L’attesa è finita, EuroBasket 2017 è pronto a partire. 24 Nazionali alla ricerca del migliore risultato possibile, con la Spagna di Sergio Scariolo campione in carica che punta a riconfermarsi nonostante le assenze e un gruppo di squadre emergenti che puntano a ben figurare. Sono diversi i talenti vogliosi di mettersi in mostra, alcuni alla prima esperienza di questo livello, altri probabilmente all’ultima. Diversi i nomi importanti che non prenderanno parte alla rassegna iridata, ma la qualità resta molto elevata, con tante formazioni capaci di far saltare il banco. Scopriamo quindi il Power Ranking di EuroBasket 2017 stilato dalla redazione di Basketinside.com:
1. SPAGNA
Llull, Rudy, Claver, Ribas, Mirotic, Reyes, Ibaka: la lista degli assenti in casa spagnola potrebbe essere il roster di una Nazionale che punta ai vertici europei. Eppure, nonostante questi forfait, Sergio Scariolo ha nuovamente in mano una corazzata che ha nell’oro l’obiettivo concreto. Rubio e Rodriguez in cabina di regia, i due Gasol – con i due Hernangomez – sotto canestro, Abrines: il talento non manca e l’impatto fisico e tecnico nei ruoli di play e pivot sono inarrivabili per tutte le avversarie. L’unico dubbio riguarda il ruolo di guardia, in cui Navarro no può dare più un contributo decisivo, ma per il resto la squadra è solidissima (qui la preview).
2. FRANCIA
Anche la squadra transalpina deve fare i conti con assenze pesanti (Ajinca, Batum e Gobert su tutti) ma come in ogni Europeo punta forte a una medaglia, meglio se d’oro. Il reparto esterni nelle mani di Collet è pieno di talento, con Heurtel, De Colo, Fournier, Diot e Westermann, anche se la sensazione è che manchi qualcosa sotto canestro per contrastare lo strapotere spagnolo. Abitudine a vincere e talento, la Francia si candida a grande protagonista (qui la preview).
3. SERBIA
Teodosic, Jokic, Kalinic, Raduljica, Markovic, Bjelica e Milutinov: in quanto ad assenze anche la Serbia ha pagato dazio. Ma Djordjevic è uno dei migliori selezionatori in assoluto, capace di portare la sua Nazionale a livelli di eccellenza negli ultimi anni, e ha in testa un solo obiettivo: arrivare a medaglia. L’obiettivo dichiarato dei serbi è l’oro – come ha specificato Marjanovic – anche se la sensazione è che per raggiungerlo servirebbe un’impresa (qui la preview).
4. SLOVENIA
L’hype attorno a Luka Doncic per questo Europeo è a livello stellare: il fuoriclasse del Real Madrid è l’astro nascente della pallacanestro mondiale e avrà fin da subito grandi responsabilità in una squadra che sogna una medaglia. Il talento di Goran Dragic e del passaportato Anthony Randolph chiudono un trio di assoluto valore, a cui si uniscono la solidità di Blazic e Vidmar nel quintetto base. A Kokoskov il compito di assemblare la squadra al meglio per potere lottare per una medaglia, anche se la concorrenza rimane molto folta (qui la preview).
5. LITUANIA
Tosti, solidi, giocano insieme da una vita: nei grandi appuntamenti la Lituania è sempre una squadra da considerare. Tutto ruota attorno a Jonas Valanciunas, che a Rio aveva sofferto la presenza di lunghi interni come Sabonis e Jankunas, assenti ad EuroBasket, che deve dimostrare di essere uno dei migliori centri del torneo. Il forfait di Lekavicius toglie un’alternativa sugli esterni al roster, ma il talento non manca: i baltici sono pronti a dare fastidio a molti (qui la preview).
6. LETTONIA
La presenza di Kristaps Porzingis alza le prospettive della squadra di Bagatskis, che può contare su un roster esperto, fisico e atletico. Janis Strelnieks è un giocatore solido a livello di EuroLega, il neo milanese Bertans aggiunge tiro e solidità, sotto canestro Timma può essere una sorpresa. La vittoria contro la Lituania in avvicinamento ad EuroBasket dà fiducia alla squadra, che punta ad una medaglia, anche se la concorrenza è molto tosta (qui la preview).
7. CROAZIA
La Nazionale di Petrovic deve fare i conti con assenze pesanti – Tomic, Zizic, Zubac, Rudez, Hezonja, Stipcevic – ma può comunque contare su un roster collaudato. Molto ruoterà attorno alle prestazioni di Bogdanovic e Saric, i due maggiori talenti presenti a roster, oltre a quel Kruno Simon che in Nazionale si esalta sempre. Fari puntati anche su Dragan Bender, che in NBA non sempre ha dimostrato il suo talento: la medaglia manca dal ’95, colmare il vuoto in questo torneo sembra difficile ma non impossibile (qui la preview).
