EuroLega, 4° giornata: Milano sa essere sporca e cattiva e regola il Khimki

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Il basket è sì uno sport di squadra, ma ci sono dei momenti nei quali le vittorie o le sconfitte dipendono da quanto segnano i leader delle suddette squadre nei momenti decisivi. Negli ultimi 4 minuti, Mike James ha segnato 10 punti, prima dando il vantaggio ai suoi con canestri dal campo, e poi sorpassando dalla lunetta per due volte gli avversari, la seconda delle quali è stata quella decisiva. Shved, dall’altra parte, si è preso poche responsabilità, ha fatto canestri importanti, ma ha sbagliato quello della vittoria.

C’era bisogno dell’apporto dei leader proprio perché, per entrambi gli attacchi, le cose si sono fatte sempre più difficili man mano che passava il tempo, con il parziale dell’ultimo quarto che si è rivelato come il più basso in assoluto. Milano ha avuto un paio di momenti di pesante difficoltà offensiva, durante il secondo quarto e nella prima metà dell’ultimo, ma è riuscita entrambe le volte a risollevarsi, e nel secondo tempo ha trovato la chiave giusta per difendere meglio, ovvero evitare di collassare eccessivamente sul portatore di palla e piazzarsi in modo da rendere la vita difficile agli avversari sugli scarichi.

Vittorie come questa servono sicuramente al gruppo di Pianigiani, per solidificare il morale e per convincersi che si può vincere non solo in modo spettacolare come ad Atene, ma anche lottando con le unghie e con i denti come stasera. Non va dimenticato che l’Olimpia ha dovuto scontare l’assenza di un uomo chiave come Nedovic, le cui qualità calzavano proprio a pennello per questa partita.

Quintetto Milano: James, Micov, Bertans, Tarczewski, Brooks
Quintetto Khimki: Shved, Bost, Gubanov, Jenkins, Thomas

Come prevedibile, c’è una buona affluenza al Forum, nonostante la partita del Milan a San Siro. Pianigiani deve rinunciare a Nedovic per un risentimento muscolare, e al suo posto lancia Bertans in quintetto, con il gravoso compito di difendere su Shved assegnato, almeno inizialmente, a Micov. Anche nell’altra metacampo c’è lo stesso accoppiamento, così il serbo dell’Olimpia prova a sfruttare la maggior prestanza fisica andando in post basso. Per entrambe le squadre, il piano partita sembra essere quello di giocare con pazienza a difesa schierata, ma di non trattenersi dal correre quando se ne presenta l’opportunità. Gli attacchi muovono bene la palla, ma non manca qualche imprecisione da ambo le parti, così il punteggio rimane in equilibrio. La partita è gradevole proprio perché, nonostante alcuni errori evitabili, entrambe le squadre giocano con cervello e intensità. A metà quarto siamo 12-13, e Shved inizia a prendersi sempre più iniziative. Bartzokas, però, lo toglie, e in realtà l’attacco continua a girare bene, soprattutto grazie a Bost. Anche Milano, da parte sua, non perde colpi in seguito ai primi cambi, e l’equilibrio continua a regnare. Entrambe le squadre hanno qualche problema nel controllare i rimbalzi sotto al proprio tabellone, così i vantaggi dall’una e dall’altra parte sono minimi. Al termine del quarto, i padroni di casa sono avanti 23-20.

L’inizio del secondo quarto vede attacchi meno fluidi, soprattutto da parte di Milano, con gli esterni di entrambe le difese che chiudono bene le linee di passaggio e impediscono al portatore di palla di iniziare a far girare la stessa. I padroni di casa non segnano per 3’, e sembrano proprio essersi impantanati in una palude. Pianigiani è costretto a chiamare time out, ma l’astinenza offensiva continua, sebbene la palla giri un po’ meglio. In questa fase, Mickey fa la differenza per gli ospiti, lucrando alcuni canestri in seguito a un buon senso del piazzamento. Il vantaggio esterno si dilata fino al 26-32, con Milano che, a difesa schierata, non riesce proprio a ragionare, producendo qualcosa di buono solo quando può giocare in velocità. L’Olimpia ha comunque il merito di tenere e non permettere agli avversari di allungare ulteriormente, poi, negli ultimi minuti del quarto, James inizia a vedere spazi per servire i lunghi, con buoni risultati. Mickey, però, continua a essere molto scaltro nel nascondersi da chi lo deve marcare e dare ai compagni un facile bersaglio da servire, così il massimo vantaggio ospite va aggiornato a 7 punti (31-38). Quando Milano si stringe bene sotto canestro, Bost trova nuovamente spazi sul perimetro, e, in definitiva, la coperta difensiva milanese sembra sempre troppo corta. L’attacco tiene gli uomini di Pianigiani a galla in questa fase, e, complice l’uscita di Mickey nei minuti finali del primo tempo, il divario a favore degli ospiti si stabilizza, con il punteggio all’intervallo lungo che è di 39-45.

