Il tanto discusso Ben Simmons – più per meriti propri, che non per demeriti altrui – ha fatto parlare Sam Amick di The Athletic, spiegando uno dei motivi per cui non si è più fatto vedere né sentire a Philadelphia: secondo l’australiano, il suo gioco non può coesistere con Joel Embiid (ma non c’è nulla di personale tra i due), che di par suo aveva invece detto che si divertiva a giocare con Simmons e che quindi la delusione per questo atteggiamento del #25 è stata doppia.
Sotto contratto per altre quattro stagioni, i Sixers stanno cercando in tutti i modi di tenere alto il valore di Simmons, ma sembra molto difficile: ormai la frittata è fatta e bisogna cercare di scambiarlo per il pacchetto “meno peggio”. Tutto fa pensare a John Wall che, con alcune prime scelte dei Rockets, potrebbe propendere la dirigenza ad accettare. Alla fine Wall è sotto contratto per “solo” due stagioni (quest’anno più una player option per la prossima che eserciterà al 100%). Ma Houston non è l’unica squadra ad essere interessata al giocatore per ora ai Sixers.
Ben Simmons non vuole vedere nessuno dei Sixers, nonostante i giocatori si fossero già accordati per partire tutti insieme per andare a parlargli a Los Angeles. Durante il media day, coach Rivers e il GM Morey hanno usato belle parole verso l’australiano, desiderosi di rivederlo in squadra. Se l’assenza dovesse perdurare senza che si arrivi ad una trade, i Sixers multeranno pesantemente Simmons. Come andrà a finire la telenovela dell’estate?