8. GRECIA
L’assenza di Antetokounmpo toglie valore alla squadra di Missas e costituisce un forfait molto pesante per una squadra che aveva nel giocatore dei Bucks il proprio leader designato. Il gruppo è esperto e di valore, molto ruoterà attorno alla vena di Calathes in cabina di regia, oltre alla solidità data da Sloukas, Printezis e Papanikolau. Squadra profonda ed abituata ai grandi palcoscenici, per il podio ci sono anche loro (qui la preview).
9. ITALIA
L’autoesclusione di Danilo Gallinari, oltre alle rinunce di Bargnani e Gentile, pongono l’Italia come una Nazionale forse inferiore rispetto a quanto visto due anni fa. Il forfait di Pascolo – con il ritorno nei 12 di Baldi Rossi in extremis – rappresenta un’altra difficoltà per la squadra di Messina a poche ore dal via, perché toglie un’arma importante al CT. Molto passerà dal talento di Belinelli, Aradori, Datome e Melli, i giocatori di maggiore talento, e dalla salute di Hackett, fermo sei mesi nella passata stagione per infortunio. Il podio appare difficile da raggiunger, anche se nella fase ad eliminazione diretta può accadere di tutto (qui la preview).
10. TURCHIA
La squadra di Sarica, nonché uno dei paesi ospitanti di EuroBasket, sogna ambizioni di gloria anche se la realtà sembra essere diversa. Le assenze di Asik e Ilyasova potrebbero farsi sentire nel reparto lunghi, molto passa dall’anima di Sinan Guler nel reparto esterni, vista l’assenza per infortunio di Bobby Dixon. Da seguire con attenzione Cedi Osman, uno dei talenti più brillanti dell’intero torneo, anche se le prime posizioni sembrano essere irraggiungibili (qui la preview).
11. RUSSIA
Cancellare le pessime performances delle ultime edizioni è il compito a cui è chiamata la Russia di Bazarevich, che ha in Shved la stella più luminosa. Il talento del giocatore del Khimki è impressionante, anche se non sempre si è dimostrato solido nelle occasioni importanti: nelle amichevoli di avvicinamento la guardia ha mostrato grande intesa con Mozgov, l’altra stella del roster a disposizione dell’ex Cantù. Lontana dai riflettori, la Russia può stupire (qui la preview).
12. GEORGIA
La Nazionale di Zouros rappresenta un’autentica mina vagante in questa edizione di EuroBasket: la presenza di Zaza Pachulia aggiunge una dimensione interna al roster, che ha in Markoishvili e Shengelia gli altri giocatori di maggiore spessore. Scalpi importanti – Italia, Serbia, Grecia, Lettonia e Lituania – nel percorso di avvicinamento che permettono di considerare i georgiani come la squadra rivelazione della manifestazione. Difficile dire dove potrà arrivare, il confine tra fare molto bene e molto male è davvero sottile (qui la preview).
13. MONTENEGRO
Una vecchia volpe, Boscia Tanjevic in panchina, e giocatori di talento, Vucevic, Dubljevic e il naturalizzato Rice in campo: il Montenegro si presenta al via del torneo con un mix interessante che può stupire. Oltre ai due lunghi sopracitati c’è anche Marko Todorovic, che rappresenta un talento mai completamente espresso ma che completa un reparto di grande valore. Sugli esterni, oltre a Rice, da tenere d’occhio Nikola Ivanovic, visto a Capo d’Orlando, e la stellina del Real Dino Radoncic, anche se pensare a qualcosa di più degli ottavi di finale sembra difficile (qui la preview).
14. GERMANIA
Il primo Europeo del post Nowitzki vede la Germania pronta ad affidarsi al talento di Dennis Schroeder. Il playmaker degli Atlanta Hawks è pronto ad essere una delle stelle più luminose del torneo, anche se al suo fianco non ha un roster che gli permette di sognare in grande. Sotto canestro la presenza di Theis e Voigtmann è garanzia di qualità, mentre nel reparto esterni la squadra di Fleming pagherà dazio contro le squadre più forti. Gli ottavi di finale sono l’obiettivo (qui la preview).
15. POLONIA
Un quintetto di valore, una panchina corta: questo il roster della Polonia, che senza Marcin Gortat si prepara ad un Europeo in cui potrà dare filo da torcere a molte avversarie, senza potere però competere per le medaglie. Ponitka e Waczynski rappresentano due certezze nel reparto esterni, cui si affiancano AJ Slaughter e Lukas Koszarek nel ruolo di playmaker. Sotto canestro, oltre al solito Damian Kulig, grande curiosità attorno a Karnowski, uscito da Gonzaga e pronto alla sua prima stagione europea con la maglia di Andorra. Passare il primo turno è l’obiettivo minimo dei polacchi (qui la preview).
