Eurolega, Gruppo E: bene le due spagnole; vittorie per CSKA ed Efes

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Unicaja Malaga 66-60 Panathinaikos Athens (8-16, 26-35, 44-55, 66-60)

L’Unicaja Malaga ha la meglio del Panathinaikos, che sconfigge davanti alle mura amiche dopo un match in cui è stata quasi sempre costretta ad inseguire. Decisivo il contributo di Williams, che aldilà dei 22 punti ha siglato 3 triple consecutive nel finale, che hanno consentito agli spagnoli di centrare il sorpasso decisivo, che è valso anche il vantaggio in fatto a differenza punti negli scontri diretti. Al Pana, che ha trovato la quarta sconfitta in queste Top 16, non è bastata la prova da 15 di Maciulis.

Dopo i primi minuti di sostanziale equilibrio, è i Pana a provare il primo allungo con una bomba dell’asso Diamantidis, seguita da un layup da Schortsanitis per il 16-8 con cui i viaggianti chiudono avanti il primo periodo. Parte la seconda frazione e Malaga, spinta da Williams, trova il -3. La formazione greca non tarda a rispondere prima con Banks dalla lunetta e poi con Gist per il 23-15. Il Panathinaikos da quel momento tenta di amministratore il piccolo vantaggio accumulato, reprimendo i tentativi di rimonta dell’Unicaja e trovando anche il +10. Le due compagini si ritirano negli spogliatoi sul 35-26 per gli ospiti.

Dopo una bomba di Maciulis, un break di 9-0 riporta gli iberici in carreggiata. Tenendosi sempre a stretta distanza, i ragazzi di coach Repesa si portano ad un solo possesso di distacco. Negli ultimi 2 minuti però il Pana si risveglia guidato da Schortsanitis, segnando un 53-44 dopo 30 minuti di gioco. Parte l’ultimo periodo e Malaga ritrova il -3 in men che non si dica. Il Pana mantiene questo vantaggio fino a 2 minuti dalla sirena, quando si scatena Marcus Williams: 3 triple consecutive e Malaga trova addirittura il 66-60 a 20 secondi dalla conclusione. Un disperato Pana, ormai arresosi davanti alla sconfitta, tenta di riportare a suo favore la differenza punti negli scontri diretti (ad Atene i greci l’avevano spuntata 78-73), ma Ukic fallisce la tripla allo scadere e l’Unicaja conserva il +6 finale.

Unicaja Malaga: Simon 9, Williams 22, Lima n.e., Panko, Vidal, Urtasun 3, Calloway 5, Perovic, Vazquez 13, Diaz n.e., Zoric 14, Dragic n.e.

Panathinaikos Athens: Bramos, Maciulis 15, Ukic 14, Lasme 6, Tsartsaris 2, Diamantidis 8, Gist 7, Banks 2, Xanthopoulos, Giannopoulo, Charalampopoulos n.e., Schortsanitis 6.

Federico D’Alessio

 

Brose Basket Bamberg 58-78 CSKA Mosca (18-23, 35-46, 47-62, 58-78)

Il CSKA passa in territorio tedesco, dove supera agevolmente i padroni di casa del Brose, i quali cercano ancora la prima vittoria in queste Top 16. Gli uomini di Ettore Messina, ancora senza Khryapa, hanno manifestato la loro superiorità per tutta la durata del match, tenendosi sempre a distanza di sicurezza dagli avversari. Spiccano tra le file dei russi i 17 punti siglati da Micov e Krstic (che ha timbrato anche un 28 di valutazione), e i 16 di Teodosic. Non sono bastati invece a Bamberg i 16 punti di Ford.

