Come se non bastasse, Rimini ha avuto anche un giorno in meno per metabolizzare e far tesoro di quanto accaduto appena cinque giorni fa, si torna in campo sabato domani sera alle 21:00 in quel di Cento (FE), affrontando il Benedetto XIV targato TRAMEC, formazione che si presenta agguerrita da più di una stagione: solo lo scorso marzo disputò le finali di Coppa Italia e, in questa stagione, dopo il primo scivolone casalingo ad opera degli ANGELS, ha infilato tre vittorie tre, consecutive.
Milita in serie B da diversi anni, partecipando a gironi sempre molto impegnativi e ce la siamo già trovata di fronte con alterne fortune, la sfidiamo in casa propria, andando a contrastare le sue serie ambizioni di promozione in A2.
La loro chiave offensiva è sicuramente l’asse PLAY/PIVOT, secondo la più antica e sana tradizione cestistica, ben interpretato da Daniele Demartini, classe 1984 per 187 cm e Michele Benfatto, classe 1985 per 205 cm ai quali si aggiungono altri cinque componenti in grado di produrre bottini importanti, il più prolifico di tutti è Marco Contento, classe 1991 per 190 cm, ma anche gli altri non sono da meno.
Il responso del campo della TRAMEC Cento registra 75,3 punti di media, con un modesto 45% da 2 confortato da un pericoloso 40% da 3. Un 71% ai liberi con 38,3 rimbalzi di cui 10,3 offensivi, conditi da 15,5 assist ed un saldo perse/recuperate di 13,5/4,5. Sponda Crabs, e disputata l’ultima partita con percentuali offensive interessanti e difensive scarse, si oppone una media punti di 74 tirando col 53% da due ed il 32% da 3, ai liberi ci si ferma ad un mediocre 68% catturando 36 rimbalzi di cui 9,3 in attacco servendo 12,5 assist. Migliora il saldo perse/recuperate (grazie all’eccellente 8/5 di domenica scorsa) che ora dice 15,5/5,3. Nell’ultima uscita i bianco-rossi di Mladenov hanno prodotto nuovamente un buon bottino offensivo, che nella massima parte dei casi corrisponderebbe al referto rosa, confermando così il granitico postulato che le partite si vincono in difesa.
Non resta altro che partire senza paura, confidando nella sacrosanta opinione del coach bianco-rosso, che assicura che non esistono partite già perse in partenza. Il quartetto riminese più esperto ha mostrato la continuità attesa, realizzando individualmente oltre 10 punti a partita senza dimenticare i rimbalzi, mentre il resto della banda ha avuto un rendimento alterno, vuoi per giovinezza, vuoi per impatto psicologico col campo.