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E’ stato uno dei draft più incerti e curiosi degli ultimi anni, con tante incertezze, tante sorprese, e di conseguenze tante trades.
Innanzitutto, Cleveland ha spiazzato tutti scegliendo Anthony Bennett come prima scelta assoluta. I Cavaliers, che da qualche tempo cercavano disperatamente di piazzare questa pick in cambio di un lungo di valore, con la probabile speranza di costruire una squadra di livello che potesse convincere LeBron, l’anno prossimo, a fare il grande ritorno, si sono visti invece chiudere le porte in faccia da tutte le franchigie NBA, non convinte del tutto di ottenere vantaggi da questo scambio. Accettato il fatto che non sarebbero riusciti ad ottenere l’ok per alcuno scambio, Cleveland ha quindi dichiarato che con tutta probabilità si sarebbe “accontentata” di scegliere Alex Len. L’idea generale era che, se non avessero scelto Len, avrebbero comunque preso un altro lungo, probabilmente Noel, ed invece c’è stato il primo colpo di scena della serata.
Giusto il tempo che Stern stringesse la mano a Bennett e facesse le solite foto di rito, ed ecco che arriva la seconda sorpresa, anche se forse un po’ più annunciata della prima: Victor Oladipo pick #2 ad Orlando.
Alla #3 dei Wizards probabilmente l’unica scelta già ampiamente prevista, ovvero Otto Porter.
Pick #4, #5, #6 per i famosi tre centri di questo draft: Zeller (a sorpresa preferito agli altri due), Len e Noel, crollato alla #6 quando fino a poco tempo fa pareva difficile potesse scende dal “podio”.
L’altro deluso, insieme a Noel, di questo draft probabilmente è stato McLemore, da sempre considerato come pick #2 ad Orlando. Da li in poi, bene o male, si sono maggiormente rispettate quelle che erano le prediction. Ma è in questo momento che a dar spettacolo sono stati i team NBA, coinvolgento uno svariato numero di giocatori appena selezionati in un valzer di trades che ha fatto impazzire chi seguiva il tutto da semplice spettatore.
Di seguito pubblichiamo tutti gli scambi della notte in cui sono stati coinvolti giocatori appena draftati.
Partiamo probabilmente dalla trade più inaspettata e per certi versi sconvolgente dell’intera nottata: i Philadelphia e New Orleans si sono accordati per uno scambio che vede Jrue Holiday spedito a Pelikans in cambio della fresca pick #6, ovvero Noel, e della prima scelta del futuro draft 2014. Philadelphia ha cosi preferito sacrificare uno dei migliori piccoli a disposizione per ottenere un centro, ruolo dove erano un po’ deficitari. I Pelikans invece, ottenuto Holiday, possono ora vantare un pacchetto di guardie davvero niente male, anche se forse senza Noel manca ancora un giocatore per avere delle rotazioni rilevanti a livello di lunghi.
La seconda trade riguarda Utah e Minnesota. Minnesota ha infatti girato a Utah la propria nona scelta, ovvero il PM Trey Burke, in cambio delle due prime scelte dei T’Wolves, ovvero la #14 Shabazz Muhammad e la #21 Gorgui Dieng. Uno scambio che trovo molto intelligente, perché porta a Utah il PM probabilmente più forte dell’ intero draft 2013, al quale potranno già essere consegnate le chiavi in mano della squadra perché fondamentalmente manca un vero e proprio playmaker nella squadra di Salt Lake, mentre Minnesota ha la possibilità di allungare il roster inserendo due ottimi giocatori in ruoli che erano rimasti un po’ scoperti al posto di un PM che, seppur forte, avrebbe trovato poco spazio nelle rotazioni a causa della presenza di Rubio, Barea e Shved.