16. REPUBBLICA CECA
L’Europeo di due anni fa aveva mostrato la grande crescita del gruppo ceco, anche se in questa edizione le ambizioni di gloria si devono scontrare con le assenze pesanti a cui la Nazionale deve fare fronte. Su tutti Jan Vesely e Blake Schilb, due giocatori di assoluto livello in Europa che lasciano il compito di creare e di fare le fortune della squadra a Tomas Satoransky, il leader designato. Il girone, con Romania e Ungheria, sembra essere alla portata, mentre è difficile pensare che la squadra possa entrare nelle prime otto (qui la preview).
17. FINLANDIA
La squadra di Dettmann arriva ad EuroBasket nel pieno della maturazione, dopo un percorso durato diversi anni che ha permesso alla squadra di crescere e di partecipare a diverse manifestazioni importanti. Il roster è privo di assenze anche se forse manca una stella assoluta che possa guidare i compagni: la solidità sugli esterni è data da Koponen e Salin, oltre a Shawn Huff. La squadra è collaudata, esperta e punta a sorprendere: da seguire con attenzione Lauri Markkanen, settima scelta all’ultimo Draft e pronto a essere già protagonista (qui la preview).
18. ISRAELE
Una delle nazioni ospitanti del torneo si presenta al via della rassegna iridata con la speranza di potere arrivare almeno alla fase ad eliminazione diretta. Guidata da Omri Casspi, la Nazionale di Edelstein può contare su giocatori solidi ed esperti come Mekel e Ohayon nel ruolo di playmaker, Pnini e Dawson in ala sono perfettamente integrabili con il talento e la fisicità del giocatore dei Warriors. Sotto canestro Eliyahu e Richard Howell danno garanzie. Il fattore campo potrebbe spingere la squadra oltre la prima fase, per l’Italia un debutto molto insidioso (qui la preview).
19. BELGIO
Una squadra difficile da decifrare quella belga, capace di rifilare scarti pesanti a nazioni blasonate come Italia e Spagna ma anche di perdere contro Tunisia e Islanda. Un percorso di avvicinamento ad EuroBasket altalenante per una squadra priva di Matt Lojeski, il giocatore di maggiore talento, e che si affida alle folate di Van Rossom, Lecomte e Tabu in particolare. In gara secca sono un avversario pericoloso, anche se in un girone è difficile pensare che possano staccare il pass per gli ottavi (qui la preview).
20. UCRAINA
Il potenziale starting five della squadra (Jeter, Gladyr, Mykhailiuk, Len e Fesenko) sarà assente al torneo, quindi difficile ipotizzare un risultato importante per la nazionale ucraina, che si presenta al via del girone dell’Italia con l’ambizione di provare a giocarsi le proprie carte e di dare fastidio a tutti. Difficile, quasi impossibile il passaggio del turno per una squadra così ridimensionata (qui la preview).
21. GRAN BRETAGNA
Ricca di giovani di belle speranze e con l’obiettivo di ben figurare nel torneo, la Gran Bretagna non può sognare in grande a causa delle molteplici assenze di spicco. Alcuni giocatori di talento come Olaseni e Daniel Clark guidano il gruppo, oltre a Teddy Okereafor – visto in Italia con la maglia di Pistoia – e Lawrence sugli esterni. Il gruppo è molto equilibrato e l’assortimento dei giocatori potrebbe non bastare per ottenere il pass per gli ottavi di finale (qui la preview).
22. UNGHERIA
L’Ungheria si presenta ad EuroBasket per la prima volta dal 1999 e per la seconda dal 1969: i tempi del titolo europeo del 1955 sembrano essere davvero molto lontani anche se la Nazionale nelle mani di Ivkovic può sorprendere. La stella è Adam Hanga, appena passato al Barcellona con un contratto molto pesante, giocatori come Rosco Allen e Zoltan Perl creano interesse attorno ai magiari. L’assenza di DeAndre Kane, che ha preferito il raduno con il Maccabi Tel Aviv, sua nuova squadra, apre un vuoto in cabina di regia. Si giocherà il passaggio del turno con la Repubblica Ceca, anche se entrare nelle 16 non sarà affatto facile (qui la preview).
23. ISLANDA
La partecipazione di due anni fa, conclusa con zero vittorie ma con buone prestazioni è stata comunque un successo per tutta la nazione. Ora la squadra di Pedersen si ripresenta ad EuroBasket con l’obiettivo di vincere almeno una partita, affidandosi alla certezza targata Stefansson e puntando forte su Hlinason, lungo che il prossimo anno giocherà a Valencia in EuroLega. Il passaggio del turno resta un’impresa (qui la preview).
24. ROMANIA
La Romania torna all’Europeo dopo trent’anni, staccando il pass qualificazione in quanto paese ospitante. La squadra ha nell’ex Treviso Vlad Moldoveanu la stella di un roster che per il resto non vanta individualità di spessore a questo livello. L’obiettivo principale resta quello di vincere una partita, magari contro l’Ungheria, mentre pensare ad un approdo tra le magnifiche 16 appare utopico (qui la preview).
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