Jonas Jerebko sbalordisce ancora: “Pentito di aver firmato col CSKA, non rifarei questa scelta”

0
Credits: CSKA Moskva/Goteborgs Posten (https://www.gp.se/)

Si riapre il “caso Jerebko”. Un caso che dovrebbe far discutere e indubbiamente meritorio di un’analisi approfondita, considerazioni imparziali e valutazioni obiettive, trattandosi della scelta compiuta da un professionista della pallacanestro, che per inseguire la sua strada e la sua carriera ad un livello di “top player” è stato chiamato a fare delle decisioni certamente non facili – per quanto impopolari (date le circostanze), che sicuramente hanno fatto storcere il naso a molti benpensanti.

Siamo stati tra i primi ad aver informato gli appassionati del basket della scelta di Jonas Jerebko di trasferirsi al colosso del basket russo CSKA per giocare regolarmente in una società cestistica blasonata e ben nota tra gli appassionati della palla a spicchi. All’epoca abbiamo commentato (tra i pochi, a dire il vero) che si trattava di un esempio complesso, meritorio di “una riflessione approfondita” – come si confà ad una società realmente democratica.

Ma veniamo alle ultime notizie. Stando a quanto riportato un paio di giorni fa dall’agenzia di stampa Reuters, Jerebko si sarebbe in un secondo momento pentito della scelta di vestire la maglia del CSKA, rimpiangendo di non poter più indossare quella della sua nazionale svedese come conseguenza per aver accettato l’offerta del club russo in un momento storico “sui generis”.

Stando a quanto sarebbe emerso dalla recente intervista svoltasi nel centro di Stoccolma e con alcune dichiarazioni pubblicate dalla Reuters con la firma di Philip O’Connor, Jonas Jerebko riguardo alla sua decisione di vestire la maglia della compagine russa avrebbe detto testualmente: “Ho avuto un’offerta dalla squadra (CSKA Mosca, ndr.) e l’ho accettata. Al momento della firma mi stavo focalizzando esclusivamente sulla pallacanestro; dopodiché le cose non sono andate per il verso giusto. Adesso rimpiango la mia scelta: se potessi tornare indietro non la rifarei”.

Tra l’altro, nella serie finale della “VTB League” la squadra moscovita è stata sconfitta e pertanto Jerebko non ha potuto festeggiare. Piaccia o no, ribadiamo comunque il concetto: sull’esempio di Jerebko bisogna porsi delle domande per ponderare in maniera obiettiva e senza pregiudizi. Rimaniamo comunque curiosi di sapere dove e in quale ruolo il predetto giocatore continuerà la sua carriera.