – A|X ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO 86-75
TABELLINO OLYMPIACOS: Harrison 16, Larentzakis, Spanoulis 5, Sloukas 17, Martin 6, Vezenkov 2, Printezis 16, Papanikolaou 4, Jean-Charles ne, Jenkins 5, Ellis 5, McKissic 10
TABELLINO MILANO: LeDay 10, Moretti, Moraschini 2, Roll 16, Rodriguez 18, Tarczewski 2, Cinciarini ne, Delaney 5, Shields 5, Brooks, Hines 8, Datome 9
PARZIALI: 18-21, 18-21, 27-16, 23-17
PROGRESSIVI: 18-21, 36-42, 63-58, 86-75
BASKETINSIDE MVP: Kostas Sloukas