L’equilibrio tranquilizza, ma la follia è molto più interessante. Nella giornata dei finali irrazionali, Turchia-Islanda strappa gli ultimi applausi della Mercedes Benz Arena regalando al pubblico un finale oltre ogni logica. Sfida bellissima perchè giocata “ignorantemente”, con gambe e teste leggere, ininfluente per gli islandesi (già eliminati) e per i turchi (in ogni caso quarti) ma molto interessante per italiani e spagnoli, in attesa di capire il loro piazzamento in griglia. Alla fine la Turchia non rovina un copione già scritto, ma ci va molto vicina.
Si parte con ritmi vertiginosi: come al solito gli islandesi che soffrono contro avversari di stazza come il lungo dei Sixers Aldemir, ma il più brillante per la squadra di Ataman è senza dubbio la rivelazione Osman, già in doppia cifra dopo un quarto. I nordici però sono abbastanza caldi e dopo i primi acuti di Stefansson superano sul 12-13 con la tripla di Pálsson. Cinque punti di fila del play un tempo noto come Bobby Dixon riportano davanti la Turchia, in una partita godibilissima giocata con le marce alte da entrambe le nazionali. Il suo alter ego Ali Muhammed continua lo show con una gran tripla per il +7 (22-15): l’Islanda gioca un’ottima pallacanestro con sprazzi di belle giocate e circolazione, ma rimane sotto 29-22 dopo un quarto.
Tuttavia, se c’è una lezione imparata in questi giorni a Berlino è “mai rilassarsi contro la squadra di Pedersen”, ed ecco il parziale di 0-10 con un canestro più bello dell’altro: schiacciata di Pálsson, tripla di Sigurdason, splendido movimento in post di Baeringsson e di nuovo bomba, stavolta dello specialista Pálsson (29-32). Con fare un po’ sornione, la Turchia aspetta il momento in cui affondare aspettando sul puntuale calo islandese, punito da un paio di schiacciate di rabbia pura di Erden e dal caldissimo Ali Dixon dalla distanza: 43-39 turco. Gli alfieri del grande Nord però non mollano, giocano alla pari e chiudono la prima metà pari sul 47 con la terza bomba della serata di Pálsson.
L’ala di Reykjavìk non si ferma e apre il secondo tempo mettendo la quarta in risposta al 4-0 iniziale turco. Gioca meglio la Turchia vicino a canestro trovando con continuità Erden e invitando al risveglio un letargico Ilyasova, ma ha un’intensità da fine girone in difesa, facendo rimanere a contatto Stefansson e soci. Gunnarson, infallibile dai 6.75, mette il controsorpasso (55-56): la sfida cambia continuamente padrone sino alla nuova fiammata di Bobby Muhammed. L’uomo dalla doppia identità porta la Turchia sul 70-62 ben coadiuvato dal redivivo gioiellino Osman. Prima fuga turca sul 74-67 a dieci minuti dalla fine, al lay-up di Güler risponde il secondo buzzer-beater nordico, cortesia di Jon Stefansson.
Alla ricerca della prima gioia in questo Eurobasket, l’Islanda ci prova con sei punti veloci da dietro l’arco di Sigurdarson e Pálsson, 73-76 a otto minuti dalla fine. Ataman, per niente soddisfatto dalla sua panchina, rimette dentro i suoi uomini migliori per chiuderla: Ilyasova e soci però non fanno meglio, specie il nuovo giocatore dei Pistons (prova insufficiente a dispetto dei 19 punti), autore di un lob da “Paperissima” per Erden che sfocia in un’imbarazzante palla persa. Dall’altra parte non si scherza e Sigurdarson, con un backdoor da manuale, pareggia a 4′ dal termine (82-82). Sul più bello però la Turchia si risveglia e scappa di nuovo via grazie al cristallino talento di Osman: suo il canestro dell’87-82. Sembra finita ma una puerile infrazione di passi di Bobby Ali Dixon Muhammed a 27″ dalla fine sul 91-88 regala un’ultima chance agli islandesi. Chiamateli dei del basket, chiamatelo karma, ma negli ultimi secondi succede di tutto: in & out di tabella sfortunatissimo di Sigurdarson, secondo possesso per l’Islanda, tripla spettacolare di Gunnarson su scarico improvvisato sempre dell’instancabile Sigurdarson per il pareggio a 1.2” dalla fine. La Turchia va anche vicina a vincerla di nuovo, ma il tiro di Muhammed, contestato da Nathanaelsson, esce e si va giustamente all’overtime.
Il supremo sforzo nordico però s’avverte nei cinque minuti extra, in cui la Turchia pare averne di più. Il che è anche comprensibile, avendo sonnecchiato per gran parte della partita: il solito Osman in entrata allunga sul +7 (99-92), Muhammed e Güler completano l’opera. La Turchia agguanta la vittoria, affila le armi per l’imboscata in casa francese e, cosa più importante per noi, regala un giorno di riposo in più agli Azzurri. L’ultima partita berlinese di questo Eurobasket 2015 finisce 111-102.
MVP BASKETINSIDE.COM: Cedi Osman (22 punti, 6 assist, 4 rimbalzi).
Turchia-Islanda 111-102
Islanda – Hermansson 6, Kárason, Nathanaelsson, Sigurdarson 22, Baeringsson 12, Stefansson 14, Vilhajálmsson 7, Gunnarson 16, Ermolinskij 7, Pálsson 18, Steinarsson, Magnússon. All: Craig Pedersen.
Turchia – Özmirizak 2, Güler 11, Osman 22, Hersek 2, Ilyasova 19, Erden 18, Mahmutoglu 3, Savas, Korkmaz, Muhammed 28, Köksal, Aldemir 6. All. Ergin Ataman.