Milano prova a far girare di più la palla sul perimetro a inizio ripresa, cercando il più possibile di creare situazioni nelle quali sia più difficile per la difesa avversaria stringere le maglie e chiudere le linee di passaggio. La scelta si rivela fruttuosa, con un bel parziale di 7-2, che diventa di 10-4 per il pareggio a quota 49. Purtroppo, i biancorossi vanno in bonus quando mancano poco meno di 7’ alla fine del quarto, così il rischio è quello di vedere tanti viaggi in lunetta del Khimki. Cinciarini debutta in questa EuroLega applaudito dal pubblico, e la squadra riesce a difendere bene senza commettere fallo, senonché gli arbitri ne vedono uno molto dubbio dello stesso Cincia su Jenkins mentre tira da 3. La patita può girare quando Bost commette antisportivo su Gudaitis, e in effetti Milano capitalizza al meglio con 5 punti. Lo stesso Bost, però, colpisce subito da 3 raffreddando gli entusiasmi, ma altre due triple milanesi con James e Bertans sembrano consegnare l’inerzia ai padroni di casa, con il punteggio che dice 62-57 e il pubblico che, finalmente, fa un tifo degno. La difesa milanese è più attenta sugli scarichi e i giocatori del Khminki fanno molta più fatica a costruirsi buoni tiri. Ci si mette anche Bartzokas con un tecnico, dal quale stavolta l’Olimpia non ricava punti, ma che fa chiaramente capire quanto nervosismo si portino dietro i russi in questa fase. Milano è tutt’altro che perfetta in attacco, ma fa segnare pochissimo gli avversari, e alla fine del quarto il vantaggio interno è di 4 punti, sul 66-62. La sensazione è che i padroni di casa avrebbero dovuto sfruttare meglio l’inerzia a favore e avere un vantaggio di almeno il doppio dei punti.

Anche all’inizio dell’ultimo quarto gli attacchi soffrono, e per Milano, James muove poco la palla e pensa troppo a se stesso. Micov prova ad andare in post basso contro Crocker, con scarsi risultati, e il solito Mickey pareggia a quota 66 a 6’ dalla fine. Cinciarini resta in campo, probabilmente perché, dal suo ingresso, il livello difensivo milanese si è alzato notevolmente, e Milano si sblocca finalmente poco prima di metà quarto con Kuzminskas. A questo punto, Pianigiani deve cercare di avere un maggior potenziale offensivo in campo e rimette Bertans al posto del Cincia. Siamo negli ultimi 4’, quelli in cui la palla pesa come un macigno, e i leader designati delle squadre devono assumersi le proprie responsabilità: Shved preferisce distribuire per i compagni, e non arrivano punti, mentre James ne mette 5 e porta i suoi sul 74-70 a meno di 3’ dalla sirena. Non è certo una partita per fini esteti del basket, e la lucidità inizia a mancare gravemente tra tutti i giocatori, così ecco l’esperienza di Monia che colpisce da 3 proprio nel momento del bisogno. All’ultimo minuto, Milano è avanti solo di 1, Shved riporta in vantaggio i suoi, James subisce fallo ed è freddo dalla lunetta, ma ancora Monia piazza un’altra tripla devastante per il 78-80. All’ultima palla, Bartzokas manda Mickey a difendere su James, e il n. 25 commette fallo sulla guardia milanese mentre tira da 3. Entrano tutti e tre i liberi a 3”30 dalla fine, e Milano è sopra 81-80. Shved sbaglia un tiro difficile sulla rimessa, Monia non riesce a correggere in tap-in e Milano vince tra l’esultanza del pubblico.

AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO – KHIMKI MOSCOW REGION 81-80

TABELLINO MILANO: Della Valle, James 25, Micov 6, Gudaitis 13, Bertans 16, Fontecchio ne, Tarczewski 6, Kuzminskas 9, Cinciarini 2, Burns ne, Brooks 4, Jerrells

TABELLINO KHIMKI: Shved 19, Bost 14, Crocker 3, Vialtsev ne, Zaytsev, Markovic 4, Monia 6, Gill ne, Gubanov 2, Jenkins 5, Thomas 1, Mickey 26

PARZIALI: 23-20, 16-25, 27-17, 15-18

PROGRESSIVI: 23-29, 39-45, 66-62, 81-80

BASKETINSIDE MVP: Mike James

Photogallery a cura di Claudio Degaspari

Mike James