Michael Jordan e la passione per il Casinò

0

Michael Jordan è un campione che non ha bisogno di presentazioni, un vincente che non accetta il significato del termine sconfitta. Un campione del genere non è così solamente sul parquet, dove con i suoi Chicago Bulls ha vinto 6 titoli su 6 NBA Finals giocate e un oro alle Olimpiadi con la squadra che è reputata come la migliore di sempre ovvero il Dream Team USA di Barcelona 1992, ma anche fuori dal campo. La sua competitività lo ha però portato a non volersi mai accontentare, ma soprattutto a non voler mai perdere.

Not only basketball, direbbero gli americani. Michael Jordan adorava competere in ogni attività dentro e fuori dal campo, basket o non. Il Golf ad esempio, è sempre stata una sua grande passione, ma le carte e il gioco d’azzardo anche lo hanno accompagnato nella sua carriera, senza risparmiargli delle polemiche.

L’NBA ha spesso “rimproverato” Michael Jordan per la sua passione del gioco d’azzardo e fonti complottistiche riferiscono anche sia il vero motivo della sua uscita dalla NBA, anche se risulta molto improbabile.

Le trasferte durante il periodo in cui MJ era impegnato a dare spettacolo sui vari parquet NBA , erano piene di tornei e giochi di carte in cui si spendevano migliaia di dollari. 

Si scommetteva su tutto. Poker, Blackjack e addirittura sasso, carta e forbici, rigorosamente con centinaia, migliaia di dollari sul tavolo. Come ogni allenamento, Michael non accettava la sconfitta, giocava per vincere e la sconfitta non era contemplata nel suo vocabolario. 

I Bulls, con Michael Jordan e Scottie Pippen in testa, avevano l’abitudine di scommettere sul primo bagaglio in uscita dai nastri, all’arrivo in aeroporto. Costo della scommessa? Di solito 1000 dollari, spiccioli per campioni NBA del genere.

Milioni di dollari sui campi da Golf. Tanti personaggi hanno raccontato di aver condiviso il green con MJ e racconti narrano di debiti di oltre 1 milioni di dollari sanati con un assegno da 300 mila dollari. Verità o menzogna, il golf è sempre stato un hobby primario per Michael.

MJ adorava andare al casinò, anche durante la stagione mentre si giocava regolarmente.  La leggenda narra che una notte, in un noto casinò di Las Vegas, il 23 dei Bulls e Adam ‘Pacman’ Jones, noto ex cornerback NFL dei Cincinnati Bengals abbiano scommesso oltre 5 milioni di dollari nel Craps. Cos’è il Craps? Un gioco d’azzardo in cui i dadi sono protagonisti e in cui si possono scommettere varie tipologie di gioco.

Antoine Walker, ex stella NBA con le maglie di Boston Celtics, Dallas Mavericks, Atlanta Hawks, Minnesota Timberwolves e Miami Heat, ha raccontato in un’intervista ad un’emittente americana, che Michael Jordan ha partecipato ad una partita di Poker durata ben 36 ore con il bottino perso di quasi 1 milione di dollari (circa 900 mila dollari US).

MJ non giocava a caso, era un grande stratega e conosceva benissimo le strategie del casino di tutti i giochi. Onestamente per lui giocare quelle cifre, non ha mai comportato un rischio di sperperare il suo immenso patrimonio. Si perché ad oggi, come riferito da Forbes, il patrimonio netto di sua maestà Michael Jordan è di circa 1,7 miliardi di dollari. Il 23 guadagna circa 91 milioni di dollari all’anno ovvero 7.5 milioni di dollari al mese, 1.7 milioni alla settimana e 354 mila dollari al giorno. Il suo patrimonio è immenso e la sua fortuna economica deriva dal brand Jordan, autentica cassaforte di Nike che ha avuto l’intuizione di creare un marchio esclusivo tutto per lui. 

Jordan ha guadagnato nella sua carriera da giocatore quasi 87 milioni di dollari, una cifra che stelle della NBA di oggi come Stephen Curry, LeBron James o Giannis Antetokounmpo guadagnano in 2/3 anni di carriera (link interno basketinside). Altri tempi, altra NBA, ma per essere più precisi, questa cifra è merito di due super contratti annuali nelle stagioni 1996/97 e 1997/98 da 30.1 e 33.1 sempre con i Chicago Bulls, mentre il resto della sua carriera da giocatore lo ha visto guadagnare “poco” non superando mai i 4 milioni di dollari annui.

Jamal Crawford, stella NBA e uno dei migliori sesto uomo di sempre della Lega, ha raccontato un aneddoto nel suo arrivo nella lega dei professionisti. All’arrivo in NBA con i Chicago Bulls nel 2000, Crawford (altro link interno basketinside) ora ritirato 42enne e analista NBA, è stato “preso” sotto la protezione di Michael Jordan. MJ e Crawford si allenavano spesso insieme e gli allenamenti terminavano con sessioni di tiro in cui si sfidavano a suon di “bigliettoni”. In una gara di tiro da 3 punti, in un allenamento, il piatto in palio era più dei soliti 1000 o 5000 dollari. La Mercedes del giovane Jamal Crawford contro la Ferrari del veterano campione NBA Michael Jordan. La gara del tiro da 3 punti venne vinta da Michael Jordan il quale lasciò a piedi il giovane talento NBA e si portò a casa la sua nuova Mercedes fiammante. 

Se fino ora abbiamo parlato della passione per il gioco di Michael Jordan, passando dalla carte al golf, per finire sulle scommesse sui “primi” bagagli in uscita dai nastri, MJ ha sempre avuto un grande spirito da imprenditore, come non a caso il suo impero con Jordan Brand dimostra. Michael nel 2020 ha deciso di diventare investitore e “special adviser” di DraftKings. 

DraftKings è un operatore di scommesse sportive molto importante negli Stati Uniti D’America, il quale permette di partecipare a concorsi giornalieri, settimanali e non soli sui Fantasy Sports americani, grande hobby del nuovo millennio.

L’entrata in gioco di MJ in questo campo ha generato un incremento del valore dell’azienda del 13% in pochi giorni, fattore che dimostra la potenza economica e d’immagine del fenomeno del basket mondiale.

Quello che tocca Michael Jordan è oro e DraftKings ne è un’ennesima dimostrazione. 

Michael “Jeffrey” Jordan è stato il miglior giocatore di tutti i tempi in NBA e il suo spirito di business post carriera da giocatore non è da meno. L’impero creato dal 23 con a capo il Jordan Brand ne è la dimostrazione. MJ non ha mai nascosto i suoi hobby e le sue passioni dimostrando di saper convivere con loro.