Con la sconfitta di Smirne che ancora brucia, i blaugrana superano i polacchi dopo un match tiratissimo con gli ospiti addirittura sopra di 3 a due minuti dalla fine.
Cronaca:
A quanto pare il palcoscenico europeo é quest’anno poco benevolo con Barcellona: gli uomini di Pascual, che venivano dalla sconfitta súbita in Turchia, hanno faticato dall’inizio contro uno Zielona Gora sceso nella Ciudad Condal deciso a vendere cara la pelle. Partenza subito di stampo ospite, Barcellona fatica ad entrare realmente in campo e ció si traduce nel primo strappo con parziale di 12-0 dei polacchi, spinti da Reynolds e Moldoveanu, un’ala pivot che ha messo in mostra la propria versatilitá. Al 4’ Barcellona é sotto di 10 e con soli due punti segnati (2-12). La riscossa ha il sapore della Serie A nostrana, Pascual tira fuori dalla panchina Lawal e Samuels, rispettivamente a Sassari da MVP ed a Milano, entrambi scudettati uno dopo l’altro. Con Satoransky ispirato, Barcellona ritrova un convincente asse play-pivot che si traduce in 12 punti e 5 rimbalzi di Samuels, solo nel primo tempo, en el -1 con cui termina il primo quarto (19-20).
Ed é sempre Samuels a fare la voce grossa anche nel secondo quarto; cercato, voluto, atteso dopo un inizio di stagione ai box per un infortunio ad un dito, il pivot giamaicano fa sentire tutto il suo peso nel pitturato e trova 8 punti consecutivi che sono il primo tentativo di fuga blaugrana; una bomba di Arroyo dá il +10 (33-23). La veemente reazione dei padroni di casa non scoraggia peró lo Zielona; Borovnjak e Moldoveanu riportano a contatto i polacchi a cui non pare indigesto un match che va a folate; serve una bomba di Vezenkov per dare al Barça 6 punti di vantaggio all’intervallo lungo (43-37).
Al rientro dagli spogliatoi é ancora la premiata ditta Lawal-Samuels a spingere i blaugrana, sono proprio gli ex “italiani” a costruire il parziale che porta al massimo vantaggio (51-39) i padroni di casa; come detto, peró, Zielona Gora é squadra solida e l’asse Dee Bost-Borovnjak costruisce il controparziale di 8-0 che riporta a contatto gli uomini di Saso Filipovski, servono le bombe di Arroyo e di un ritrovato Navarro a tappare le inabituali falle difensive dei padroni di casa. All’ultimo riposo si va con Barcellona avanti di 7 (64-57) ma certamente non brillante.
Ma é nel quarto periodo che si sfiora il colpo di scena, Zielona Gora impatta a 6’ dalla fine a quota 66 con una bomba dell’ex Avellino e Venezia Szewczyk. Samuels prova a tenere a galla i suoi lottando a rimbalzo offensivo ma gli ospiti trovano addirittura il vantaggio (68-71) a 2’35” dalla fine con la bomba di Koszarek. Quando l’ombra della disfatta sembrava allungarsi sul Palau, uno schiaccione di Lawal, seguito da una bomba di Satoransky permetteva al Barça di scacciare i fantasmi del secondo stop consecutivo. Finisce 78-72 un match sofferto, Zielona Gora esce a testa altissima, meritando sicuramente qualcosa in piú. Vittoria che deve far riflettere parecchio Pascual; a sua disposizione una squadra solida, certo, ma spesso preda di momenti di siccitá al tiro che potrebbero, come successo a Smirne, costare molto cari.
FC Barcelona Lassa – Stelmet Zielona Gora 78 – 72
Barcellona: Ribas 3, Lawal 7, Abrines 3, Navarro 10, Satoransky 10, Vezenkov 3, Samuels 23, Oleson, Arroyo 6, Perperoglou 8, Tomic 5.
Zielona Gora: Bost 5, Reynolds 5, Szewczyk 7, Moldoveanu 14, Pontika 15, Gruszecki, Hrycaniuk 2, Zamojski, Borovnjak 15, Djurisic 4, Koszarek 5.