Eurolega del futuro: Spanoulis, Djordjevic e Printezis sostengono la nuova formula

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euroleague.net

Olympiacos e Panathinaikos sono rivali per definizione, dentro e fuori dal campo. Ma se l’eccezione conferma la regola, ecco che si registra un accordo su tutta la linea quando si parla dei prossimi cambiamenti nel format dell’Eurolega.

In testa Vasilis Spanoulis e Giorgos Printezis, campioni due volte con i Reds: “Si tratta di uno sviluppo molto positivo per lo sport” – chiarisce l’ala – “e dimostra il valore che pallacanestro europea può costruire nel corso del tempo. Sono certo che il nuovo modello saprà sostenere la crescita di club europei, aiutarli a alzare il livello, muovendo un passo decisivo verso gli standard NBA “.

Quanto all’ex Milano, il play si aspetta un vero campionato: “Qualsiasi investimento mirato ad aiutare il gioco, l’interesse dei tifosi e le entrate dei club sono più che benvenuti. Per quanto riguarda la concorrenza, credo che vedremo una competizione sempre più serrata, anzi un vero e proprio campionato dei club di basket europei, dove ogni singola partita sarà molto dura e avrà un significato importante.

Sponda green, a tessere gli elogi della nuova Eurolega è coach Sale Djordjevic: “Qualsiasi cosa promuova lo sviluppo del basket europeo è un bene per tutti noi, e francamente non mi importa chi lo promuova. Noi vogliamo che questa competizione porti in campo i migliori giocatori possibili, per dare stimoli al mio lavoro e godimento ai tifosi, sono loro il prodotto principale, credo che questa situazione sia win-win per tutti noi”.

Non è però sulla stessa lunghezza d’onda Vlado Jankovic, il cui approccio è leggermente più critico, ma non distruttivo: “Non c’è molto da dire in questo momento. E’ troppo presto, stiamo ancora vivendo questa stagione e voglio vincere in questa stagione, ma devo dire che come giocatore, sostengo tutti gli sforzi connessi con lo sviluppo del basket. Vogliamo giocare in una competizione di alto livello, perché è un bene per tutti noi: per i giocatori, per gli allenatori, per gli appassionati, per le società, per gli arbitri”.

Ricordiamo, tanto per rispolverare la memoria, che il 10 novembre scorso Euroleague Basketball annunciava un secco no alla FIBA Champions Basketball League, firmando uno storico accordo di dieci anni più dieci con il gruppo finanziario IMG. L’intesa, accettata dagli 11 club in possesso della licenza A (Anadolu Efes Istanbul, CSKA Mosca, Olimpia Milano, FC Barcelona Lassa, Fenerbahce Istanbul, Laboral Kutxa Vitoria Gasteiz, Maccabi FOX Tel Aviv, Olympiacos Pireo, Panathinaikos Atene, Real Madrid e Zalgiris Kaunas), prevede una formula con 16 squadre (11 team con licenza A, lotto che si potrebbe ampliare in futuro + 3 vincenti di VTB League, TBL e Bundesliga + vincente della Eurocup + una squadra qualificata da un girone preliminare), girone all’italiana da 30 giornate, le prime otto accederanno alla Final Eight, quindi il classico atto conslusivo delle Final Four. L’Eurocup invece prenderà il formato attuale dell’Eurolega: consisterà di 24 squadre (21 da campionati nazionali + 3 wild card), con 4 gruppi da 6, una fase di Top 16, dunque le Final Four.