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Altezza:198cm
Peso: 102 kg
Ruolo: G
College: UCLA
Classe: Freshman
Data di nascita: 13/11/1992
Luogo di nascita: Long Beach, CA
High school e College
Shabazz Muhammad ha frequentato la Bishop Gorman high school in Las Vegas Valley, Nevada. Nel suo anno da junior, colleziona 25.1 punti e 7.7 rimbalzi di media a partita, guadagnanosi il premio di gatorade players of the year 2011 dello stato del Nevada. Nella stagione successiva, partecipa al McDonald’s all american game, chiudendo la gara con 21 punti e 6 rimbalzi che gli valgono la nomina ad MVP della partita. Vince successivamente anche il Powerade Jam Fest Dunk. Al termine della stagione è considerato il secondo miglior giocatore della classe 2012 da ESPN.
Inevitabili le richieste del giocatore da parte di diversi college, tra i quali rimane indeciso fino all’ultimo tra Duke, Kentucky ed UCLA. Decide di rimanere “in patria”, scegliendo UCLA.
Successivamente,Muhammad viene dichiarato ineleggibile per la NCAA, in quanto aveva infranto la regola secondo la quale non è possibile effettuare visite “non ufficiali” ai college (in particolare si tratta di visite ai college di Duke e di North Carolina). Fortunamente, dopo un lungo braccio di ferro tra UCLA e la NCAA, viene concesso a Muhammad di rientrare a giocare dopo tre partite di stop, con una penale di circa 1600 dollari da pagare. All’ esordio segna 15 punti dalla panchina nella sconfitta contro Georgetown, e nella partita successiva diventa già titolare, siglando 21 punti contro Georgia. Qualche partita più tardi, segna il college-high con 27 punti, inclusa la tripla della vittoria all’overtime per il 97-95 finale contro Missouri. Muhammad terminerà la stagione con 17.9 punti e 5.2 rimbalzi di media, la nomina nell’ All-Pac12 first team e viene inoltre votato migliore freshman della Pac12 assieme a Jahii Carson. Tuttavia, non gioca una grande March Madness, decrementato tutte le sue statistiche, e registrando in particolar modo uno 0/10 dalla linea dei tre punti, mettendo in evidenza parecchi limiti offensivi. Durante la stagione si dimostra anche un buon difensore, ma non da segni di alcun miglioramento in tutto l’arco del campionato e del torneo.
Il 16 aprile 2013 si dichiara eleggibile per il draft NBA seppur il suo crollo a fine stagione ed i non segni di miglioramento, lo hanno fatto scendere da top 3 prospetti dell’anno ad inizio stagione a giocatore che non vale le prime 10 posizioni del draft.
Pro:
– Fisico e mentalità: già pronti per un avventura NBA
– Agonismo ed energia:gioca con una cattiveria agonistica incredibile, sembra che le sue energie siano inesauribili. Ha la stessa intensita durante ogni minuto della partita, che si tratti del primo o dell’ultimo.
– Rimbalzi:grazie al suo fisico ben sviluppato ed alla sua energia, è un grande rimbalzista, soprattutto offensivo. Sa sfuggire bene al taglia-fuori avversario e manda spesso in difficoltà le difese per la sua costanza nel cercare il rimbalzo offensivo ad ogni possesso.
– Istinto offensivo:giocatore che si fida molto del suo istinto, molto abile a capire le diverse situazioni che si creano in attacco ed a sfruttare le defezioni della difesa. Grande tiratore piedi per terra, sia sugli scarichi che soprattutto in uscita dai blocchi, dove è particolarmente bravo a leggere come reagisce la difesa sulle sue uscite, e tende a colpirle molto con tagli a riccio, back-door o semplici penetrazioni una volta ricevuta palla.
Contro:
– Isolamento: grandissimo giocatore quando può tirare piedi per terra, ma decisamente deficitario quando deve crearsi un tiro da solo. Poca abilità nel tiro in sospensione ed in arresto, e questo lo limita molto perché la difesa, in questo tipo di situazioni, concede questo tiro a Muhammad sbarrandogli invece la strada per la penetrazione.
– Difesa: non ha impatto difensivamente, spesso non è presente mentalmente ed incappa in errori, concedendo canestri facili agli avversari. In particolar modo, non sfrutta il proprio fisico ben sviluppato, e cede spesso a contatti anche con giocatori più leggeri di lui.
– Coinvolgimento compagni: giocatore non in grado di mettere in ritmo i compagni; spesso di addormenta con la palla in mano e si intestardisce cercando soluzioni alquanto imbrobabili. Il misero dato di 0.7 assist a partita di questa stagione ne è la prova
– Potenziale:pare che Muhammad possa già essere all’apice del suo potenziale, sia fisico che tecnico, ed è per questo che le sue quotazioni sono crollate come conseguenza ai suoi non-miglioramenti messi in mostra in questa stagione e che invece ci si sarebbe aspettati.
Paragone NBA
Mi piace molto il paragone tra lui e James Harden: fisico pressoché identico, stessa capacità di trovare molteplici soluzioni offensive, dal tiro in uscita dai blocchi al contropiede, stessa cattiveria agonistica che li contraddistingue in fase offensiva ma che manca ancora ad entrambi in fase difensiva, e soprattutto la stessa mano, la sinistra!
Di certo a Muhammad manca quella capacità di crearsi il tiro ed attaccare l’uomo dall’isolamento che invece è l’arma letale di Harden, con la quale punisce la stragrande maggioranza dei difensori NBA. Di contro, però, Shabazz lavorando bene potrebbe sviluppare qualità fisiche superiori a quelle del Barba, che lo potrebbero aiutare a compensare i gap tecnici affinando anche, ad esempio, il gioco dal post-basso, dove ha già dimostrato di cavarsela egregiamente a livello di college, e che invece è un fondamentale del quale Harden è assolutamente privo.
Naturalmente c’è molto lavoro da fare per Muhammad se davvero vorrà diventare un giocatore di quel livello, perché di limiti attualmente ce ne sono ancora tanti. Se non esploderà, potrebbe verosimilmente assomigliare di più ad un giocatore tipo Jerry Stackhouse.
Probabile pick
Come ripetuto diverse volte, fino a qualche mese fa molti addetti ai lavori vedevano già Muhammad come prossima stella NBA e quindi come sicura prima scelta del draft 2013. Ora le cose sono cambiate, Shabazz ha perso diverse posizioni e si è insediato in zona first ten, con poche chance di entrare tra i primi 5. Giocatore difficile da valutare, la mia idea è che se è davvero un giocatore già completo e con poco potenziale futuro, possa costruirsi una buona carriera NBA, ma solo come “comprimario”, o anche come ottimo giocatore in uscita dalla panchina, uno in grado con la sua energia di spezzare le partite al suo ingresso in campo; se invece di potenziale ce n’è ancora, sono convinto abbia tutte le carte in regola per costruirsi un futuro come stella NBA.
In chiave pick è comunque probabile che, se non verrà scelto prima, finirà alla #6, dove New Orleans è alla ricerca di un giocatore dalle caratteristiche fisiche simili alle sue e con tanti punti nelle mani, in modo da creare una staffetta perfetta soprattutto con Aminu, giocatore che invece darebbe solidità difensiva ma meno punti a referto.