Serie B: Lecco ospita Montichiari per conquistarsi la storia

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Tutto in una notte. Alle 18 di domenica sera, nel centro sportivo del Bione, andrà in scena la partita più importante della storia del Basket Lecco. Retorica a parte, con la gestione Tallarita i blucelesti non sono mai stati così vicini ai playoff di DNB e, a differenza degli ultimi due anni, nella giornata finale di regular season hanno tra le mani il proprio destino. Una vittoria significherebbe ottavo posto garantito mentre, in caso di sconfitta, bisognerebbe sperare in un’improbabile vittoria di Milano sul campo di Pordenone. L’avversario bluceleste, d’altro canto, non è dei più semplici, perché i bresciani di Montichiari, oltre ad essere detentori della Coppa Italia, hanno recuperato il roster al completo. Una serata da brividi, quella di domenica, che presentiamo con l’aiuto di coach Meneguzzo, che non fa calcoli e pensa solo alla vittoria dei suoi.

Coach, come si preparano partite di questo tipo? Sei uno di quegli allenatori che cercano di caricare ulteriormente la squadra, oppure pensi che le motivazioni non manchino e bisogna piuttosto mantenere la calma?

Penso che, se un giocatore non trova da sé le motivazioni per una sfida del genere, allora è meglio che smetta di fare pallacanestro. Se parliamo di uomini veri, non ci sono dubbi che si entri in campo con il coltello tra i denti.

L’avversario è di quelli tosti. Forse, insieme a Bologna, la squadra con il roster migliore del girone?

La vittoria in Coppa Italia ne è una testimonianza. In 28 anni di pallacanestro, difficilmente ho visto un roster completo come quello di Montichiari, soprattutto ora che hanno recuperato tutti gli effettivi. Fortunatamente si gioca in cinque contro cinque e su questo non ci piove.

Sanno occupare l’area ma anche sfruttare gli spazi che si aprono sul perimetro: è così?

Sicuramente hanno i chilogrammi e i centimetri per giocare dentro l’area. Quando utilizzano la difesa a zona, sono capaci di offuscarti la visuale e devi essere capace di segnarei tiri sul perimetro, anche perché verosimilmente non ci saranno molte seconde chance da rimbalzo offensivo.

Vincendo, Montichiari potrebbe conquistarsi il terzo posto, altrimenti sarebbe quarta. Pensi influirà sulle loro motivazioni?

Non lo so ma, in ogni caso, non mi piace pensare agli altri né fare calcoli: preferisco spendere quelle energie per preparare la mia squadra.

Però hai lavorato con Marcello Ghizzinardi, coach dell’Urania: non credi nell’eventuale vittoria milanese a Pordenone?

Milano ce la metterà sicuramente tutta, tra l’altro sotto la guida di un allenatore capace e molto serio. Realisticamente, però, l’Urania ha vinto solamente una delle ultime cinque partite e la vedo dura un’impresa a Pordenone.

Per una partita importante come questa, ti aspetti un Bione come non si è mai visto in stagione?

La speranza è l’ultima a morire. Non lo so ma ci spero, perché sarebbe bello che il nostro palazzetto fosse un fattore.