Ci sono poi i Celtics, i Mavs e gli Hawks, impegnati in uno scambio a tre, che ha visto la #13 Olynyk passare da Dallas a Boston in cambio del #16 Nogueira, ceduto poi a sua volta ad Atlanta assieme alla #44 Mike Muscala ed a Jared Cunningham in cambio della #18 Shane Larkin.
I celtics sono contenti perché ottengono ciò che volevano sin dall’inizio, ovvero un giocatore polifunzionale, in grado di coprire sia il suolo di 4 che quello di 5, più che mai utile anche dopo la partenza di Garnett nel mega scambio che ha visto coinvolti Celtics e Nets. Dallas ottiene un ottimo playmaker, probabile vero obiettivo di questo draft da parte loro, mentre gli Hawks mettono insieme 3 giocatori forse non di altissimo livello ma che saranno utlissimi al fine di allungare le rotazioni.
Dopo aver concluso lo scambio con Minnesota, acquisendo i diritti di Burke, i Jazz si sono liberati della loro seconda scelta, ovvero il PM #[46 Erick Green, diventato sostanzialmente inutile, in cambio della scelta #27 dei Denver Nuggets, ovvero il C Rudy Gobert, poco utile alla causa di Denver in quanto fac-simile in tutto e per tutto di Javale McGee, mentre l’arrivo di un PM aiuterà a dare un po’ di fiato in cabina di regia a Ty Lawson.
Scambi a 4: Warriors si sono prima impossessati dei diritti di Minnesota della #26 Andre Robertson in uno scambio dove è stato coinvolto anche Malcolm Lee in cambio della seconda scelta del Warriors del 2014 e di soldi. Dopodichè Golden State ha scambiato con i Thunder la #26 Robertson con la #29 Archie Goodwin + soldi, per poi infine cedere Goodwin e Malcolm Lee ai Suns in cambio della #30 Nemanja Nedovic.
Ai Warriors va cosi un PM che darà il cambio a Steph Curry, ai Thunder una AP che farà rifiatare Kevin Durant, ai Suns due buoni giocatori che saranno utili per allungare le rotazioni mentre Minnesota ne esce con una scelta in più per l’anno prossimo e soldi.
Nel secondo scambio a 4, i Mavericks hanno ottenuto i diritti della #43 Ricky Ledo, i Wizards quelli della #35 Glen Rice JR, i 76ers quelli della #54 Arsalan Kazemi ed infine i Bucks quelli della #38 Nate Walters. Trade fatta con obiettivo comune di tutte e 4 le squadre di ottenere giocatore che possano coprire ruoli più funzionali ed utili per loro rispetto a quelli scelti precedentemente.
Portland ha fatto sua la pick #31 Allen Crabbe da Cleveland in cambio di due future second-round picks. I Cavaliers hanno troppi giocatori giovani in rosa e stanno cercando di ottenere giocatori con maggior esperienza per alzare il livello della propria squadra, cosa che proveranno a fare usando queste due pick come merce di scambio, mentre ai Trail Blazers una G/AP con le caratteristiche di Crabbe potrà tornare molto utile.
Denver ha girato a Memphis Kosta Koufos, numero 5 dalle caratiristiche perfette per le rotazioni dei Grizzlies, ottenendo in cambio Darrell Arthur e la scelta #55 Joffrey Lauvergne, due giocatori che allungheranno la misera rotazione di lunghi della squadra del Colorado.
Miami ha ceduto una futura seconda scelta agli Hawks per ottenere i diritti della pick #50 James Ennis, AP con buone doti atletiche e dotata di un buon talento, che gli Heat sperando possa crescere bene seguendo le orme della AP più forte della NBA, se non di sempre. Avrà probabilmente tanti minuti a disposizione al posto di LeBron nei numerosi Garbage Time che giocheranno gli Heat durante la prossima stagione.
Ultimo scambio della notte quello che ha visto coinvolti nuovamente i Celtics, che hanno fatto loro i diritti del centro pick #53 Colton Iverson dai Pacers, che hanno ottenuto un conguaglio monetario.