Esclusiva Basketinside.com: a tu per tu con Giulia Gombac

0

LA SCHEDA

Nome e Cognome: Giulia Gombac Soprannome: Giuly, Giù Luogo e data di Nascita: Trieste , 13/04/1994 Altezza: 1,82 m Squadra: C.U.S. Cagliari Ruolo: Ala Sito preferito: www.basketinside.com (qualsiasi risposta differente, avremmo boicottato l’intervista, ndr) Piatto preferito: Grigliata mista Reduce dalla prima vittoria in campionato ottenuta con il suo Cus Cagliari e una buona prestazione, è Giulia Gombac la protagonista della nostra intervista. Classe 1994, Giulia approda a quindici anni nel vivaio della Reyer Venezia, prima di compiere il grande passo con l’esperienza a College Italia dove resta per tre anni prima del ritorno alla Reyer dove conquista lo scudetto Under 19. Nello stesso anno gioca in A3 a Pordenone, dove si mette in mostra al punto di raggiungere l’A1 con la maglia del Cus Chieti. Sarà un anno intenso quello della stagione 2013 -14 perchè l’esperienza in Abruzzo non si rivelerà particolarmente entusiasmante, con Chieti costretta a ritirarsi a metà stagione dal torneo per problemi economici. Quando tutto sembra perso, arriva la chiamata di Trieste, la squadra della sua città, impegnata in A2. Sarà una chiusura col botto, con Torino battuta in gara tre e la conquista della promozione. Nella scorsa stagione ha militato ancora con le giuliane, prima di passare quest’estate in maglia cagliaritana. Siete reduci dal primo successo in campionato contro Torino, quanto era diventata pesante l’assenza di vittorie? “Abbiamo lavorato molto in questi due mesi per conquistarci una vittoria, coscienti del fatto che le prime tre giornate di campionato erano davvero delle partite difficili”. Domenica prossima affronterete il Geas, un’altra neopromossa con gli stessi vostri punti, che gara ti aspetti? “Mi aspetto una gara difficile, in casa loro comunque non è semplice. Siamo pari punti e credo che sarà una partita davvero tosta, sia dal punto di vista fisico, che mentale. Cercheremo di fare del nostro meglio”. Dopo un avvio in salita contro tre corazzate quali Ragusa, Schio e Reyer Venezia, contro Torino hai giocato una buona gara trovando cinque punti importanti verso la fine del terzo periodo, si può dire che sei già a una buona condizione? “E’ un inizio col piede giusto, ma devo lavorare ancora molto”. A livello personale, cosa ti aspetti da questa stagione? “Mi aspetto di continuare a crescere come giocatrice e come bagaglio d’esperienza, riuscendo a dare un contributo positivo alla squadra”. Dove credi possa arrivare questa squadra? “Secondo me con la giusta alchimia possiamo giocarci delle partite interessanti e, visto la formula del campionato di quest’anno, puntare ai playoff”. Durante la scorsa estate hai partecipato alle olimpiadi universitarie in Corea, quali ricordi ti porti dietro?  “I ricordi più belli sono stati quelli di indossare di nuovo la maglia della nazionale e di rappresentare davanti a tantissime persone la pallacanestro. Inoltre conoscere tantissime etnie e culture diverse, collegate attraverso lo sport, è stata sicuramente un’esperienza particolare e assolutamente da provare”. Pensi che una nazionale sperimentale estiva possa essere un percorso importante per voi giocatrici più giovani? “Secondo me si, perché stimola ancora di più le giocatrici a fare bene durante il campionato ed allarga il movimento femminile dando la possibilità a molte più giocatrici di vestire la maglia della nazionale come è successo quest’estate con le Universiadi in Corea del Sud e il torneo in Cina”. Parlando invece di te, a che età ha iniziato a giocare a basket? “A 6 anni,  quando ho iniziato a frequentare la prima elementare. È stato un caso che abbia iniziato a giocare perché in realtà inizialmente dovevo andare in un’altra scuola, più comoda per gli impegni lavorativi della mia famiglia, poi invece sono finita in un’altra molto più piccolina dove il pomeriggio proponevano dei corsi di minibasket . Io come quasi tutti i miei compagni iniziai questo corso ed ebbi un allenatore (Lele Bassi .. ) che mi fece innamorare di questo sport. Un’altra nota particolare dei miei inizi è che fino a quando potevo (credo prima o seconda media .. ) ho sempre giocato con i maschi e poi sono passata alle squadre femminili”. Una partita da ricordare e una da dimenticare? “Una partita assolutamente da ricordare è stata la promozione dalla serie A2 alla serie A1 , nel 2014 con la squadra di Trieste. Giocare una partita davanti alla tua città ed un pubblico di 2500 persone , non è da tutti i giorni . Una partita invece da dimenticare, per non aver raggiunto il risultato sperato ma non per i ricordi che porto con me è la partita del girone di ritorno contro Priolo, sempre nel 2014, quando giocavo a Chieti in serie A1”. Vista la tua giovane età, quale opinione hai riguardo la situazione del basket femminile attuale? “E’ quella di avere idee. Idee che stimolino il movimento a crescere, e parlo sia all’interno del campo sia fuori. Cercare di stimolare le persone a seguire questo magnifico sport anche sul piano femminile”. Giocatrice e giocatore preferiti? “Giocatrice Diana Taurasi , giocatore Kobe Bryant.” Fuori dal campo, come trascorri il tempo libero? “Fuori dal campo in questo periodo trascorro il tempo libero uscendo con gli amici e studiando”. Hai qualche passione particolare? “Sì, la fotografia. E’ sempre stata una grandissima parte di me che da un anno ho deciso di renderla pubblica sul web!”.