[ESCLUSIVA] John Welch: “Fortunati ad avere superstar NBA come Durant, Doncic e Paul che amano così tanto la pallacanestro”

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Abbiamo intervistato in esclusiva John Welch, storico assistant coach per oltre 20 anni in NBA e parte attiva del recente programma Jr NBA Coaches.

Quanto è importante il ruolo di un assistant coach in NBA e soprattutto è un ruolo sottovalutato per la sua importanza?

“Quando sono arrivato in NBA più di 20 anni, ero il quarto assistant coach dei Memphis Grizzlies dove l’allenatore era il leggendario Hubie Brown. Se invece guardate oggi ad una panchina NBA, ci sono minimo 12 assistant coach, 5 uomini addetti al video e altrettanti allo sviluppo. Oggi l’NBA è piena di specialisti, basti vedere l’evoluzione offensiva negli anni. Prima c’erano due superstar, due big man e tutto ruotava intorno a loro. Kevin Durant da quando è arrivato nella Lega ad oggi, è l’esempio di come tutto si sia evoluto. Ci sono di solito due specialisti con l’esclusiva funzione dello “spacing” dei giocatori in campo. Il ruolo della panchina con Coach e assistant coach è fondamentale, basti vedere grandi squadre come Heat o Raptors e il modo in cui riescono a far migliorare i propri giocatori, da non scelti al draft a parte fondamentale di una rotazione. Quindi per me non è assolutamente sottovalutato come ruolo, anzi è importantissimo.”

Quanto è importante per un giocatore NBA, in particolare per una stella, lavorare in palestra individualmente con lo staff, anche oltre il solito allenamento quotidiano?

“La pallacanestro è tanto lavoro oggi. Le superstar di questa generazione amano la pallacanestro ma soprattutto amano lavorare in palestra. Kevin Durant, Kyrie Irving, James Harden… sono solo alcune stelle che passano ore ed ore in palestra per migliorare le proprie abilità e allenarsi per migliorare sempre. Siamo molto fortunati ad avere stelle così piene di talento in NBA al giorno d’oggi e con così tanta voglia di lavorare duro. Ti faccio due esempi. Guarda Luka Doncic, tutti possono ammirare e percepire il suo amore per il gioco. Le sue abilità, le sue skills hanno permesso di migliorare il suo gioco in attacco per ottenere vittorie e risultati per la sua squadra. L’altro esempio è Chris Paul. I grandi giocatori, nonostante passino gli anni, continuano a lavorare duro e a voler migliorare in ogni aspetto del proprio gioco. CP3, LeBron, Steph Curry sono solo alcune delle superstar che restano tali grazie alla propria dedizione al lavoro e la gente spesso sottovaluta questo. Embiid, come Doncic, ha capito esattamente che per essere una superstar deve fare questo. Non puoi lavorare così tanto e così duramente se non ami il gioco della pallacanestro.”

Ora tanti giovanissimi europei tentano la carta NBA sin da subito con pochissima esperienza. Lei che ne pensa? Crede sia meglio giocare maggiormente in Europa ed arrivare più pronti in NBA o crescere direttamente oltreoceano?

“Probabilmente entrambe le risposte sono corrette. Luka Doncic era un giocatore prontissimo per la NBA. Altri giocatori hanno bisogno di giocare in Europa per migliorare, spesso la soluzione migliore è giocare più possibile. Molte persone non capiscono la scelta di alcuni giovanissimi di scegliere subito la NBA, ma posso garantire che allenarsi nella lega migliore del mondo è fondamentale e fa crescere tantissimo. Hai l’opportunità di lavorare con uno staff numeroso, preparatissimo e giocare 5 vs 5 in contro i migliori giocatori al mondo. Ogni situazione è unica, non c’è una risposta corretta o sbagliata, entrambe le soluzioni possono essere valide.”

Il Jr NBA Coaches è un programma molto interessante. Quanto crede sia importante per la crescita di tanti giovani giocatori?

“La pallacanestro è un gioco più difficile di quanto si creda, soprattutto è più difficile da giocare piuttosto che d’allenare. Il modo di giocare/allenare è differente tra Stati Uniti e Europa. Negli States ci sono più professionisti del settore, in Europa più “volontari” se possiamo definirli così, spinti dalla passione. Il modo più facile per migliorare il gioco? Avere allenatori migliori e questo è l’obbiettivo della NBA attraverso un progetto molto interessante ed importante come il Jr NBA Coaches. Vuoi essere un allenatore migliore? Hai qui tutte le informazioni necessarie per migliorare. É una grande responsabilità, ma devi fare quello in cui credi. Ci sono tanti tipi di pallacanestro oggi giorno, lenta, veloce ma devi insegnare quello in cui credi. Non c’è un solo modo per poter essere vincenti, ce ne sono molti, ma è fondamentale insegnare ciò in cui si crede migliore.”

Se dovesse dirmi un nome che l’ha impressionata, tra College ed Europa, sui scommetterebbe in un futuro radioso in NBA?

“Ho avuto modo di vedere tante partite di NCAA collaborando con Kentucky. Ci sono tanti buoni giocatori, i quali dovranno dimostrare di essere pronti per il livello della NBA. Mi piace molto Jabari Smith Jr, freshman di Auburn, che sa tirare bene ed è un grandissimo rimbalzista. Ci sono tanti buoni giocatori nel college di oggi ma tutti devono essere consapevoli di dover lavorare duro e soprattutto in modo intelligente. Ci sono e ci saranno alti e bassi, come nella vita, ma l’importante è continuare ad allenarsi con impegno e questo sarà la chiave del proprio successo.”