Parten forte la formazione russa, che prova subito a prendere il largo portandosi sull’11-14 grazie ad una schiacciata di Krstic. Il CSKA continua a tenere senza troppi problemi la testa avanti, tirando con alte percentuali, ed andando a chiudere il quarto avanti 23-18. Nella seconda frazione il Brose reagisce, arrivando sino al 21-25. Moscow risponde con un break di 6-0, reprimendo le reazioni dei tedeschi e ritirandosi negli spogliatoi in vantaggio 46-35, grazie anche ad una bomba di Micov negli ultimi frangenti.

Al ritorno dopo la pausa lunga sono ancora una volta gli uomini di Ettore Messina ad avere in mano il pallino del match. Il Brose non riesce ad accorciare oltre al -10, e il CSKA ne approfitta per allungare nel finale di periodo, che si chiude 62-47 in favore della squadra ospite. La compagine russa ha la partita in pugno. Si avvia l’ultimo periodo e, quasi a sorpresa, Bamberg si spinge sul 53-62, con Micov e compagni forse già convinti di aver portato a casa il risultato. Il CSKA però non ci sta, risponde con Krstic e ricaccia dietro i tedeschi. Finisce 78-58, per quella che vale come la settima vittoria dei rossoblu nelle Top 16.

Brose Baskets Bamberg: Nachbar 5, Tadda, Schmidt, Neumann, Ford 16, Jacobsen 7, Massey 2, Gavel 7, Zirbes 8, Ogilvy n.e., Walsh 13.
CSKA Moscow: Teodosic 16, Micov 17, Jackson 3, Sokolov n.e., Krstic 17, Weems 11, Zozulin n.e., Erceg n.e., Vorontsevich, Kaun 10, Khryapa n.e., Papaloukas 4.

Federico D’Alessio

 

Alba Berlino 86-91 Anadolu Efes Istanbul (24-28; 46-50; 68-68)

Vittoria importante in terra tedesca per l’Efes, che sul parquet dell’Alba Berlino esce vincitore dopo una battaglia durata 40 minuti. Con questa W i turchi portano il loro record sul 8-2 e si portano sempre più vicini alla qualificazione ai Playoff. Dal canto suo l’Alba precipita a 1-9 ed è automaticamente fuori dai giochi.
Grande protagonista della serata su sponda Efes è stato l’ex LA Lakers Jordan Farmar, che ha chiuso con 23 punti, frutto anche di un 11-11 dalla linea della carità. Da sottolineare anche le prove di Semih Erden (12 punti e 8 rimbalzi) e della coppia Tunceri-Guler (10 punti a testa). Non sono bastati invece dall’altra parte i 24 con 6/10 da oltre l’arco di DeShaun Wood.

La partita si apre subito bene per i padroni di casa, che con un parziale di 7-0 chiuso da un layup di Traore, volano immediatamente sul 10-3: Farmar e Lucas rispondono immediatamente alle offensive tedesche e chiudono i primi 10 minuti in vantaggio, sul punteggio di 24-28. Nel secondo periodo entrambe le squadre mettono a referto 22 punti e si arriva quindi alla pausa lunga sempre con 4 lunghezze che dividono le due squadre: il tutto caratterizzato da numerosi parziali e contro-parziali che si sono ripetuti sin dall’inizio del match. Al rientro in campo le squadre abbassano un po’ il ritmo, ma si gioca sempre e comunque a punteggi che si avvicinano alle medie NBA: ennesimo parziale (12-0 per l’Alba) e i padroni di casa riescono a scappare sul +6 sul finire di terzo periodo. Negli ultimi 10 minuti di gioco non si hanno parziali e la partita viene decisa da Jordan Farmar, che con un 5-0 completamente firmato da lui porta i suoi a +3 con poco più di un minuto da giocare: Erden fa la voce grossa sia in attacco (tap-in al volo) che in difesa (stoppata su Traore) e il solito Farmar chiude la pratica con un viaggio in lunetta, che fissa il punteggio finale sul 86-91 per i turchi.

