Nazionale femminile, presentati Ricchini e Lucchesi. Parola d’ordine? Coraggio.

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Nella bella cornice del Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa, alle ore 13.00 si è svolta la conferenza stampa in cui son stati presentati il nuovo coach della Nazionale Roberto Ricchini e il suo assistente Giovanni Lucchesi, ed è stato esposto l’interessante progetto riguardante il basket femminile nazionale.
Presenti alla conferenza, oltre al Presidente dell Fip Dino Meneghin, alla responsabile del settore squadre nazionali femminili Sandra Palombarini e Mario Ghiacci, direttore della Lega Basket Femminile, tutta la squadra di College Italia, progetto federale al suo terzo anno di vita, e le atlete della Nazionale azzurra.

Aprono l’incontro le parole di Sandra Palombarini: “E’ un onore e un piacere presentare qui oggi Roberto e Giovanni, perchè mi dà l’idea di quale voglia essere la continuità (Lucchesi infatti ha già lavorato nel settore giovanile, vincendo un oro e un argento con l’under 18 e con l’under 16, e ha disputato poi un mondiale, ndr) di un progetto che in qualche modo parte dalle giovani e arriva alle atlete sportivamente meno giovani. L’idea maturata questa estate col Presidente è stata proprio quella di dare una spinta al movimento, ripartendo da delle atlete che avessero un’età che in qualche anno ci potesse portare a fare qualcosa di importante.”
Ha poi proseguito: “L’obiettivo di cui ho parlato è l’Europeo 2015, un Europeo importante che dà la qualifica alle Olimpiadi, e le atlete ora più giovani in quegli anni lì saranno in grado di competere, facendo esperienze importanti in questi anni. Questo è un progetto che il Presidente ha da sempre condiviso, e devo dire che mi ha fatto molto piacere, perchè sono sempre dell’idea che si debba partire dalle giovani, che hanno bisogno di esperienze internazionali all’interno del settore.”

Dopo Sandra Palombarini la parola è passata ad uno dei due diretti interessanti, ovvero Robero Ricchini, coach di tutto rispetto che rappresenta un po’ l’eccellenza del movimento femminile italiano.
“Sono onorato ed è una grande gioia essere qua ed essere investito di questo ruolo” ha esordito Ricchini “sono anche un po’ emozionato, perchè questi incarichi, questo tipo di presentazioni mi danno sempre una grande emozione, e nello stesso tempo è un enorme e grandissimo stimolo sposare e sviluppare il progetto che prima Sandra spiegava.”
Il coach è passato poi a spiegare meglio il progetto nazionale: “Mi è stato chiesto se volevo sposare questo percorso all’insegna del rinnovamento ma non senza continuità, poichè ho avuto modo di seguire da vicino il lavoro di Giampiero Ticchi negli anni, un lavoro molto positivo, che ha dato i suoi frutti soprattutto a livello tecnico. Il progetto che andremo a seguire sarà quello di andare a spostare l’asticella dell’età delle giocatrici da portare avanti, partendo da una base di età dall’1985 in avanti, fermo restando che le giocatrici più vecchie non saranno escluse, ma anzi ci sarà sempre spazio per chi di loro darà la disponibilità e se saranno necessarie per completare il gruppo. Quello a cui miriamo in questo periodo è far fare alle giocatrici più esperienza possibile a livello di competizioni internazionali, in quanto a livello europeo le cose sono diverse soprattutto a livello mentale, e l’80% delle nostre ragazze non gioca competizioni internazionali. La rosa di giocatrici scelte in questo e nei prossimi raduni (Natale, e poi due nel 2012,ndr) sarà ampia, ma sarà poi il campo a determinare le nostre scelte, in base alle esigenze della nazionale e con lo scopo di creare un gruppo che possa durare nel tempo.”

Dopo un breve intervento di Mario Ghiacci, rappresentante della lega basket femminile, che ha portarto il saluto, il sostegno e l’in bocca al lupo della Lega ai due nuovi acquisti della nazionale, ribadendo la vicinanza della Lega Basket al progetto basket femminile italiano, la parola è  passata a Giovanni Lucchesi, che quest’anno allena il progetto ambizioso del Cervia, squadra di A2 interamente composta da giovani senza l’ausilio della giocatrice straniera prevista dalla A2.
Alle domande su quali sono le maggiori difficoltà che noi italiani incontriamo quando usciamo con le nostre squadre a giocare in Europa e come si fa ad arrivare al cuore e all’anima delle giocatrici più giocani, il neo-assistente ha risposto con queste parole: “la domanda è abbastanza impegnativa e non c’è una risposta semplice. Il programma che abbiamo in mente è quello di un inserimento progressivo e sostanzioso di giovani all’interno di questa nazionale A, cercando di non disperdere il patrimonio che abbiamo a disposizione. Perchè al di là di tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare, il nostro patrimonio è presente, e quindi non dobbiamo più lamentarci troppo, ma cercare di sfruttare al meglio le giocatrici che abbiamo. Dobbiamo mettere da parte quello che fanno gli altri, e anche se le differenze ci sono, per esempio all’estero c’è il sostegno dello Stato e dei Ministeri dello Sport, per noi deve essere uno stimolo ad esportare quello che siamo, la nostra via italiana.”
Ha poi concluso: “Nonostante tutto, credo che dobbiamo prenderci carico di questo rinnovamento e avere il coraggio, perchè se non diamo lo spazio alle giovani adesso credo che saremo sempre in ritardo comunque. Quello che vogliamo è mettere coraggio, perchè senza coraggio non si combina nulla di nulla. Ci vuole coraggio, oltre ai valori che credo tutti in questa sala rappresentiamo.”

L’ultimo a prendere la parola e ha concludere questa conferenza stampa è il Presidente Dino Meneghin, grazie al quale è anche partito il progetto College Italia, dimostrazione che questa gestione è molto vicina al settore femminile. Il Presidente ha esordito ringraziando l’operato di questi anni di Ticchi e di tutto il suo staff, che hanno posto con il loro lavoro solide basi su cui costruire. Ha poi rinnovato la vicinanza della Federazione al progetto nazionale femminile, sottolineando che si mette a disposizione tutto il possibile, impianti, staff, ecc. ed esortando le ragazze presenti a dare il massimo e farsi valere. Ha infine concluso ringraziando la stampa ed esortandola a scrivere di basket femminile: “più voi scrivete di basket femminile, più le nostre ragazze saranno gratificate e sarà gratificato il lavoro dei nostri allenatori. E’ assolutamente importante avere lo spazio e far vedere che tutti insieme stiamo lavorando per qualcosa di migliore.”