Serie B, Finale Gara4 – Cento-Forlì: pagelle ed interviste

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E’ l’Unieuro Forlì, dunque, a strappare il ‘pass’ per la Final Four di Montecatini, avendo la meglio di una coriacea e mai doma Cento che per larghi tratti è risultata ad ogni modo padrona del campo (+9 per Benfatto e compagni ad inizio ultimo quarto). Quando per la Tramec sembrava tutto oramai fatto, però, ecco arrivare il gioiello di Sebastian Vico, un possesso tutto personale concluso con una magica tripla che fa esplodere i pochi tifosi forlivesi presenti nonostante il divieto imposto dalla Prefettura ferrarese.

 

TRAMEC CENTO

Fontecchio 5,5 – Non segna tantissimo (6 punti), e l’entrata sul parquet a partita in corso non è un ‘fattore’ per i suoi come invece si aspettava coach Giordani. Sbaglia l’appoggio a canestro sulla sirena finale che avrebbe portato la sfida all’overtime.

Brighi sv – Appena 4’ di impiego per il giovane romagnolo, non può incidere come nei precedenti incontri.

Bedetti 5,5 – Doppia doppia per punti e rimbalzi in Gara3, sfiora la doppia cifra anche questa sera (9 punti), ma tirando piuttosto malino (4/10 dal campo) senza mai dar la sensazione di essere entrato in partita. Da rivedere.

Contento 6 – Anche per lui gara non esaltante al tiro (4/14), ma in chiusura di terza frazione, con Forlì che tenta ripetutamente di accorciare sugli avversari, ‘piazza’ due triple consecutive di importanza vitale per Cento, respingendo Vico e compagni sul -9.

D’Alessandro 6 – ‘Virgola’ che è perfetta testimonianza del suo altruismo in fase offensiva, importante nei contenimenti difensivi. Ma 12’ sono decisamente pochi.

Demartini 6,5 – Scompare dai radar nell’ultimo quarto, ma in precedenza è risultata una potente arma per la manovra offensiva emiliana. Partito in quintetto, si prende un paio di tiri importanti senza sbagliarli (2/3 dalla lunga distanza).

Benfatto 7,5 – Finalmente arriva il ‘graffio’ dell’uomo in più della Benedetto, peccato che sia giunto solamente nell’ultima fatale partita. Dominante sotto canestro (22 punti), sfiora la doppia doppia anche per i rimbalzi acchiappati (9): Rotondo fatica davvero a contenerlo. Qualche palla persa di troppo, ma glielo si può concedere.
Andreaus 6,5 – ‘Sporca’ diversi palloni all’attacco forlivese, mette a segno la tripla in avvio di gara che da il là al primo importante break centese. Esce dal campo con un vistoso taglio sopra all’occhio sinistro dopo un contatto di gioco con Rombaldoni.

Caroldi 7 – Impiega tanto a carburare, ma nel corso del secondo tempo incide più di tutti i compagni a livello offensivo. Si prende tiri complicati che fanno esplodere il ‘PalaAhrcos’, facendo dimenticare quanto fatto nei precedenti due periodo: 12, alla fine, i punti per lui.

 

UNIEURO FORLI’

Rotondo 6,5 – Subisce ripetutamente le sortite sotto canestro di un Benfatto in serata di grazia, ma non lo si può certo criticare per applicazione e determinazione in fase di attacco. Si carica i suoi sulle spalle con due ‘piazzati’ nel corso dell’ultima frazione che fanno tornare in partita Forlì.

Rombaldoni 5,5 – In gare del genere un veterano come lui ci sguazza alla grande, ed infatti entra in campo senza timore reverenziale verso avversari ed ambiente ostile. Alla lunga però si spegne.

Vico 8 – Giù il cappello davanti al ‘gaucho’. Meriterebbe senza dubbio un voto ancora maggiore se soltanto non avesse sparato a salve prima del tiro della vittoria Unieuro. Fino a quel momento, infatti, il tabellino dell’italo-argentino recitava un impietoso 2/13 dal campo; poi la giocata del campione la risolve portando i suoi a Montecatini. Da categoria superiore.

Marsili sv – Continua ad essere impiegato col contagocce (2’ questa sera): più leader emotivo che altro.

Ferri sv – Esce dopo appena un minuto per una distorsione alla caviglia sinistra, senza far più rientro in campo. Da valutare in vista della Final Four.