Alba Berlino: Schultze 3, Thompson 6, Byars 3, Djedovic 11, Miralles 2, Wood 24, Traore 12, Foster 2, Ibdihi 11, Morley 12.
Anadolu Efes: Balbay 2, Farmar 23, Erden 12, Tunceri 10, Shipp 7, Gonlum 2, Savanovic 8, Lucas 8, Guler 10, Barac 9.

Federico Cherubini

 

Zalgiris Kaunas 104-105 Real Madrid (29-19; 44-40; 61-63; 84-84)

Con un monumentale Nikola Mirotic da 31 punti e 11 rimbalzi, il Real Madrid di coach Pablo Laso porta a casa una vittoria memorabile dopo un overtime contro lo Zalgiris Kaunas, con il punteggio di 104-105.
Proprio Mirotic, grazie ad un rimbalzo offensivo e a un 2/2 dalla lunetta, aveva spedito la gara all’overtime salvo poi chiuderla con una tripla e un 2/2 dalla lunetta a 33 secondi al termine del tempo supplementare. Con questa grande prestazione, il nativo di Podgorica entra nella storia dell’Eurolega, avendo stabilito il record per numero di tiri liberi realizzati in una partita senza commettere errori (18).
Grazie a questo trionfo, il Real rimane al primo posto nel gruppo E (record di 9 vinte e 1 persa) e si può già dire qualificato matematicamente in caso di vittoria Venerdì del Pana sull’Unicaja Malaga. Oltre alla prestazione superba di Mirotic, non vanno messe in secondo piano quelle di Carroll (21), Llull (14), Fernandez (11) e Rodriguez (10 e 8 assist). Per lo Zalgiris (record di 4-6), che ha gettato alle ortiche una possibile vittoria dopo essere stata a lunghi tratti sopra di 10 lunghezze ed essersi trovata a +7 con 2 minuti al termine, non sono bastati i 20 di Darden, i 16 di Kuzminkas e i 14 di un positivo K.Lavrinovic.

Primo quarto di altissimo livello per i padroni di casa, che partono subito forte e sulla vena realizzativa di uno scatenato Darden volano subito a +10 dopo altrettanti minuti di gioco, con il punteggio che dice 29-19. Madrid non ci sta e cerca, dopo essere scesa a -14, di ricucire lo strappo: Llull e Carroll puniscono lo Zalgiris e nonostante un 1/4 dalla lunetta, fanno scendere a 4 il numero delle lunghezze di distacco tra le due squadre (44-40). Nel terzo periodo si conclude la rimonta di Madrid che, anzi, si ritrova in vantaggio ad inizio grande periodo. Protagonista di questa rimonta è Nikola Mirotic, che con l’avanzare del match sale di colpi. L’ultimo periodo e ricco di sorprese e colpi di scena: per qualche minuti si rimane in equilibrio, quando una tripla di Kuzminkas spedisce, facendo esplodere la Zalgirio Arena, i padroni di casa a +7 con 2.40 minuti ancora da giocare. Finita? Mirotic è di tutt’altra idea: i numerosi viaggi in lunetta consentono al cestista naturalizzato spagnolo di fissare il punteggio sul 84 pari dopo 40 minuti di gioco, rimandando il verdetto all’OT. Protagonisti dell’ultimo periodo sono Mirotic e Rodriguez che, complici le poche energie dei padroni di casa, decidono la partita con grandi giocate: vittoria sudata del Real, che consolida il primo posto e dà una dimostrazione di forza in un’arena in cui è veramente difficile giocare, come la Zalgirio Arena.

Zalgiris Kaunas: Darden 20, McGrath 9, Popovic 8, D. Lavrinovic 7, Lipkevicius, Javtokas 6, Delas 7, Kuzminkas 16, Lafayette 13, Kaukenas 4, K.Lavrinovic 14.
Real Madrid: Draper 4, Fernandez 11, Suarez 3, Reyes 4, Mirotic 31 (11 rimbalzi), Rodriguez 10, Begic 2, Carroll 21, Llull 14, Slaughter 5.

Federico Cherubini