La Supercoppa Italiana è già in archivio, anzi in bacheca. E come accaduto negli ultimi sei anni, è andata a prender posto nella bacheca del Famila Wuber Schio. Le orange hanno avuto ragione della Passalacqua Ragusa dopo una partita tiratissima, giocata punto a punto, e decisa sulla sirena da una autentica magia di Jolene Anderson. Probabilmente, quella giocata, resterà come l’immagine di questa edizione, per la bellezza del gesto tecnico, oltre che per l’importanza del canestro, tanto che le è valso il titolo di MVP. Una prestazione importante quella della giocatrice statunitense, che l’ha spuntata per un soffio su Isabelle Yacoubou per il titolo di miglior giocatrice dell’incontro: infatti, la pivot francese, è stata protagonista di una prestazione sontuosa, con ben 18 punti a referto, impreziositi da 16 rimbalzi (9 offensivi e 7 difensivi) dei 50 totalizzati dalle orange. Un’Isabelle Yacoubou che pare non risentire delle fatiche estive, che l’hanno vista impegnata con la Nazionale transalpina a Rio per i giochi olimpici. Ma non sono solo i numeri realizzativi a sottolineare uno stato di forma già ad altissimi livelli: Yacoubou, infatti, è riuscita, con la sua classe e con i suoi centimetri, a disinnescare le sortite di Laura Nicholls sotto canestro. La spagnola in forza a Ragusa, ha collezionato solamente 2 su 10 da due, ed è dovuta uscire fuori dalla linea dei 6,75, e fuori dalla giurisdizione del pivot scledense, per mettere a segno un 3 su 4 da tre, che ha fissato il suo bottino finale a 13 punti. Una battaglia, questa, vinta anche sul conto dei falli, che ha visto la pivot bianco-verde commetterne tre contro l’unico dell’avversaria orange.
Ma c’è stata grande battaglia anche sulla linea del tiro da tre: la playmaker belga Julie Vanloo si è presentata al pubblico italiano con tre triple in arretramento, che hanno messo inizialmente in difficoltà la difesa di Schio, affidatasi in attacco alla risposta delle sue specialiste Raffaella Masciadri e Giorgia Sottana. Indicazioni importanti per entrambi i coach, quindi, con Lambruschi che a fine gara recrimina per lo “zero” nella casella falli del Famila durante l’ultimo quarto di gioco. All’allenatore siciliano resta però la prestazione corale delle sue ragazze, che ha visto andare a segno otto delle nove giocatrici a referto, con un distacco tra le due squadre che si è drasticamente assottigliato dopo i 29 punti di differenza della Supercoppa dello scorso anno. Una crescita che fa ben sperare anche in ottica campionato, con le ragusane che da domani potranno contare anche su Ndour, in arrivo dagli Stati Uniti.
Segnali positivi anche per coach Mendez, che ha conquistato la sua quarta Supercoppa da quando è alla guida del Famila: le sue ragazze, infatti, hanno dimostrato di aver assimilato i dettami tattici, mostrando una circolazione del pallone veloce, con molti cambi di lato. Da domani, però, sarà già clima da Opening Day, con Schio che dovrà preparare la sfida contro Battipaglia e Ragusa concentrata sull’impegno contro la neopromossa La Spezia: la Supercoppa sarà così solo un ricordo, dolce per le scledensi, agrodolce per le siciliane.