Arrigoni 5 – Non è la sua serata e si vede subito, non riesce a dare la scossa psicologica alla squadra come suo solito. Male al tiro (1/8), sbagliando anche qualche semplice appoggio a canestro, a cui aggiunge qualche palla persa di troppo in transizione. Va recuperato al più presto.

Pederzini 5,5 – Nelle due gare casalinghe della serie sembrava un giocatore ritrovato, ma questa sera non è riuscito ad incidere come tutti si aspettavano. Alla sirena finale il suo tabellino recita 8 punti e 5 rimbalzi in 20’, senza infamia né gloria.

Pignatti 7,5 – Bersagliato dai suoi ex tifosi, risponde a tono sfornando una grande prestazione, 10 punti, 9 ‘carambole’ (di cui 4 offensivi) ed un’importanza vitale negli schemi di Forlì. Tiene in gara i suoi quando Cento pareva sul punto di andarsene definitivamente, dominante a rimbalzo.

Bonacini 6,5 – Lo scudiero di coach Garelli non delude nemmeno in partite di tale importanza, facendosi valere anche in fase di impostazione in mancanza di Ferri. Sempre con mente e corpo sul campo, importantissimo.

Maggio 7 – Un ‘crescendo’ fondamentale in questi Playoff, fa ammattire la difesa emiliana ripetutamente, abbinando entrate nel pitturato senza paura a tiri dalla lunga gittata che spesso e volentieri centrano la retina (4/7). Nel corso del primo periodo fa rientrare i suoi in partita dopo il parziale iniziale degli avversari.

 

 

Lanfranco Giordani, coach Tramec Cento. “L’ha risolta un giocatore fantastico, Vico con questa categoria non c’entra nulla. Per quanto ci riguarda, invece, perderla in questa maniera all’ultimo minuto fa ancora più male, anche considerando il fatto che nelle fasi finali abbiamo perso diversi possessi e ne abbiamo gestiti altrettanti ancora peggio. Dispiace, inoltre, dal momento che siamo andati in affanno con la mancanza di Andreaus nella rotazione dei lunghi, con Fontecchio che ha disputato una partita mediocre ma sono stato obbligato a lasciarlo sempre in campo. Siamo arrivati un pò corti di energia nel finale, ma per nostra fortuna l’avevamo ancora in mano a pochi minuti dalla sirena finale, prima di buttarla via con qualche pallone perso di troppo. I nostri tifosi? In primis sono dispiaciuto proprio per il nostro popolo, che attendeva risultati importanti da diversi anni che parevano sul punto di arrivare proprio in questa stagione. Grande merito va comunque dato a Forlì, squadra che non molla mai che, obiettivamente, ha più qualità di noi, anche se siamo stati bravi a metterla in difficoltà diverse volte giocando con grande cuore e preparandola bene a livello tattico”.

Gigi Garelli, coach Unieuro Forlì. “Ancora non è fatta, non illudiamoci. La gioia è grandissima, non lo metto in dubbio, ma mancano ancora una curva e un rettilineo. Siamo letteralmente distrutti, disintegrati, dobbiamo cercare di recuperare al più presto un minimo di energie in vista del prossimo weekend. Come l’abbiamo vinta? Tutto sembrava perso, ma abbiamo difeso molto bene nel finale, subendo solamente canestri difficili da parte di Caroldi, che in questi momenti si esalta. Ma per il resto non abbiamo più concesso la palla dentro, nessun tiro facile in uscita dai blocchi che in precedenza ci aveva punito in vari frangenti. Ferri? E’ da valutare, ha subito una brutta distorsione alla caviglia sinistra. Nel finale non riusciva a rimanere seduto, avrebbe voluto giocare gli ultimi minuti ma non abbiamo rischiato un suo impiego. Ad ogni modo è stato sostituito alla grande da Bonacini e da Maggio, che stasera hanno contribuito davvero tanto alla vittoria. Chi preferisco tra Bergamo e Udine (serie arrivata a Gara5, ndr)? Nessuna delle due, entrambe sono compagini attrezzatissime e difficili da affrontare. Arrivati a Montecatini, del resto, non c’è possibilità di trovare una squadra più debole rispetto ad un’altra. Scendiamo quindi in Toscana per giocarci le nostre carte, ben consapevoli del nostro potenziale”.