Un Giannis Antetokounmpo finalmente realizzato, che è riuscito a portare un titolo NBA in una città dove mancava da 50 anni, senza avere un superteam. Una gara-6 da annali, chiusa con 50-10-5 come nessuno mai c’è riuscito.
E poi il ricordo di Kobe Bryant, con cui il greco aveva un legame speciale anche al di fuori del campo. Più volte Kobe aveva lavorato con lui in estate, mostrandogli poi rispetto nel momento del primo MVP stagionale, ma anche di altre grandi prestazioni messe in campo dalla stella dei Bucks. E, come spesso amava fare Kobe Bryant, gli lanciò una sfida: “Ora che sei MVP, il prossimo obiettivo è solo uno: il titolo”.
E Giannis Antetokounmpo ce l’ha fatta: in primis per se stesso, certamente, ma anche per molte altre persone. Tra cui il Black Mamba.