Anthony Davis è pronto a rivestire un ruolo sempre più centrale nella storia dei Los Angeles Lakers. Dopo aver vinto il titolo da protagonista al fianco di LeBron James nella bolla di Orlando nel 2020, il centro classe 1993 ha firmato un’estensione di contratto al massimo salariale con i gialloviola per tre anni, dopo essere diventato eleggibile all’estensione venerdì. Secondo le stime di Adrian Wojnarowski, si parla di 186 milioni di dollari complessivi; tuttavia, non sarà possibile stabilire le cifre esatte dell’affare prima di giugno 2025, in quanto il giocatore guadagnerà uno stipendio iniziale pari al 35% del tetto salariale nella stagione 2025/2026, con un aumento annuale dell’8% dalla stagione successiva in poi. Dunque, per raggiungere i 186 milioni stimati da Woj, il cap salariale dovrebbe aumentare del 10%, ovvero il massimo consentito, sia durante la stagione 2023/2024 sia durante la stagione 2024/2025. In questo modo, Davis guadagnerebbe 164,6 milioni di dollari entro il 2025/2026, ma l’NBA starebbe valutando aumenti del cap salariale più modesti nei prossimi anni. Se la Lega dovesse imporre un cap massimo di 150 milioni di dollari nel 2025/2026, il triennale del numero 3 gialloviola potrebbe fermarsi a un valore di 170 milioni di dollari.
La dirigenza dei Lakers si assicura comunque le prestazioni di Davis fino al 2027/2028, visto che il nuovo contratto estende il precedente, in scadenza nel 2025. Tuttavia, Jeanie Buss e Rob Pelinka si assumono un bel rischio con questo investimento, dal momento che il centro ha giocato solo 132 partite delle 236 a disposizione negli ultimi tre anni. Dal canto suo, Davis potrebbe sì perdere dei soldi nel lungo periodo, ma l’estensione appena firmata rimane la miglior opzione possibile per il lungo trentenne, sia in termini economici che di carriera.