AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI: Piunti 3, Valenti 2, Perego 18, Bona 13, Zambon 6, Fossati 6, Scanzi 8, Cantone 10, Ruggiero 15, Tourè 2 All. Crotti
BAKERY PIACENZA: Magrini, Sanguinetti 3, Soragna 13, Rezzano 6, Guerra ne, Tempestini 7, Banti 2, Leonzio 23, Samoggia 9, Bruni 7 All. Steffè
Grande festa al Palambienti! Impreziosita dalla solita splendida cornice di pubblico l’Agribertocchi batte una buona Bakery Piacenza e ritorna a contatto di Bergamo al comando. Orzinuovi si aggiudica il big-match per 83-70 e scaccia i fantasmi della caduta in finale di Coppa Italia. Grazie a uno straordinario Ruggiero da 15 punti e Riccardo Perego da 24 carati in attacco e in difesa (18 punti e 6 rimbalzi per il brianzolo) i lombardi si vendicano della sconfitta subita all’andata e pareggiano la differenza punti (nel girone d’andata il risultato era stato infatti di 85-72). Agli uomini di Steffè non bastano i 23 di Leonzio e i 13 di Soragna. Piacenza apre le marcature dopo un minuto: Diego Banti conquista un rimbalzo offensivo e appogia al ferro. Dopo altri due punti rossi di Bruni è Ruggiero a sbloccare il match per l’Agribertocchi, prima della media e poi da tre. La seconda bomba della partita, questa volta firmata Scanzi, costringe coach Steffè al time-out; mancano 5′ al termine del primo quarto e Orzinuovi conduce 8 a 4. La differenza per ora la stanno facendo i tiri dalla lunga: i bresciani hanno allungato grazie al bombardamento incrociato di Ruggiero e Bona e gli ospiti a trenta secondi dalla fine della prima frazione ancora non sono riusciti a replicare. La risposta arrivo proprio allo scadere, con Sanguinetti che rimette i suoi in carreggiata con un gran canestro da tre e chiude il primo quarto sul 21-14 per i padroni di casa. Nella prima metà di secondo quarto Orzinuovi è un carro armato: parziale di 11-0 e minuto obbligatorio chiamato dalla panchina di Piacenza. Decisivi 4 punti e la difesa epilettica di Perego e il solito Ruggiero da tre. La Bakery riesce ad andare a referto solo dopo 5′ e mezzo con l’1/2 ai liberi di Samoggia ma, rinsavita, prova comunque ad aumentare l’intensità. Gli emiliani provano in tutti i modi a riparire il match, con capitan Soragna e Tempestini in particolare, ma dall’altra parte trovano una compagine solida e concreta che risponde a tono ad ogni tentativo d’assedio. Anche il secondo quarto si conclude con una bomba allo scadere, Soragna protagonista in questo caso: l’argento olimpico 2004 riceve in transizione e non sbaglia il 43-29. La chiave di lettura dell’incontro fino a questo momento è sicuramente la difesa asfissiante di Orzinuovi che ha privato la squadra avversaria della maggior parte delle scelte offensive. Ovviamente anche il rendimento offensivo degli orceani non è da trascurare: 12 di Ruggiero e 8 di Bona contro i 7 di Soragna e i 6 di Ennio che contribuiscono ai miseri 29 punti di Piacenza, troppo pochi per poter impensierire la corazzata di coach Crotti. La Bakery rientra sul parquet grintosa dopo la pausa lunga e grazie a Rezzano, Leonzio e Bruni da tre riesce a ridurre lo scarto; dopo 4′ di secondo tempo Crotti chiama time-out sul 47-36. Per i 6 minuti restanti Piacenza prova più volte a tornare sui binari e vi riesce con un discreto successo. I trascinatori sono ancora Soragna e Leonzio che, autori di 4 punti a testa in questa fase di gioco, portano la squadra a -10 e fissano il punteggio sul 56-46 al suono della sirena. Piacenza si approccia bene all’ultima frazione e inizialmente pare poter avere ancora voce in capitolo: Samoggia si sveglia dal torpore e porta i suoi a -9. Come ogni volta però la squadra di casa si affida al talento cristallino dei suoi intepreti e con Perego prima e Cantone poi (due bombe consecutive per lui) ricaccia gli avversari sotto di 12 lunghezze. Quando mancano 4 minuti al termine del match e il tabellone luminoso dice 74-66 la panchina dell’Orzibasket, spaventata dal parzialino di 5-0 degli avversari, chiama il time-out per chiarire un paio di concetti. Alla ripresa del gioco gli ospiti sono carichi, motivati e martellano ripetutamente di puro agonismo, riuscendo a ridurre il divario fino a -6. La speranze piacentine sono tuttavia spente dal gran canestro da tre di Ruggiero a un minuto dal termine. Con il risultato non più in discussione e un finale già scritto la partita si trascina fino all’ultimo suono della sirena: 83-70 il punteggio.