La nostra nazionale è reduce da un ottimo europeo e da una grande delusione (la sconfitta nella finale pre-olimpica con la Croazia), dove possono arrivare gli azzurri ad Eurobasket 2017?
Fare pronostici è difficile, il campionato Europeo è una competizione particolare, giochi tantissimo e magari a distanza di un giorno prima prendi una batosta e subito dopo vinci con una squadra che sulla carta è più forte di te,e quindi non esistono regole certe. L’unica certezza è che per raggiungere risultati bisogna avere un gruppo solido, che riesce a emergere nelle difficoltà quando ha l’acqua alla gola, come ci è successo ad esempio a Stoccolma dove siamo arrivati terzi così come a Parigi nel 1999. La solidità in questo gruppo mi sembra che ci sia, poi bisogna esser forti mentalmente, far la cosa giusta nel momento giusto, che può essere stringere le maglie in difesa o trovare una giocata in attacco con qualche canestro importante. Anche in queste partite di preparazione abbiamo visto che un canestro nel momento opportuno ti può far agganciare il supplementare, poi è chiaro che in queste competizioni dove le squadre sono di un valore così alto sono i dettagli a fare la differenza.
Rispetto all’Italia che abbiamo visto ad Eurobasket 2015 la nostra nazionale si è indebolita o arricchita?
Direi che siamo cresciuti per quanto riguardia l’esperienza. Anche nelle ultime amichevole abbiamo visto giocatori che sono molto utilizzati in nazionale e hanno accumulato molta esperienza in campionati importanti come l’Eurolega. Proprio questi giocatori saranno una risorsa fondamentale, mi riferisco a Datome, Hackett e Melli, senza trascurare naturalmente Belinelli. Abbiamo un playmaker che mi piace tantissimo che è Filloy e sarà fondamentale nelle rotazioni, quindi una serie di giocatori esperti e rodati a cui si aggiungono vari giovani interessanti. Penso che sia una nazionale più solida rispetto a quella di due anni fa, proprio grazie a questi giocatori che hanno fatto tanta esperienza su palcoscenici internazionali.
In questa nazionale ci sarà un grande assente, ovviamente Danilo Gallinari, una sua opinione personale sul caso Gallinari?
Non serve un’opinione, lui sa benissimo di aver fatto una cosa che non andava fatta, purtroppo anche a me è capitato di trovarmi in situazioni simili, e per quanto tu possa essere razionale, può succedere di perdere la bussola, la sfortuna è che sia successo in un momento in cui la nostra nazionale aveva molto bisogno di lui. Sono cose che non dovrebbero ma purtroppo succedono, anche a giocatori che sono forti mentalmente e sono molto esperti, purtroppo stavolta è successo al gallo ed è andata decisamente male perchè gli è costato anche un infortunio serio. Se non si fosse fatto male sicuramente sarebbe finita li, ma lui è il primo a rendersi conto di aver sbagliato e non c’è bisogno di caricarlo di responsabilità.
Con l’assenza del gallo chi potrebbe essere il leader, il trascinatore di questa nazionale?
Belinelli è l’uomo che in attacco sarà più deputato nello spendere palloni, avrà tanta responsabilità. Anche Hackett, Filloy e soprattutto Melli saranno uomini importanti che avranno tanto spazio e tanti palloni giocabili. Tutti i palloni che passavano tra le mani di Gallinari dovranno essere redistribuiti all’interno della squadra, poi di partita in partita possiamo avere giocatori che possono dire la loro. Non dobbiamo trascurare il talento offensivo di Aradori, piuttosto che la solidità difensiva che può dare Cusin o anche l’energia di Burns.
C’è un giocatore in questa nazionale in cui lei rivede il De Pol del ’99?
Personalmente mi piace tantissimo l’energia che mettono in campo molti giocatori, in particolare mi piace molto Melli, pur giocando in un ruolo leggermente diverso dal mio, perchè nonostante non sia uno che fa sempre grandi bottini è comunque capace di segnare; anche nelle amichevoli abbiamo visto che è proprio una delle opzioni offensive più importanti soprattutto spalle a canestro, oltre ad essere sempre molto presente sia in difesa che a rimbalzo. Si fa trovare sempre pronto ed è una grande risorsa per Messina, sia per le doti tecniche sia sotto il punto di vista del comportamento, può sicuramente essere un punto di riferimento per i compagni. Anche Datome mi piace moltissimo, un giocatore molto diverso da quello che ero io poichè lui ha delle doti tecniche in più rispetto a quelle che avevo io, oltre ad avere delle doti morali non indifferenti.
Qual è la squadra che parte in pole position per la vittoria finale?
Le favorite restano Spagna, Francia e Serbia. La Spagna senza Llull perde una grande risorsa. Sarà da decifrare la Francia che è sicuramente una squadra con gli attributi, coperta in tutti i ruoli con un talento pazzesco sia dal punto di vista fisico che tecnico. Tra le favorite direi anche la solita Serbia e la sorpresa Lituania, che può essere una squadra incompiuta o in grado di andare a medaglia. Ci sono anche la Slovenia che è un’ottima la squadra, la Grecia, a cui basta poco per entrare in fiducia e mettere in difficoltà chiunque.
Quale squadra può essere la sorpresa di questo Eurobasket?
Potrebbe essere proprio l’Italia la grande sorpresa. Direi anche la Georgia ma in realtà ha già dimostrato di essere una squadra con cui bisogna fare i conti. Anche la Turchia che ha il vantaggio di giocare in casa, sappiamo benissimo quanto può essere difficile giocare in un palazzetto di fronte a 15000 Turchi che renderebbero sicuramente bollente il clima nell’impianto, diventerebbe una brutta bestia per ogni squadra.
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