Ieri, in occasione dell’NBA Crossover organizzato da UBI Banca che si sta tenendo a Milano, abbiamo avuto l’opportunità di fare una chiacchierata con Marco Belinelli, che ha affrontato diversi temi.
Mondiali in Cina – Ho iniziato ad allenarmi questa settimana per arrivare al top ai Mondiali. E’ un torneo in cui in ogni squadra ci sono almeno un paio di giocatori NBA. Il livello è molto più alto del 2006, ma cercheremo di fare qualcosa di importante per noi stessi e per tutta l’Italia. Per quanto riguarda i problemi con coach Sacchetti, penso che alla fine l’importante è andare in Nazionale, dà sempre grandi stimoli e sono contento. Conoscerò il coach, mi hanno parlato benissimo di questo gruppo.
Dire di voler vincere il mondiale forse è troppo scontato, ma avere un bel gruppo, allenarci bene e cercare una partita alla volta, iniziando dal girone in cui troveremo una squadra importante e forte come la Serbia, di dare il meglio per superare questo primo step.
Pozzecco – Per sfortuna non sono mai stato allenato da Pozzecco ma mi piacerebbe tantissimo. È stato mio compagno alla Fortitudo e so che persona è.
Campionato italiano – Ho visto una Dinamo molto positiva ed energetica e credo che questo sia il frutto del lavoro del Poz. È strano che Milano sia sotto 0-2, considerato il budget e gli obiettivi che aveva anche in Eurolega. Ma è ancora presto per parlare perché la serie è ancora aperta. Mai dire mai, soprattutto nella pallacanestro.
Popovich – Penso che Pop sia unico. L’ho conosciuto molto bene, abbiamo un bellissimo rapporto e sarebbe bellissimo incontrarlo ai mondiali. Ha rinnovato quest’estate, è molto carico e contento: credo che il motivo per cui abbiamo rifirmato per San Antonio, oltre quello di trovarsi benissimo, è che ci sono giovani futuribili. Allo stesso tempo credo abbia anche voglia di prendere in mano una squadra completamente nuova, senza più Ginobili, Duncan e Parker, che ha iniziato a costruire quest’anno.
Futuro – Nel futuro c’è un altro anno di contratto con San Antonio, anche se nel mondo NBA non c’è mai niente di sicuro al 100%. Spero di poter migliorare come giocatore, vincere qualcosa con la nazionale italiana e di vincere un altro titolo.
Finals – Sono molto contento che Toronto e Golden State siano in finale: di GS lo sapevamo sin dall’inizio che sarebbe andata in finale, mentre Toronto era un punto interrogativo, perchè non si sapeva come sarebbe stato Leonard, sia dal punto fisico che del gioco, dovendosi adattare ad un nuovo sistema. Sono contento perchè entrambe le squadra se lo sono meritate. Alla fine, io penso che Golden State vincerà la serie 4-2.
Durante le finali NBA un giocatore cerca di evitare tutte le situazioni possibili al di fuori della pallacanestro, cosa molto difficile soprattutto nell’era dei social network. Si passa il tempo con la propria famiglia, con la propria ragazza o moglie, cerchi di isolarti da tutte quelle che possono essere le distrazioni. Io ricordo che durante le Finals ero con la mia famiglia, le persone a me più care ed eravamo sempre in casa. Cercavo di evitare le situazioni un po’ “pericolose”, come tentazioni che possono farti star fuori fino a tardi. In quel momento hai un solo pensiero, ovvero vincere quella partita e le Finals NBA, tutto il resto non conta.
Philadelphia – Ho seguito Philadelphia, perchè non ho mai nascosto che nonostante sia stata un’avventura breve, sono stati mesi in cui sono stato molto bene. Ho conosciuto Simmons e Embiid in quei pochi mesi e sono giovani che se stanno bene fisicamente secondo me fanno la differenza in NBA. Il prossimo anno credo faranno ancora meglio: avevano una squadra molto forte, perchè avevano quattro stelle nella squadra. Credo che Ben sia un giocatore fantastico, con cui ho giocato per pochi mesi, ma mi ci sono trovato da dio: è un playmaker di 2.07 cm, che non tira spesso e preferisce passare la palla, piuttosto che fare un canestro personale, e per una guardia tiratrice come me è una bella cosa.
Lebron – Sono contento di vedere le Finals senza Lebron. E’ un giocatore fortissimo, che tutti vorrebbero avere in squadra: io avevo già detto che i Lakers non sarebbero arrivati ai playoffs. Sicuramente è brutto non vederlo perchè ormai da 8 anni siamo abituati a vedere delle Finals con Lebron, però credo che sia anche bello cambiare, quindi vedere una finale Curry/Durant vs Leonard è comunque bello. Credo comunque che Lebron si riprenderà in fretta, è solo questione di tempo.
All-star game – Secondo me l’All Star Game è molto importante per il mondo americano, non solo per quello che c’è, ma ci sono anche tante altre cose attorno a questa manifestazione. Allo stesso tempo quella pausa per un giocatore non convocato credo sia cruciale e non debba essere cambiata. E’ un po’ diversa la partita che si gioca oggi, rispetto a quella di una volta, io stesso mi annoio a volte e non la guardo neanche.