Spalle al muro i campioni rispondono presente: l’Efes si aggiudica il recupero della ventiquattresima giornata (match rinviato per il terribile terremoto in Turchia e Siria di oltre un mese fa) battendo il Real al Sinan Erdem per 90-89. Sfida equilibrata per oltre due quarti, con l’Efes che volava via in un terzo quarto da 35 punti relizzati prima di subire la veemente rimonta del Madrid che firmava il sorpasso con Yabusele a 1’20” dalla fine, ma l’ultima parola era di Shane Larkin (top scorer con 18 punti) che regalava agli uomini di Ataman un successo preziosissimo per rimanere in corsa per i playoff, ma che andrà bissato fra quarantott’ore al cospetto del Partizan. Per il Real, che giovedì riceverà Milano, situazione per il vantaggio del fattore campo ancora sotto controllo.
QUINTETTO EFES: Micic, Bryant, Clyburn, Singleton, Pleiss
QUINTETTO REAL: Hanga, Musa, Hezonja, Deck, Tavares
Quintetto iniziale molto fisico per il Real che metteva in difficoltà l’Efes andando spesso vicino a canestro e difendendo in modo aggressivo: Musa e Deck facevano male ai turchi (15 punti in due nel quarto di apertura) e siglavano il primo strappo del match (10-15 al 6′). Micic era il faro dell’attacco dell’Efes, ma quando Hanga si incollava al fenomeno serbo i campioni in carica facevano fatica, mentre dall’altro lato Poirier e ancora Deck banchettavano (18-24 al 10′).
L’Efes viveva delle iniziative individuali dei suoi giocatori, andando così a corrente alternata: prima Larkin e Clyburn firmavano i canestri del -2, ma poi il Madrid tornava in controllo raggiungendo addirittura il massimo vantaggio sul +8 con un canestro del Chacho Rodriguez (31-39 al 17′). Un antisportivo fischiato ad Abalde cambiava completamente l’inerzia della gara, dando il là ad un parziale di 11-0 negli ultimi tre minuti con il quale l’Efes chiudeva sorprendentemente avanti all’intervallo (42-39 al 20′).

Grande equilibrio al rientro in campo: il Real firmava il sorpasso con il solito Deck, poi era un susseguirsi di sorpassi e controsorpassi a suon di canestri da oltre l’arco, con l’Efes che provava a spezzare la parità, riuscendoci, con due triple in fila di Singleton (57-52 al 26′). Bryant metteva un’altra tripla, per il +8, con il vantaggio che continuava inesorabilmente a salire. Clyburn inchiodava in contropiede, l’Efes si gasava con tutto il suo pubblico e il Real perdeva le staffe: tre falli tecnici nel giro di un minuto fischiati a Rodriguez, coach Mateo e a Deck sembravano indirizzare definitivamente il match con i campioni in carica che ruggivano col canestro sulla sirena di Larkin che valeva i punti numero 34 e 35 di un terzo quarto ai limiti della perfezione (77-60 al 30′).
Ataman sceglieva di rimettere in campo Micic dopo oltre dodici minuti di panchina, ma l’Efes aveva perso fluidità offensiva e il Real piano piano ricuciva il divario partendo da un break di 12-2 che valeva il -7 ed il timeout di Ataman (79-72 al 35′). Il Real aveva un atteggiamento diverso, mentre l’Efes sembrava bloccarsi sul più bello, con il Chacho Rodriguez a segnare la bomba del -4, prima che Bryant e Singleton realizzassero due canestri provvidenziali (83-75 al 37′). Il Real rientrava dal timeout chiesto da coach Mateo come meglio non avrebbe potuto: Poirier, Rodriguez e la tripla di Yabusele facevano malissimo all’Efes e davano il vantaggio alle merengues dopo un’eternità (83-84 con un minuto da giocare). Larkin rispondeva da campione con la tripla del nuovo sorpasso, poi l’Efes difendeva e Pleiss inchiodava (inutile il 5-0 finale firmato Rodriguez-Musa) sigillando una vittoria tanto sofferta quanto fondamentale per rimanere in corsa.
ANADOLU EFES ISTANBUL-REAL MADRID 90-89 (18-24; 42-39; 77-60; 90-89)
ANADOLU EFES: Larkin 18, Singleton 11, Bryant 17, Gazi, Clyburn 15, Arna n.e., Tuncer n.e., Pleiss 11, Micic 10, Mbaye, Zizic n.e., Dunston 8. Coach: Ataman
REAL MADRID: Causeur 3, Fernandez 3, Abalde, Hanga 2, Hezonja 8, Rodriguez 14, Deck 15, Poirier 5, Cornelie 2, Tavares 13, Yabusele 8, Musa 16. Coach: Mateo.