All’esordio l’Italia conquista una vittoria molto convincente, disputando una partita di intensità e qualità, specialmente nella costruzione dei tiri dalla distanza, trovando in Belinelli e Datome i leader offensivi e in Hackett il giocatore chiave in fase difensiva nell’ultima frazione. Nel primo quarto gli Azzurri trovano subito un parziale di 13-5 al 4′ di gioco, mostrando grande intensità difensiva e soffrendo unicamente le sfuriate di Casspi, che però vengono perfettamente controbilanciate da una perfezione dall’arco dei 6.75 (3/3 tra Belinelli e Datome). Dopo un assestamento seguente al richiamo in panchina di Hackett, l’Italia torna a far vedere buone cose in fase difensiva e a rimbalzo, oltre a trovare in Melli il giocatore chiave in attacco. Inaspettata – in senso positivo – la presenza di Biligha sotto le plance, poiché il centro firmato da Venezia in questo mercato estivo risponde fin da subito alla chiamata di coach Messina, che lo deve necessariamente gettare nella mischia a causa dei problemi di falli di Cusin (2 in 5′ nel primo quarto). In apertura di seconda frazione l’Italia perde un po’ di smalto, specie in attacco, salvo poi tornare a giocare in modo semplice e con soluzioni ben chiare: Belinelli continua a realizzare dal perimetro, mentre Melli comincia a far vedere ottime cose in post basso. Per i padroni di casa Casspi rimane il totem cui aggrapparsi nei momenti di maggior confusione, ma Howell comincia a salire di colpi e la partita scivola via su un sostanziale equilibrio perché al parziale di 0-8 degli israeliani rispondono due triple del solito Belinelli – particolarmente ispirato nella prima metà di partita (5/6 da tre) – con la seconda che potrebbe concretizzarsi anche in un gioco da 4 punti se il talento emiliano non sbagliasse il libero aggiuntivo.
La ripresa si apre con transizioni veloci ma poco concludenti da ambo le parti e difese che costringono a sfruttare ogni secondo del possesso. Il primo momento di rottura si sostanzia nelle due triple consecutive di Datome, con cui gli Azzurri vanno sul +8 (44-36) a metà terzo periodo; Israele, invece, si dimostra troppo fallosa in lunetta e non riesce più a farsi bastare il talento di Casspi per rispondere ai colpi inferti da Datome e compagni. Che questa Italia debba affidarsi molto alla difesa è testimoniato proprio da questo terzo quarto, poiché gli Azzurri contengono benissimo le iniziative dei padroni di casa – fin troppo sterili, in certi casi – ma non riescono a scappare via nel punteggio e chiudono sul 51-41 all’ultima pausa, nonostante gli avversari realizzino unicamente 9 punti nella frazione (contro i 15 dell’Italia). L’ultima frazione è caratterizzata dai viaggi in lunetta di Israele e dai regali che i padroni di casa fanno agli Azzurri nei momenti di maggior difficoltà dell’attacco nostrano, commettendo falli che permettono a Melli e Hackett di portare fieno in cascina nonostante un ritmo offensivo non esaltante. Le difese e le letture di Hackett, poi, fanno la differenza nella metà campo azzurra e la tripla di Datome a 4’47” dal termine è un macigno pesantissimo sulle speranze di rimonta israeliane. I restanti minuti servono unicamente per vedere le triple consecutive di Filloy e la bomba da distanza siderale del solito Belinelli. Nota statistica: Israele non ha realizzato punti su azione negli ultimi 15 minuti e 34 secondi.
ITALIA – ISRAELE 69 – 48 (21-15; 36-32; 51-41)
Italia: Hackett 7, Belinelli 18, Aradori 3, Filloy 12, Biligha , Melli 9, Cusin 4, Cinciarini, Abass, Baldi Rossi, Burns, Datome 16.
Israele: Howell 9, Dawson 5, Mekel 8, Eliyahu 4, Casspi 18, Pnini, Kadir n.e, Halperin, Blayzer, Timor, Zalmanson n.e, Ohayon 4.
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